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martedì 27 aprile 2021

NaziComunismo

Vogliamo riproporvi un argomento già trattato ma attuale alla luce delle ultime follie annunciate dai comunisti del Partito Democratico come lo ius soli ed altre demenziali proposte fatte nel peggior periodo mai attraversato dal nostro Paese. Invece di preoccuparsi dei gravi problemi che affliggono l'Italia in questa pandemia, con più di centomila morti per Covid-19, milioni di italiani in difficoltà e milioni in povertà assoluta, questi politici senza senno si preoccupano di cercare di affermare una cultura abietta come quella comunista. Il bello è che il comunismo non esiste più in Europa ma ancora persiste nelle loro povere menti. 

Il 19 settembre 2019 il Parlamento Europeo riconobbe l'equiparazione del comunismo al nazismo. Ambedue le ideologie hanno prodotto danni incalcolabili in Europa, sia in vite umane che nella limitazione delle libertà dei popoli assoggettati a tali ideologie. Qui è necessario fare un distinguo temporale perché il nazismo durò pochi anni ma il comunismo terminò a fine 1989 e devastò tutto l'Est Europa. Le nazioni di questa parte di Europa a distanza di 30 anni ancora non hanno raggiunto gli standard di vita dell'occidente. Pensate cosa hanno subito nei 45 anni di assoggettamento al regime comunista. Pensate a cosa hanno subito i russi, se oggi hanno in buona parte raggiunto condizioni di vita accettabili lo devono solo all'intelligenza, alla perseverenza ed al senso dello stato del loro Presidente Vladimir Putin.

I passi più importanti della risoluzione del Parlamento Europeo sottolineavano che la Seconda guerra mondiale ebbe inizio come conseguenza immediata del famigerato trattato di non aggressione nazi-sovietico del 23 agosto 1939, noto anche come patto Molotov-Ribbentrop e dei suoi protocolli segreti; si ricorda che i regimi nazisti e comunisti hanno commesso omicidi di massa, genocidi e deportazioni, causando, nel corso del XX secolo, perdite di vite umane e di libertà di una portata inaudita nella storia dell'umanità, e si rammenta l'orrendo crimine dell'Olocausto perpetrato dal regime nazista; si condanna con la massima fermezza gli atti di aggressione, i crimini contro l'umanità e le massicce violazioni dei diritti umani perpetrate dal regime nazista, da quello comunista e da altri regimi totalitari; si esprime inquietudine per l'uso continuato di simboli di regimi totalitari nella sfera pubblica e a fini commerciali ricordando che alcuni paesi europei hanno vietato l'uso di simboli sia nazisti che comunisti. 
All'indomani di questa risoluzione, i comunisti nostrani ossia i componenti della sinistra italiana che si riconoscono, unici in Europa (Sic!) nell'ideologia comunista hanno blaterato di risoluzione ignobile protestando vivacemente. Pensate che hanno osato dichiarare: "Comunismo e nazismo sono stati posti sullo stesso piano."Una falsificazione ignobile quella della risoluzione votata dal Parlamento europeo."
 
Noi che abbiamo visto con i nostri occhi i danni prodotti dal comunismo e la miseria in cui vivevano le popolazioni assoggettate ai regimi comunisti, siamo veramente allibiti che personaggi agiati, per non dire ricchi, abbiano il coraggio di difendere il comunismo. 
Bisogna essere mentalmente instabili per farlo, tanto più quando siedono nel parlamento italiano ed europeo e quindi vivono delle laute prebende a loro pagate dal popolo che dovrebbero rappresentare, degnamente. 
 
 


domenica 25 aprile 2021

25 aprile 1945

Il 25 aprile è una ricorrenza inventata da Palmiro Togliatti, membro del Comintern, dal 1926 residente nell'Unione Sovietica fu inviato da Stalin in Italia per organizzare il Partito Comunista Italiano e porsi alla testa dei comunisti italiani. 
La ricorrenza fu quindi creata dai comunisti italiani. 
 
