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mercoledì 18 aprile 2018

L' Europa e i suoi popoli - 2

Parlando di dignità, non possiamo fare a meno di menzionare la dignità delle persone e dei popoli che compongono l' Unione Europea. Quella che i nostri, comuni, padri romani chiamavano: "Dignitas Personae". Questa dignità va riconosciuta, in primo luogo a tutti i cittadini europei così come va riconosciuta ad ogni Stato membro della UE.
Alcuni Stati, stanchi delle dissennate politiche dei burocrati che siedono "pomposamente" a Bruxelles, guadagnando centinaia di migliaia di Euro senza aggiungere nessun valore, se non la loro pressapochezza, ma soltanto eseguendo gli ordini di una donna, la Merkel, che, appoggiandosi al suo giullare e dichiarandosi europeista, fa soltanto gli interessi del suo paese a spese di tutti gli altri. La seconda guerra mondiale che, ricordiamo, è costata 50 milioni di morti di cui 7 milioni di tedeschi ha insegnato a quest'ultimi che ci sono altre forme di guerre che si possono vincere sulla pelle degli altri e senza perdite da parte loro. Dopo il dicembre 1989, successivamente alla riunificazione delle 2 Germanie, i tedeschi hanno soltanto lavorato a questo. Ed ora, è di ieri il discorso "terroristico" del suo giullare sulle possibili "guerre civili" in Europa, la Merkel già a dichiarato che c' è bisogno di forti riforme da effettuare sul governo della UE, dichiarando testualmente:  "La Germania darà un proprio contributo autonomo, e troveremo entro giugno una soluzione comune con la Francia".
Leggasi: gli altri stati dovranno fare quello che diciamo noi tedeschi.
Prego???? Ma l' UE non è formata da 28 stati? Con quale prerogativa la Merkel si arroga  il diritto di proporre e porre mano a riforme da sola, con il solo appoggio del suo giullare? 
Quest' ultimo, dinnanzi al Parlamento europeo a Strasburgo, pare che abbia fatto un discorso "Ad Hoc" suggerito dalla sua sovrana, la Merkel, al solo scopo di permetterle di rilanciare con le "sue" riforme. Poi qualcuno si chiede perché l' UE è stata ed è un fallimento totale.
Fortunatamente alcuni popoli hanno capito cosa è effettivamente l' UE, diventato lo spazio vitale, di triste memoria, dei Tedeschi e,  non accettando di essere dominati da queste logiche ed essere sudditi di un organismo ( UE ) governato da una sola nazione, hanno finalmente ritrovato il loro orgoglio di popolo sovrano.
E' il caso della bella Ungheria dove, alcuni giorni addietro, i suoi cittadini hanno premiato il Partito Fidesz e quindi rieletto con il 48% dei voti il loro Primo Ministro Viktor Mihály Orbán.
Orban è fautore di una politica che potremmo definire "sovranistica", cioè porre al primo posto la sovranità del proprio paese, i suoi interessi e la difesa dei suoi cittadini. Orban, ha così creato un modello politico che rivendica la prevalenza degli interessi nazionali, su questioni ritenute cruciali per il proprio paese, rispetto a quelli europei.
Un modello che molti stati europei, da tempo cercano di seguire ma ne sono impossibilitati a causa della moneta unica (euro).
Cosa che invece ha potuto fare l' Ungheria che, non teme di essere strozzata economicamente, ha una propria moneta e non ha adottato l' Euro.
Noi speriamo che anche se "strozzati dall'euro" gli Stati membri dell' UE trovino gli argomenti, ce ne sono molti, per ribellarsi alla dittatura imposta da un singolo paese tramite gli incapaci ma strapagati burocrati posti ai vertici dell' Unione. 

