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martedì 30 marzo 2021

La "Gestione" - Quella cosa misteriosa.

Gestire un’Azienda non è semplice, se poi è grande, è ancora più complicato.
Per questo motivo esistono, all'interno delle Aziende e alle dipendenze dell'Amministratore Delegato, persone, preposte ai vari Dipartimenti, in possesso di titoli, formazione, anzianità e preparazione che ne consentono la corretta gestione. 
Dal loro lavoro dipendono il successo e lo sviluppo dell'Azienda. Se sono competenti e capaci, queste persone, assicurano la crescita dell'Azienda e, quindi, la tranquillità salariale e occupazionale delle maestranze impiegate.
Il Governo di una Nazione funziona anch'esso su questo tipo di organizzazione.
Il Presidente del Consiglio è l'omologo dell'Amministratore Delegato e i Ministri sono i gestori dei singoli Dipartimenti. Qual è la cosa che fa la differenza? 
La preparazione, le esperienze, le competenze e le capacità di applicazione delle decisioni prese. Se analizziamo l'operato del Governo italiano, ci accorgiamo che fino al febbraio scorso tutto l'apparato era composto di inadeguati, senza alcuna competenza e incapaci di applicare alcunché. 
A loro sono ascrivibili, la scellerata gestione della pandemia da Covid-19 e gran parti delle morti conseguenti.
La magistratura che indaga avrà l'ingrato compito di accertarne le responsabilità.
Con l'avvento del Governo Draghi, qualcosa è cambiato ma aldilà della valenza del Presidente del Consiglio, sicuramente in possesso di eccellenti competenze finanziarie e, quindi, di capacità di gestione del denaro, i suoi capi Dipartimento, cioè i Ministri, sono all'altezza della gestione dei loro dicasteri?
Noi, da gestori d'Azienda, riteniamo che, tranne qualcuno, non siano nella loro maggioranza in grado di assicurare una corretta gestione delle problematiche a loro affidate. 
Né sono in grado di supportare il loro Presidente del Consiglio sugli argomenti di competenza dei loro Ministeri.
Non possono, quindi, assicurare lo sviluppo del Paese. Sono privi di una visione del futuro che possa assicurare, parafrasando la gestione aziendale, la corretta tranquillità salariale e occupazionale della popolazione. La visione del futuro è il primo comandamento che s’insegna quando si forma un "gestore" d'Azienda. 
Ad esempio: la visione del futuro di Sergio Marchionne ha prima salvato e poi sviluppato la crescita della Fiat. Se oggi gli eredi dell'Avv. Agnelli si trovano dove sono lo devono a questa visione del futuro.
Viceversa sia nel passato Governo sia nell'attuale, sono stati nominati e/o confermati dei Ministri senza alcuna preparazione e competenza rispetto all'incarico ricoperto.
A tal proposito segnaliamo il Ministero degli Esteri, che fu di Cavour, Ricasoli ed Emilio Colombo, riaffidato a un certo Luigi Di Maio.
Un bravo ragazzo ma del tutto impreparato, carente addirittura di esperienza di vita vissuta, leggendo il suo curriculum. 
Praticamente è uno dei ragazzi raccolti sulla strada dal comico Grillo il fondatore del Movimento 5 stelle. Grazie a questo "gestore" l'Italia ha perso la sua attendibilità all'estero.
Oppure prendiamo il Ministero della Salute, affidato alla stessa persona che in maniera sciagurata ha gestito, per quanto a esso affidato, la pandemia da Covid-19.
Non ci soffermiamo sugli errori commessi, né sulle disgraziate misure suggerite per combatterla che ormai appartengono alla storia.
Vogliamo invece soffermarci sull'attualità, in particolare sull'incapacità di decisione rispetto alle velocità di cui esse avrebbero bisogno e sul pressappochismo dimostrato nelle misure approvate.
L'accaduto odierno. Da un paio di giorni è montata, ancor più, la protesta del settore turistico italiano ormai chiuso da un anno. Il motivo è dettato dalla possibilità di andare in vacanza all'estero, nel periodo feriale di Pasqua, mentre in Italia è impossibile. 
Non solo, essendoci il divieto di spostamento tra Comuni e/o Regioni, neanche si può pensare di trascorrere queste vacanze presso dei congiunti altrove residenti. L'attuale Ministro della Salute cosa fa? Ormai a viaggi organizzati e biglietti staccati? 
Ha pensato bene di punire i vacanzieri, un po’ come fanno i bambini dell'asilo, questa la sua dichiarazione: "Ho appena firmato un’ordinanza che dispone per arrivi e rientri dai Paesi dell’Unione Europea tampone in partenza, quarantena di 5 giorni e ulteriore tampone alla fine dei 5 giorni".
Il tutto in pieno disaccordo delle norme comuni europee che prevedono, tra l'altro:
-Criteri comuni per l'introduzione delle restrizioni di viaggio da parte degli Stati membri.
-Informazioni al pubblico chiare e tempestive.

