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domenica 21 febbraio 2021

Governo Draghi

Dopo le dimissioni di Conte e del suo governicchio, dopo l'implosione dei dilettanti allo sbaraglio 5 Stelle e la fiducia votata al nuovo Governo formato da Mario Draghi, facciamo il punto sulla nuova compagine governativa e sugli intendimenti espressi dal nuovo Primo Ministro.

Intanto, il governo formato da Draghi ha poco di nuovo se non l'inserimento delle forze di opposizione nella compagine, tranne FdI che ha scelto di restare all'opposizione. Abbiamo assistito allo scempio di trovarci ancora Di Maio al Ministero degli Esteri e Speranza alla Sanità oltre ad altri personaggi confermati ai loro posti. Nulla di nuovo in questo governo se non l'inserimento di qualche tecnico e di alcuni esponenti della Lega e di Forza Italia.

Comunque quello che dovrà interessare agli italiani saranno gli intendimenti di Draghi. Nel suo discorso in Parlamento, tranne la retorica di prassi, egli ha chiaramente espresso l'intenzione e la necessità di fare una selezione delle attività economiche da aiutare per la ripresa e di quelle da sacrificare.

Insomma, prima Conte e il suo governicchio d’incapaci distruggono l'economia italiana e con essa centinaia di migliaia d’imprese sono entrate in crisi, molte altre hanno chiuso definitivamente. Poi arriva un ex banchiere che, ragionando come un automa, vuole ancora selezionare chi può essere aiutato e chi no.

 Francesco Cossiga, ex Presidente della Repubblica, su Draghi affermò: «Un vile affarista non si può nominare presidente del Consiglio dei ministri» Speriamo vivamente che l'affarista sia maturato nel frattempo e che abbia mantenuto, almeno, un minimo d’italianità.

martedì 9 febbraio 2021

10 febbraio 2021 - Giorno del Ricordo

Il 10 febbraio ricorre l'anniversario del genocidio degli italiani delle provincie della Venezia Giulia, Istria, Fiume, Quarnaro e Dalmazia. Perpetrato, a partire dal 1943 in poi, dai comunisti titini, coadiuvati da quelli italiani del P.C.I.. miserabili traditori che parteciparono al massacro attivamente, non solo segnalando i nostri connazionali alle orde comuniste di Tito, ma, in alcuni casi, affiancandoli nelle esecuzioni.

Non si trattò di rappresaglia ma di una vera e propria pulizia etnica posta in atto dal criminale comunista Tito e dai suoi uomini. Fu un genocidio perpetrato su persone innocenti, uomini, donne e bambini che avevano un’unica colpa: la loro italianità.
Dobbiamo rendere onore alle decine di migliaia di italiani trucidati e gettati nelle Foibe, il numero esatto non si saprà mai ma, si calcola, che furono uccisi tra le 35.000 e le 50.000 persone.

Dobbiamo onorarne la memoria, per troppi anni tenuta nascosta dai comunisti italiani e mai riconosciuta come genocidio dai governanti della Repubblica fino alla fine degli anni '90.

E' una pagina di storia che dovrebbe essere studiata nelle scuole per dare il giusto riconoscimento ai nostri connazionali costretti all'esodo da quelle terre solo perché italiani. Si calcola che circa 350.000 persone furono costrette ad andare via dalle loro case lasciando tutto ciò che possedevano. 

Quello che è aberrante è che gli attuali comunisti del PD ancora oggi non rendono onore ai martiri del genocidio comunista. Non solo, evitano anche di ricordare l'esodo dei nostri connazionali essendone moralmente complici.

 

 

mercoledì 3 febbraio 2021

La liberazione - L'implosione dei dilettanti

Il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, accampando la scusa della pericolosità della Pandemia Covid-19 e quella della necessità di avere un Governo con pienezza dei poteri, ha dato l'incarico di formare un nuovo Governo "istituzionale" a Mario Draghi, ex Governatore della BCE.
 
Ha preso questa decisione dopo il fallimento dell'esplorazione, per la costituzione di un Governo politico, compiuta dal Presidente della Camera dei deputati Fico. Questo fallimento ha determinato l'implosione del Movimento 5 Stelle, i cosìdetti "Dilettanti allo Sbaraglio 5s".
 
Tornando alle scuse, evidenti, di Mattarella per evitare lo scioglimento delle camere, osserviamo che si è votato, nel periodo della Pandemia in Europa e si voterà ancora.
Per esempio:
In Portogallo il 24/01/2021, in Olanda dal 15 al 17/03/2021, in Bulgaria il 28/03/2021, in Francia in giugno 2021, in Scozia e in Galles l'8 e 9/10/2021, in Catalogna il 14/02/2021, in Albania il 25/4/2021, a Cipro il 23/5/2021, in Norvegia il 13/9/2021, la Germania il 26/9/2021. 
Orbene, in tutte queste Nazioni si può votare ma in Italia no!? Nel nostro Paese imperversa una Pandemia, negli altri Stati? Sono essi immuni dalla Pandemia?
 
Poi c'è il fatto singolare della Romania. In questa Nazione si sono tenute, il 6/12/2020 - tre mesi fa -, le
elezioni politiche. Hanno votato sul picco più alto della pandemia. 
La Romania, dall'inizio della Pandemia, a tutto il 15/01/2021, ha avuto 16.592 morti cioè lo 0,086% per milione di abitanti.
L'Italia, nello stesso periodo, ha avuto 81.325 morti cioè lo 0,135% per milione di abitanti, quindi in Romania o hanno curato meglio di noi la popolazione o le votazioni hanno fatto bene alla salute del Popolo.
 
Tornando a Draghi e al suo incarico, accettato con riserva, di verificare se ci sono le condizioni per la formazione di un Governo istituzionale, vale la pena di ricordare il giudizio espresso nel 1992 dall'ex Presidente della Repubblica, Francesco Cossiga. 
Cossiga su Draghi affermò: «Un vile affarista non si può nominare presidente del Consiglio dei ministri». Noi Speriamo vivamente che sia maturato nel frattempo, sicuramente ha una cultura  economica superiore a chiunque in Europa. Potrebbe chiamare il "professorino di storia" Gualtieri a fargli da cameriere.
 
Era corretto dare voce al Popolo con delle elezioni, ma siamo in Italia, il Paese di Niccolò Machiavelli.
Ci sono alcune poltrone da preservare e in ultimo una rielezione del Capo dello Stato. 
Questi obiettivi, con il voto, sarebbero stati vanificati.
 
Agli italiani, la stragrande maggioranza 82%, non resta che festeggiare la avvenuta Liberazione. Finalmente si sono tolti di torno Conte detto Giuseppi e i suoi compari Dilettanti 5s e comunisti PDioti. Alle prossime elezioni, queste due formazioni politiche, ne usciranno massacrate.