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venerdì 25 settembre 2020

L'Italia i comunisti PDioti e la Convenzione di Faro

 

 Il 23 settembre u.s., dopo un iter durato anni, l’Italia ha ratificato, in via definitiva, la Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore del patrimonio culturale per la società, varata a Faro, in Portogallo, il 27 ottobre 2005. 

Decisivo il voto della Camera dei deputati, ad opera dell’attuale maggioranza di parlamentari comunisti del Partito Democratico, detti PDioti, comunisti dei partiti minori e dei dilettanti allo sbaraglio del movimento 5s. Il Senato aveva dato parere positivo nel 2019 sempre con la stessa maggioranza di parlamentari. Un governo di sinistra, sempre retto dai comunisti PDioti, invece l’aveva sottoscritta nel 2013.

Questa convenzione che, ricordiamolo, non é stata né sottoscritta né ratificata da Francia, Germania, Regno Unito e Russia, é stata, invece, ratificata oltreché dall'Italia, o per meglio dire dai comunisti italiani PDioti e da questo governicchio abusivo che non rappresenta la maggioranza del Popolo Italiano, da una ventina di Nazioni:- Armenia, Austria, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Finlandia, Georgia, Lettonia, Lussemburgo, Montenegro, Norvegia, Portogallo, Moldova, Serbia, Slovacchia, Slovenia, ex Repubblica Jugoslavia di Macedonia, Ucraina e Ungheria.

Orbene, tralasciando la genericità dell'impianto della Convenzione, ciò che interessa veramente, forse per questo la maggioranza dei paesi non l'ha ratificata, sono gli articoli 4 e 7.

Nell’art. 4 è statuito che l’esercizio del diritto al patrimonio culturale possa “essere soggetto soltanto a quelle limitazioni che sono necessarie in una società democratica” o per la protezione “degli altrui diritti o libertà”. La Convenzione rincara la dose nell’art. 7, dove si legge che i Paesi che sottoscrivono il testo si devono impegnare “Le Parti Firmatarie devono impegnarsi al rispetto per la diversità delle interpretazioni del patrimonio culturale di un determinato Paese” e a “stabilire i procedimenti di conciliazione per gestire equamente le situazioni dove valori contraddittori siano attribuiti allo stesso patrimonio culturale da comunità diverse”.

Non bisogna essere dei sapienti per capire che l'Italia si é, da sola, distrutto il diritto alla visione e pubblicizzazione, di buona parte, del proprio patrimonio culturale. Altrimenti l'Islam potrebbe vedere lesi i propri diritti o libertà, ai sensi dei citati articoli. Abbiamo poi il precedente di Renzi che nel 2016 mise le "mutande" alle statue capitoline per non offendere il sentimento mussulmano del Presidente Iraniano Rohani.

Non si capisce cosa spinge i comunisti PDioti italiani, affiancati ora dai dilettanti 5s, a fare del male alla Patria che gli ha dato i natali. L'Italia era l'unica Nazione al Mondo ad avere una legge, eccellente, sulla tutela del proprio patrimonio culturale; la legge Bottai del 1939. 

Ora i comunisti PDioti e i dilettanti 5s, che non rappresentano la maggioranza del Paese, hanno distrutto l'unicità del nostro patrimonio culturale e aperto la strada alla furia dell'Islam contraria a qualsiasi tipo di cultura occidentale.

Grazie a questi inadeguati, PDioti e Dilettanti 5s, non siamo neanche più liberi, di fruire del nostro Patrimonio Culturale, in casa nostra!


 



martedì 22 settembre 2020

Elezioni Regionali e Referendum

Sabato 20 e lunedì 21 si sono svolte le elezioni amministrative e regionali che hanno coinvolto 7 Regioni e moltissimi comuni italiani per il rinnovo delle giunte, Governatori e Sindaci.

Orbene, se non ci fossero in Italia i comunisti PDioti - IV e Art.1, sono delle formazioni politiche di sinistra, li dovrebbero inventare. 

Pensate, essi hanno perso il governo di  2 Regioni, le Marche e la Valle d'Aosta. In altre due, Toscana e Puglia, per poco non vince la Destra e loro cosa fanno? Festeggiano la vittoria in queste due ultime Regioni. Quale vittoria se erano già amministrate da delle giunte comuniste PDiote? 