In un’Azienda privata un gestore simile non sopravvivrebbe neanche un mese, in Italia fa il Ministro da un anno e mezzo.
 

 

giovedì 25 marzo 2021

Eritrea: chiusa la scuola italiana di Asmara

L'Eritrea è stata la Colonia Primigenia dell'Italia. In Eritrea gli italiani hanno costruito infrastrutture, aziende agricole e interi conglomerati urbani ex novo. Non hanno discriminato la popolazione e sono stati ripagati dalla fedeltà dimostrata dagli eritrei all'Italia.

Le truppe Eritree, gli Ascari, erano i migliori soldati d'Africa. Hanno combattuto con encomiabile fedeltà per l'Italia innumerevoli battaglie nel mezzo secolo di presenza della nostra madrepatria in Africa. Si sono immolati a Cheren, difendendone il passo e in tante altre battaglie fino alla caduta dell'A.O.I. Gli Ascari "Penne di Falco" della Cavalleria Coloniale Eritrea, così chiamati per via della penna sul tarbush (copricapo), si coprirono di gloria su tutto il fronte Eritreo.

In totale, alla fine delle ostilità in A.O.I, vi erano circa 100.000 Ascari Eritrei in armi. Un esercito che fu prezioso per gli eritrei del FLE, a partire dal 1962, nella lotta di liberazione dal dominio etiope subentrato alle gestioni fiduciarie del dopoguerra.

Questo preambolo lo abbiamo volutamente fatto per far meglio capire quali siano stati i legami intercorrenti tra gli italiani d'Eritrea e gli eritrei.

Nel 1903 fu fondata la prima scuola italiana, in Eritrea, all'Asmara.

 

Scuola Italiana, Asmara, Eritrea

Dopo ben 117 anni, grazie all'incuria dei vari governi "comunisti" del PD succedutesi nell'ultimo decennio e, poi, allo scellerato governicchio Conte (PD-5s), la scuola italiana di Asmara è stata chiusa.

Quando si mette 'A fessa mmano a 'e ccriature, nella fattispecie mmano a 'o criaturo, questo succede. Infatti la gestione delle scuole di lingua italiana all'estero, sia statali che non statali, è esercitata dal Ministero degli Affari Esteri tramite gli agenti diplomatici e consolari, come stabilito dai commi 625 e seguenti del Decreto legislativo 297 del 16 aprile 1994. L'Italia ha un Ministro degli Esteri? 

L’inizio della crisi della Scuola Italiana di Asmara è cominciata già diversi anni fa per la pochezza dei mezzi messi a sua disposizione dal Governo italiano. Ed è peggiorata con gli ultimi tagli delle spese per le scuole italiane all’estero, impedendo così l’impiego degli insegnanti madrelingua.                    

Certamente l’Eritrea ha interpretato questo come un gesto di minor interesse da parte del nostro governo verso la scuola di Asmara.

La chiusura della scuola, se fosse vero, sarebbe veramente imbarazzante, a quanto scrive il quotidiano on-line Africa ExPress, è avvenuta nel marzo del 2020 perché la preside dell’istituto non avrebbe concordato la sospensione didattica, volta a evitare l’espandersi della pandemia da Corona-virus, con le autorità locali competenti.