lunedì 16 aprile 2018

L' Europa e i suoi popoli-1

Se i popoli delle nazioni che costituiscono l' Unione Europea sono stanchi di questo organismo e scettici sull' utilità di farne parte, ci saranno pure delle ragioni.
Ragioni che i burocrati che siedono a Bruxelles vogliono ignorare, capirle per loro significherebbe la fine del loro potere. Per questo motivo non commentano i risultati delle elezioni in Ungheria e/o le prese di posizione della Polonia, della Cechia o di altre nazioni che alzando la voce, a ragione, criticano le loro dissennate politiche. Che, poi, sono solo politiche economiche perché per il resto l' EU, a livello mondiale, non conta nulla salvo che "apecoronarsi" sulle fantastiche pretese altrui. Lo si è visto in questi giorni con la vicenda siriana. A che serve, per l' UE, avere un ministro degli esteri che neanche viene considerato dalle cancellerie di mezzo mondo? 
E qui torniamo alle politiche dannose per i popoli d'Europa. Un organismo che vuole essere la guida di 28 stati, dovrebbe in primo luogo avere a cuore il benessere dei propri cittadini. Si legge sul sito internet dell' Unione: "La dignità umana è inviolabile. Deve essere rispettata e tutelata e costituisce la base stessa dei diritti fondamentali." Cosa fa l' Unione? Tutela i nuovi barbari che invadono le nostre nazioni; vi sembra questa la missione della UE? Prima di fare questo non dovrebbe assicurare ai popoli d' Europa la pari dignità? Pari dignità che non esiste se un metalmeccanico tedesco guadagna 3.500,00 euro al mese e il suo omologo bulgaro ne guadagna solo 250,00 euro. Dov'è la pari dignità in tutto questo?
Direte ma questo non dipende dall' UE ma dai singoli stati, è vero ma cosa fa l' Unione per riuscire a far si che non ci siano queste disuguaglianze; assolutamente nulla. Però pretende che si accolgano milioni di nuovi barbari trincerandosi dietro la difesa della dignità umana, infischiandosene della dignità delle popolazioni europee.
Sembrano non sapere che a fronte di salari minimi mensili di  250,00 - 300,00 o 400,00 euro, il costo della vita in tutte le nazioni europee è pressoché uguale.
Invece sapete quanto guadagnano i burocrati dell' Unione? Ve ne diamo alcuni esempi.
Donald Tusk, il presidente del Consiglio Europeo, ha un salario  di 298.495 € all’anno, mentre Jean-Claude Juncker, il presidente della Commissione Europea, arriva a 317.496€! Hermann Van Rompuy prende 321.238 € l’anno (26.770 euro al mese), Mario Draghi, Presidente della BCE 370.000 €, forse l' unico che se li guadagna. E sapete quanto guadagnava Martin Schulz, come presidente del Parlamento Europeo; prendeva 24.000 € netti al mese!
Ci piacerebbe molto fare vivere Juncker e i suoi soci con 250,00 euro al mese, forse capirebbero meglio cosa significa la dignità umana!!

mercoledì 11 aprile 2018

L' Europa e i suoi popoli

Molti ci hanno chiesto perché siamo così critici nel giudicare l' attuale forma costitutiva dell' Unione Europea e perché siamo così convinti che, a causa del suo immobilismo e malfunzionamento, questa ci porterà alla rovina in concomitanza con la continua invasione migratoria delle nostre terre.
Prioritariamente possiamo asserire di non essere affatto contrari ad una Europa unita. Al contrario, pensiamo che questo sia un bene per l' Europa ma non nel modo in cui è strutturata oggi l' UE e non nel modo in cui è condotta.
Facciamo innanzitutto un po di chiarezza su quello che significa Unione, tratto dalla Treccani e quindi significato letterale del termine:
-  La federazione, o Stato federale, si qualifica come unione di Stati caratterizzata dall’attribuzione della personalità giuridica internazionale all’unione e, dal riconoscimento ai singoli Stati federati dei poteri esecutivo, legislativo e giudiziario nei limiti previsti dalla Costituzione federale. Fu soprattutto con la nascita degli Stati Uniti d’America (1776, Dichiarazione di indipendenza; 1787, Costituzione federale) che questa forma di Stato assunse una connotazione compiuta, la cui vitalità è attestata dal sempre più frequente ripresentarsi sullo scenario politico mondiale. Le federazioni si fondano sempre su una Costituzione scritta che include una divisione di competenze tra il governo federale e i governi degli Stati o regioni federati, e può avere due livelli di governo (locale e federale), o anche più, che sono indipendenti e coordinati. Il potere legislativo è sempre composto da due Camere; una rappresenta i cittadini della federazione, quindi gli Stati o regioni con una maggiore popolazione eleggono più deputati; nell’altra ogni Stato o regione federati ha un eguale numero di rappresentanti.  In questo modo si bilancia lo strapotere degli stati e/o regioni più popolosi.
Vi sono diversi Stati federali in tutti i continenti del mondo, oltre gli Stati Uniti, il caso, forse, più significativo è rappresentato dalla Federazione Russa.