L'Italia reale é governata per più dei  4/5 dalle formazioni politiche di Destra ma loro festeggiano. Misteri della sanità mentale dei sinistri. Infatti, anche Italia Viva -IV ha preso 2 voti in ogni dove, ma fanno festa. Direte sono folli? No! Sono suicidi! Questa é la sinistra italiana.

Poi ci sono i Dilettanti allo sbaraglio 5s, una formazione politica fondata da un comico che, raccolti per strada dei giovanetti, con un programma di anti-politica che piacque e fu votato vincendo le elezioni politiche del 2018. Salvo poi tradirlo completamente per mantenere le poltrone conquistate.

In queste elezioni hanno puntato tutto sul referendum, sostenevano la riduzione dei parlamentari, però quasi la totalità dei partiti sosteneva questa riduzione. Ha vinto il SI alla riduzione.

I dilettanti 5s hanno gridato al risultato storico ma sono state le prove generali della loro implosione, rispetto al loro massimo risultato, hanno perso ben 8 milioni di voti. 

Nella loro stoltezza non hanno osservato che nelle elezioni regionali non hanno preso, quasi, un voto. Mentre il SI l'hanno patrocinato tutti i partiti.



martedì 15 settembre 2020

Il Fascismo e l'Italia

A 75 anni dalla fine della seconda guerra mondiale, in Italia, ancora si dibatte in maniera "fanciullesca" sul Fascismo. Diciamo "fanciullesca" perché chi lo fa nemmeno, sa cosa fu il Partito Nazionale Fascista e si comporta come un fanciullo baciato dall'ignoranza per via dell'età.
Qualche politico italiano, come Carlo Calenda, si lancia nella propaganda elettorale con simili frasi: "Arginare il populismo con i 5S è come arginare il fascismo con Pippi Mellone (un sindaco della Puglia, del Sud-Italia). Non funziona. Finisce per arginare l’intelligenza e distruggere i progressisti." Dichiarazioni che fanno intendere, a chi non lo sa, che esiste ancora il Fascismo in Italia?
Noi riteniamo Calenda una persona seria, anche se non ne condividiamo le idee. Quando, però, fa riferimento al Fascismo, con la stessa stoltezza con cui lo fanno i comunisti PDioti, ci cadono le braccia.
Perché la sinistra italiana e gli improbabili radical-chic senza arte ne parte che si danno arie d’intellettuali ma che nella realtà sono delle povere menti, con il termine fascista cercano di etichettare chi non è comunista, chi non aderisce al loro credo politico. 
Se poi, però, gli chiedete perché usano questo termine, non vi sanno rispondere o cercano delle motivazioni senza capo né coda che non esistono nella realtà.
Il Fascismo, come forma di governo nazionale, fini il 25/7/1943. Il tentativo di farlo rinascere, in altra veste, nella Repubblica Sociale Italiana, fu tutt'altra cosa e terminò il 2/5/1945 con la fine della guerra.
Per inciso, il Fascismo come forma di governo, fino al 1938, fu la migliore che abbia mai avuto l'Italia. 
Poi Benito Mussolini, Duce del Fascismo, si alleo con Hitler, con i tedeschi, vanificando tutto quello di buono che aveva fatto. Questa la storia.
Perché, quindi, menzionare sempre il Fascismo? Non esiste più. Può solo essere ricordato come una invenzione politica, un Made in Italy, che molti hanno cercato di copiare malamente in Europa e nel Mondo. 
Mentre, al contrario, in Italia il comunismo non è mai stato abiurato dai PDioti e dagli altri partiti minori della sinistra che a questa ideologia si rifanno.

