Il 4 maggio, in Italia, terminerà, in parte, la
clausura imposta dalla contingenza data dal CoronaVirus.
Dopo circa 2 mesi d’inattività, riprenderanno alcune
attività produttive e i cittadini saranno "autorizzati" a uscire di
casa ma, forse, a non varcare i limiti della Regione di domicilio. Conte,
l'improbabile premier di questo governo, sull'argomento è stato piuttosto
balbuziente.
Dopo un periodo, vissuto dalle persone come una
sorta di sogno, si tornerà alla realtà. Una bruttissima realtà, dove i più
capiranno cosa li aspetta per il futuro.
Le Aziende cercheranno di riprendere l'attività
produttiva; si scontreranno con il mercato e con la concorrenza estera. Avranno
problemi organizzativi e di ulteriori costi dati dalle misure imposte per la
sicurezza dei lavoratori. Riprenderanno l'attività con scarsa liquidità e con
le banche che non garantiranno velocemente i finanziamenti attesi e garantiti
dallo Stato.
Le persone si ritroveranno in strada in città e
paesi semi chiusi; ricordiamo che alcune attività non riprenderanno adesso. Ad
esempio: i bar e tutto il settore ricettivo, il comparto turistico e della cura
della persona, addirittura dovrebbero riprendere il 1 giugno. Se a quella data
saranno ancora in grado di riaprire, naturalmente.
Alcuni avranno problematiche di riadattamento
alla vita normale, le mascherine, altra fonte di costo per le famiglie e i
guanti in lattice saranno il nuovo look.
Quello che sarà più difficile da sopportare, dal
4 maggio in poi, sarà la nuova condizione di decine di migliaia di cittadini
che si ritroveranno a casa in cassa integrazione e/o senza lavoro. Pensiamo, ancora, ai
titolari di esercizi commerciali, ai professionisti a partita iva, ai
dipendenti di settori minori ma non per questo da dimenticare etc.
La realtà sarà difficile; avevamo
sostenuto, già a metà marzo, che questo governo non avrebbe lavorato a favore
delle Imprese, o comunque non adeguatamente. I risultati sembrano darci,
disgraziatamente ragione. Conte e soci sono completamente inadeguati.
Interi settori produttivi
moriranno. Gli imprenditori saranno soli con i loro debiti, procedure
fallimentari e beni impegnati; significa che decine di migliaia di lavoratori
resteranno a casa. La disoccupazione raggiungerà percentuali mai viste.
E' uno scenario catastrofico
il nostro ma rappresenta la realtà, ciò che ognuno, con una sufficiente
esperienza di vita e professionale ai vertici di una qualsiasi attività,
avrebbe potuto immaginare già in febbraio ma non questo Governo d’incapaci e
incompetenti.
Si sono contornati di una
pletora di consulenti che, strapagati con i soldi del Popolo, si stanno
rivelando più incapaci di chi li ha assunti. Questo governo passerà alla storia
come il peggiore di sempre.
Il Popolo, però, pagherà
la loro incompetenza, la pagheranno gli imprenditori che dovranno fare i
miracoli per riuscire a riprendere la propria attività in assoluta
solitudine.
Tra meno di 2 mesi ci
saranno i primi, violenti, disordini di piazza. I poveri saliranno a 15milioni.
Le parole sono belle ma la sostanza? Il Popolo che farà?
Noi speriamo ardentemente
di avere sbagliato le nostre previsioni ma esse sono dettate dalla realtà.