Come conseguenza Asmara non ha rinnovato la licenza con conseguente rescissione dell’accordo bilaterale del 2012 e ponendo i sigilli allo stabile.

Vi chiederete: se le scuole italiane all'estero sono gestite dal Ministero degli Esteri, dove era il Ministro italiano? E anche se il Ministro fosse stato "poco preparato o poco capace", dove era la Farnesina? E' mai possibile, dopo ben 117 anni, permettere la chiusura della scuola italiana di Asmara?

Asmara, una città che dovrebbe risvegliare l'orgoglio nazionale per l'ambito riconoscimento, conseguito l’8 luglio 2017, di Città Patrimonio dell'Unesco. L’Unesco, dichiarando "eredità mondiale" la capitale dell'ex Colonia Italiana, ha motivato la decisione per l'esempio eccezionale di modernismo e di urbanizzazione modernista, degli edifici costruiti negli anni Trenta. E' stata premiata la visione degli Architetti italiani incaricati, all'epoca, di edificare la città.                                                                   

Nel 1938 Asmara era la capitale della «colonia primigenia», una città modernissima per l’epoca, con 98 mila abitanti di cui 53 mila italiani.

Agli Ascari d'Eritrea - Regio Corpo Truppe Coloniali

Perchè viva per sempre il ricordo degli Ascari d'Eritrea caduti per l'Italia in A.O.I

Gli Ascari per la loro abnegazione e valore in battaglia furono insigniti delle seguenti onorificenze militari:

Medaglia d'Oro al Valore Militare, alla memoria - Buluc Basci (Sergente) Farag Mohammed Ibrahim, della Regia Marina Militare.
 
Medaglia d'Oro al Valore Militare, alla memoria - Muntaz (caporale) Unatù Endisciau, del Regio Corpo Truppe Coloniali, LXXIX battaglione coloniale.
 
Due Medaglie d'Oro al Valor Militare alla bandiera al corpo Truppe Indigene d'Eritrea.
Due Medaglie d'Oro al Valor Militare al gagliardetto dei IV Battaglione Eritreo Toselli.

domenica 21 marzo 2021

L' esagitato e il Presidente

Le scellerate dichiarazioni, sul Presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, rese da Biden, neo Presidente degli USA in un’intervista televisiva,  hanno riportato l'attenzione sui rapporti Usa - Russia e, quindi, delle due potenze con l'UE. Torneremo su quest'ultimo argomento.

L'esagitato Biden, utilizzando più il brio di un popolano dei bassi fondi che quella di un Presidente di una grande Nazione, forse frustrato da fatti familiari e/o da incontinenza senile di tipo cognitivo, si è lasciato andare a inqualificabili giudizi sul Presidente Putin. Quest'ultimo, con molto garbo non solo l’ha "messo al suo posto" ma invitandolo a un colloquio in streaming aperto a tutti, l'ha umiliato di fronte al consesso mondiale. Tant'é che nessun politico dei Paesi UE né degli euro-burocrati ha osato fare un commento.

Biden è stato umiliato dal Presidente Putin perché sa benissimo che aldilà del suo stupido comportamento non può andare. Accettare un confronto con Putin significa far "sputtanare" gli Usa di fronte al mondo. Una per tutte; il truffatore russo Navalny, tanto difeso dalla stampa e dai politici UE e Usa, non è nient'altro che un uomo al soldo degli americani. Tutti si sono sgolati nel difenderlo dalle cattive autorità russe, ma nessuno si è preso la briga di controllare chi è realmente l'uomo. Navalny ha studiato alla Yale University tramite il Greenberg Wolrd Fellows Program, un programma aperto ogni anno a soli 16 persone selezionate e mantenute agli studi fino alla laurea per essere i futuri gestori delle politiche dei loro Paesi. Qualcuno asserisce che sono delle pedine nelle mani della CIA. 

Navalny vive e prospera grazie ai fondi della NED, National Endowment for Democracy, statunitense. Questa fondazione, privata e di proprietà del Partito Democratico, con fondi anche forniti dal Governo, finanzia e ha finanziato tutte le "rivoluzioni colorate" e le "Primavere" dal 2000 in poi.