Vi è poi una altra forma di federazione, ossia la Confederazione di Stati:
-  La confederazione è un’alleanza tra Stati, in genere confinanti, che perseguono, soprattutto in campo internazionale, scopi comuni mediante apposite istituzioni, pur mantenendo ciascuno piena indipendenza e sovranità. Il trattato istitutivo crea alcuni organi comuni e assegna loro diverse competenze, tra cui solitamente la sicurezza,  la moneta, le dogane e il servizio postale, la difesa e la politica estera.

Ed ora veniamo a "cosa è" l' Unione Europea in una breve sintesi:
-  E' un organismo internazionale istituito nel 1992 con il trattato di Maastricht allo scopo di coordinare le relazioni tra gli stati membri e i loro popoli, attraverso l’istituzione di un’Unione economica e monetaria e favorendo una politica estera di sicurezza comune. Successivamente, con il Trattato di Lisbona, firmato il 13 dicembre 2007 dai rappresentanti dei, allora, 27 Paesi membri della UE e destinato a prendere il posto dei testi comunitari vigenti fino ad allora. Esso si compone in realtà di due trattati: il primo modifica e sostituisce il Trattato sull’Unione Europea (TUE), comunemente noto come Trattato di Maastricht (1992), che mantiene il suo titolo iniziale; il secondo incide sul Trattato che istituisce la Comunità europea (TCE), ora denominato Trattato sul funzionamento della UE (TFUE). I due trattati hanno pari valore giuridico e si integrano fra loro. 
L’attuale UE è, quindi, un’organizzazione internazionale sui generis. Scaturisce da trattati internazionali voluti da Stati che, pur ammettendone rilevanti limiti, mantengono la loro sovranità; tuttavia essa dispone del potere riconosciutole dagli Stati fondatori di interferire direttamente nella loro sfera interna in un numero molto elevato di settori che, tradizionalmente, erano considerati di esclusiva pertinenza statale.Tra questi ricordiamo il controllo sulle politiche economiche e di bilancio dei singoli stati.
La struttura organizzativa prevista dal più recente trattato di Lisbona consolida con alcuni significativi aggiustamenti la situazione già maturata sulla base dei trattati precedenti. Come si può notare dal trattato, non è possibile individuare in modo persuasivo la presenza del tradizionale principio di separazione dei poteri. Agli organi comunitari le funzioni sono attribuite in modo non sempre razionale, secondo un processo di sedimentazione via via voluto dai trattati succedutisi nel tempo. In modo netto spetta alla Corte e al tribunale di prima istanza la funzione giurisdizionale. La funzione normativa primaria (definita come legislativa, anche se nell’ordinamento comunitario non esiste la legge formale) spetta sia alla Commissione sia al Consiglio (che a prima vista non sembrerebbero organi legislativi) oltre che al Parlamento (che secondo i canoni classici dovrebbe essere il legislatore). La funzione di governo ai Consigli e alla Commissione. La funzione amministrativa essenzialmente alla Commissione. La situazione è quindi complessa e spesso confusa. Si dice, a titolo consolatorio, che nella UE non vige in senso proprio il principio di separazione ma quello dell’equilibrio dei poteri. Castroneria megagalattica!
 