domenica 13 settembre 2020

Votiamo NO al Referendum del 20-21/9/2020

C'è evidentemente un problema di democrazia in Italia se sono riusciti a farsi eleggere anche i dilettanti 5s raccolti sulla strada. 
Se si riducono i parlamentari, il rischio è che un numero minore possa contenere troppi incompetenti, sarebbe folle. Per questo noi invitiamo i nostri lettori italiani a votare NO il 20 e 21 settembre, giorni in cui si terrà il referendum costituzionale.
Nel frattempo dobbiamo però riconoscere che anche parte del Popolo italiano, non è ancora pronto per una democrazia compiuta.
Ci chiediamo come abbiano potuto votare un movimento come quello dei 5 stelle e con esso degli incompetenti presi dalla strada. 
Questo movimento è nato dalla negazione delle istituzioni nazionali e dell’Unione Europea.
I suoi eletti, non appena messo piede in parlamento e incassato il primo stipendio, hanno capito di aver sconfitto la loro povertà e, quindi, si sono abbarbicati sulle loro poltrone.
Per fare questo hanno ripudiato in toto il loro programma elettorale e tradito il mandato dei loro elettori.
Poi hanno tradito anche la Nazione, riportando al potere i comunisti del Partito Democratico.
Se da una parte esiste un problema di democrazia in Italia, dall'altra non dobbiamo sottovalutare l'immaturità dell'elettorato medio - basso italiano che ha premiato dei dilettanti allo sbaraglio, incapaci di dirigere gli organismi dello stato.  
Per questo dobbiamo evitare un vuoto di rappresentatività. 
Votiamo NO al quesito posto nel Referendum.




venerdì 11 settembre 2020

Il contenimento dei Barbari Clandestini

La Commissione Europea ha proposto la realizzazione di nuovi “centri controllati” per migranti e rifugiati clandestini all’interno dell’Unione Europea e tramite accordi ad hoc nei paesi Extra-Ue.
Finalmente, hanno capito che i clandestini debbono essere contenuti in appositi campi sorvegliati e gli deve essere impedito di delinquere.
A tal proposito vi riproponiamo un nostro articolo più che mai attuale per i temi trattati.
Noi, rispetto a questi temi, vogliamo osare di più. Sappiamo che andremo contro la falsa commedia dell'ipocrisia messa in scena dalla sinistra e dai comunisti del Partito Democratico, eredi di quel Comunismo che l'Europa ha equiparato al Nazismo.
Le nostre idee, a proposito, non si sposano con il falso perbenismo e l'ipocrita visione del mondo di chi governa da circa 10 anni l'Italia e l'ha popolata di clandestini che vagano insozzando il nostro Paese senza che nessuno gli dica nulla. Questo quando va bene, e/o delinquono spacciando droga e organizzandosi sullo stile della mafia nostrana. Tant'é che le stesse forze di Polizia hanno certificato l'esistenza della "mafia nigeriana" dedita allo spaccio di droga e altre attività illecite.
Badate bene, questi delinquenti sono tutti clandestini! Badate bene, tutti lo sanno!
Nessuno li vuole eliminare, bisogna integrarli ma facendoli lavorare e progredire culturalmente. Facendogli rispettare le nostre leggi e impedendogli, con la forza se necessario, di delinquere. Quelli che vagano per la nazione o delinquono e/o spacciano droga e/o non vogliono integrarsi vanno contenuti.
Questo contenimento serve anche a salvaguardare gli immigrati, africani o non, che si sono integrati negli anni, lavorano e pagano le tasse rispettosi delle nostre leggi, usi e costumi.
Ora veniamo al contenimento.
In primo luogo la dissuasione. Se il clandestino sa che non sarà accolto benevolmente, che dovrà rispondere dei suoi reati e che nessuno gli regalerà niente ma, soprattutto, se saprà che non c'è accoglienza indiscriminata ci penserà 10 volte prima di arrivare in Italia.
In secondo luogo il contenimento vero e proprio a tutela della sicurezza nazionale e dei cittadini.
Tutti i clandestini trovati sul suolo nazionale vanno internati in appositi centri predisposti e sorvegliati dalle forze dell'ordine e, cosa più importante, gestiti direttamente dal Ministero degli Interni; senza alcuna possibilità di fuga e spostamenti vari.
Questi centri andrebbero organizzati come San Patrignano, un luogo ove i clandestini lavorino e imparino un mestiere. Un luogo che produca e si sostenga quasi autonomamente, senza spese per la collettività.
Lo stato curerà la possibilità d’impiego per chi è in possesso di qualifiche e qualora queste qualifiche siano richieste. Per il resto essi restano a disposizione per essere progressivamente espulsi dal suolo nazionale, ciò, anche se comporterà anni di attesa.
Il contenimento di pochi, se salvaguarda il bene di molti - 60 milioni di Italiani -, giustifica i mezzi.