D'altronde come potrebbe Navalny mantenere una figlia a studiare negli Stati Uniti, all'Università di Stanford? Chi ha figli che frequentano l'Università, sanno benissimo di cosa parliamo.

Questo del truffatore russo è solo un piccolo esempio di cosa sono capaci di fare gli statunitensi per sovvertire i Paesi che non vogliono allinearsi alle loro politiche.

Putin non sarà sicuramente un santo, ma chi governa non lo deve essere. Deve solo fare gli interessi della Nazione che governa. Interessi che non fa l'esagitato Biden.



mercoledì 17 marzo 2021

Unità d'Italia - 160esimo Anniversario 2021


Il 17 marzo 1861 veniva proclamato il Regno d'Italia. Nasceva dalle, cosiddette, guerre d'Indipendenza e dall'unione al Regno di Sardegna delle regioni conquistate dall'esercito piemontese dei Savoia - Aosta il cui Re Vittorio Emanuele II assumeva il titolo di Re d'Italia.

La storia la scrive chi vince. Non necessariamente chi vince o perde sono la parte giusta. Sono una parte. L'Unità d'Italia nasce dalle guerre di conquista di Casa Savoia, se siamo una Nazione unita, è perché hanno vinto. Non certo per merito di alcuni sognatori.

Lo stesso Garibaldi non era altro che un mercenario cui piaceva "guerreggiare", sicuramente una figura di "guerriero d'altri tempi" ma anche piuttosto pragmatico. Quando organizzò l'attacco al Regno delle Due Sicilie, la Spedizione dei Mille, non si avventurò, come la storia ufficiale asserisce, in un’impresa avventata. Lo fece dopo che il Conte di Cavour, per mezzo dei suoi inviati, ottenne l'appoggio di quasi tutta la nobiltà napoletana, siciliana e la neutralità di gran parte degli alti ufficiali borbonici. In pratica il Regno delle Due Sicilie cadde per opera del tradimento perpetrato dalla classe dirigente borbonica, cui erano stati promessi enormi vantaggi di tipo economico e di potere nel futuro Regno d'Italia.

Che l'occupazione e annessione del Regno Borbonico fu nient'altro che una guerra di conquista è dimostrata dal fatto che i Piemontesi razziarono tutto ciò che poterono per trasferirlo al Nord. Scomparvero così dal meridione le fabbriche meccaniche i cui macchinari furono trasferiti e così tutte le altre industrie di pregio ivi esistenti.

In pratica il meridione d'Italia diventò un grande latifondo governato dai personaggi che ne consentirono, con il loro tradimento, l'occupazione da parte di Casa Savoia. E, quindi, a causa di ciò   nacque la questione meridionale, tuttora esistente.

Questa è la realtà che continuò, poi, con la guerra contro l'Austria del 1866 che consentì l'annessione di Mantova, del Veneto e parte del Friuli. Con l'annessione dello Stato Pontificio e di Roma, nel 1870 e, con la Prima Guerra Mondiale, nel 1918,  con l'annessione dei territori del Trentino, Trieste, Istria e parte della Dalmazia. Questi ultimi territori, Istria - fiume e territori della Dalmazia, furono poi persi con la seconda guerra mondiale e i suoi abitanti, italiani, costretti all'esodo e in parte, si calcolano in circa 35.000 persone, massacrati e gettati nelle Foibe carsiche o impietosamente sepolti in fosse comuni, dai comunisti Jugoslavi con l'aiuto dei traditori italiani del P.C.I.

La retorica vuole che si festeggi l'unità d'Italia con i "paroloni" inneggianti agli alti scopi e ideali che portarono a unire i territori italiani sotto la Corona Sabauda. La cruda verità è che quest’unità fu realizzata soltanto grazie alle velleità di conquista di Casa Savoia, del Regno di Sardegna e grazie all'acume del suo Primo Ministro, il Conte Camillo Benso di Cavour, che ne divenne, con il suo IV Governo, anche il primo Presidente del Consiglio dei Ministri.