E' lapalissiano che un organismo di governo costruito in siffatta maniera non funzioni. Un organismo che sembra creato "ad arte" solo e soltanto per "ingabbiare" le politiche monetarie ed economiche degli stati più deboli. Oltretutto con degli organi di governo e legislativi completamente inutili in quanto controllati dagli stati economicamente più forti. L' unico organismo veramente indipendente, qui però è la caratura dell' uomo, Draghi, a fare la differenza, è la banca centrale europea.
Del tutto inutile è il parlamento europeo , costa milioni di euro e non produce alcunché di positivo per i cittadini europei. Un organismo di "facciata" che potrebbe essere tranquillamente eliminato.
Giudicate voi, lettori del nostro blog, se il nostro essere critici ha fondate ragioni di essere o meno. Noi riteniamo che un organismo sovranazionale come l' UE non possa essere gestito come un cane al guinzaglio di una singola nazione e, passateci il paragone, sguinzagliato all' occorrenza soltanto per azzannare gli altri stati quando questi cercano di ristrutturare le loro economie.
L' UE non può e non deve essere una dittatura economico-monetaria perché se permettiamo queste politiche, di fatto questo si ripercuote sulla vita stessa dei cittadini europei. Ma questo è un altro argomento che affronteremo prossimamente.





domenica 8 aprile 2018

Europa - l' Unione dell' ipocrisia

L' Impero Romano, è stata una "macchina" perfetta, rodata da secoli di supremazia e governo sui popoli e nazioni che lo componevano ed è stato il modello sul quale si è, poi,  organizzato il mondo intero.
Pensiamo solo alla sua organizzazione militare e catena di comando, sulla quale si sono strutturati gli eserciti o al suo servizio postale o, ancora, al suo sistema amministrativo ed economico.
Se oggi i paesi anglosassoni guidano a sinistra o adottano sistemi di peso e misura diversi dai nostri, lo devono all' isolamento, durato diversi secoli, dell' isola Britannia, dopo il ritiro dei Romani ma tali sistemi erano quelli Romani. Tanto è vero che, possiamo affermarlo tranquillamente, il modello di organizzazione dello stato più vicino a quello Romano è appunto quello britannico ed anglosassone. Essi non hanno inventato nulla, hanno semplicemente continuato ad utilizzare il modello Romano; addirittura su quel modello hanno costruito il resto. Pensiamo soltanto all' interasse dei vagoni ferroviari, le ferrovie sono invenzione inglese, credete che siano frutto di studi specifici? Assolutamente no, la distanza dell' interasse è stata semplicemente copiata da quella dei carri da trasporto Romani.
Anche l' Unione Europea, come organismo di governo, dovrebbe essere  strutturata su tale modello organizzativo. Ma come sappiamo essa è, al contrario, organizzata non come strumento "Super Partes" ma bensì come un centro di potere a se stante. Mentre l' Impero Romano privilegiava l' autonomia delle sue diverse parti, gestite da Governatori nominati da Roma, l' Unione Europea tende a imbrigliare le economie delle nazioni che ne fanno parte ad uso e consumo di una ipocrita visione di uniformità amministrativa ed economica. Di fatto, stroncando e/o bloccando le economie più deboli che sono poi tutte,  all' infuori di quella tedesca. Se questa è la loro visione di Unione Europea, credo che in pochi anni si arriverà al suo disfacimento.
Piuttosto la chiamerei l' Unione dell' Ipocrisia e non europea, chi all'epoca ideò il sistema dell' Euro lo ha strutturato in modo che questo fosse il "catenaccio" delle nazioni. Di questo sistema sono vittime tutte le nazioni che poi l' adottarono, salvo il suo ideatore, la Germania. 
La Gran Bretagna lo ha capito immediatamente, come altre pochissime nazioni, evitandone l' adozione. Così come ha capito successivamente di essere vittima e non attore dell' Unione, da qui nasce la Brexit e bene hanno fatto, dimostrando che si può esistere anche senza farne parte.
Lo hanno potuto fare perché non avevano adottato l' Euro come moneta. Cosa possono fare le altre nazioni che invece sono vittime del sistema monetario?
Noi riteniamo che esse debbano abbandonare la politica dell' ipocrisia, devono piuttosto costringere il vertice dell' Unione, servo della Germania, ad una revisione severa delle attuali politiche economiche e di bilancio degli stati membri. L' Unione non può essere ostaggio di una sola nazione e del suo giullare.