Doveva servire a tenere imbrigliato il Popolo in previsione della loro presa del potere. 
Poi nel 1948 le cose andarono male ai comunisti, persero le elezioni e dovettero rinunciare a qualsiasi azione ma rimase in essere la ricorrenza da allora festeggiata ogni anno. 
La liberazione dell’Italia del Nord, dalle truppe tedesche e della Repubblica Sociale Italiana, fu fatta dagli alleati. Non furono certo degli sbandati, fino a quel momento nascosti in montagna e usciti in strada, due-tre centuplicati di numero, dopo che i tedeschi si erano ritirati, a "liberare" le città e il territorio italiano.
Si stima che in tutto il Nord-Italia, prima del 25 aprile 1945, vi fossero circa 15.000 uomini alla macchia. 
Il 25 aprile 1945 e giorni seguenti, scesero in strada circa 250.000 uomini per poi aumentare ancora di numero. Prodigi dell'italica terra! Al posto di quella del pane ci fu la moltiplicazione dei partigiani!
Pochi sanno che a Nettuno (45km da Roma) c'é il più grande cimitero di guerra americano. Ricorda 10.956 militari morti nella sola avanzata dalla Sicilia a Roma.
Nella stessa zona ci sono cimiteri di guerra britannici, tedeschi e il Campo della Memoria, Sacrario e cimitero militare, che ricorda i caduti, sul fronte Pontino e di Nettuno-Anzio, della Repubblica Sociale Italiana e più precisamente i caduti del Battaglione Barbarigo della X Divisione MAS.
Questo Battaglione di Fanteria di Marina, più brevemente Marò della Decima, al comando del Capitano di Corvetta Umberto Bardelli, si distinse in battaglia su tutto il fronte dello sbarco alleato di Nettuno - Anzio e si ritirò, invitto, quando il fronte fu abbandonato. 
Per notizia storica, il Battaglione Barbarigo, comandato in ultimo dal Capitano di Corvetta Antonio Di Giacomo, il 29 aprile 1945 (quattro giorni dopo il 25 aprile) si arrese, entrando a Padova con le armi, alle truppe inglesi e neozelandesi che gli resero l'onore delle armi.
Il 25 aprile lo si sarebbe potuto festeggiare come il giorno in cui fini la guerra in Italia, anche se non vero sarebbe stato più appropriato.
Senza voler offendere la suscettibilità di qualcuno. Questa è la realtà storica. 
Ufficialmente la resa delle truppe della Repubblica Sociale Italiana e di quelle tedesche in Italia fu firmata il 29 aprile 1945 a Caserta, nella Reggia di Caserta. Resa che sarebbe entrata in vigore alla data del 2 maggio 1945.
Anche se poi ci furono Reparti della R.S.I (Repubblica Sociale Italiana) che si arresero il 29 aprile 1945 e altri successivamente alla data del 2 maggio.
Addirittura Reparti dei mezzi d'assalto di superficie della Xa Mas insieme con altri Reparti dell'esercito della R.S.I e alcuni della Marina tedesca si arresero, agli alleati nella zona di Ivrea, soltanto l'8 maggio 1945.

sabato 24 aprile 2021

La Patria - I suoi Caduti

Dopo 76 anni, la Storia, quella con la "S" maiuscola, impone che sia ricordato il sacrificio di chi morì per la Patria credendo nei suoi valori. 
Da qualsiasi parte essi combatterono va riconosciuto il loro valore e il loro amore per la Patria. 

E' ora che l'Italia si svegli pacificata!


 

24 aprile 2015 - il genocidio degli Armeni

Durante la prima guerra mondiale, nell'area dell'ex impero ottomano e in Turchia, iniziò il genocidio del popolo armeno ad opera dei turchi.

Il Genocidio degli Armeni, iniziato il 24 aprile 1915 e terminato nel 1923, viene considerato il prototipo dei genocidi successivi ed è stato compiuto ai danni della popolazione armena stanziata nell'Anatolia già prima del settimo secolo a.c..
Si calcola che il genocidio compiuto dai turchi riguardò circa i 2 terzi della popolazione armena stanziata nell'Impero Ottomano, 1.500.000 di uomini, donne e bambini furono massacrati. Oltre alle persone uccise vanno considerati anche i moltissimi bambini islamizzati e le donne, a volte quasi bambine, violentate e inviate negli harem.
In precedenza, nel periodo che va dal 1894 al 1896 e ancora nel 1909, già ci furono dei "Pogrom" con uccisioni e violenze ai danni delle popolazioni armene presenti nei territori dell'Impero.
Lo stesso Mustafa Kemal, detto Ataturk avallò e completò lo sterminio degli armeni; negandone poi le responsabilità da parte dei turchi.
Il genocidio si prefiggeva di risolvere completamente il problema degli armeni, popolazione cristiana che, all'interno dell'Anatolia, disturbava i progetti nazionalistici e di omogeneità islamica dell'Impero Ottomano prima e della Turchia dopo. 
Va reso Onore a questo Popolo, orgoglioso delle sue radici cristiane che, seppur deportato e quasi sterminato, non abiurò mai il suo credo cristiano. Che il Ricordo sia sempre con noi e con loro.

giovedì 15 aprile 2021

Fondi di Recupero UE

Dall'inizio della pandemia, febbraio 2020, i vari scostamenti di bilancio varati dal Governo Conte (PD - 5s) ammontano a 165 miliardi di Euro, fonte sole 24Ore.
Il Governo Draghi ha già varato un primo scostamento di bilancio da 32 miliardi di euro e ne sta uscendo un'altro da circa 40 miliardi di euro portando così il totale degli scostamenti di bilancio, effettuati in deficit, a 237 miliardi di euro.
Una cifra da capogiro se pensate che i Fondi di Recupero (Recovery Plan) che dovrebbero arrivare dall'UE ammonterebbero, il condizionale è d'obbligo, a circa 209 miliardi di euro.
Orbene se a seguito degli obiettivi raggiunti, precisati nel piano da presentare all'UE, si dovessero incassare tutti i circa 209 miliardi, ricordiamo che gli importi annui, da erogarsi in 6 anni, a fondo perduto ammonterebbero a circa 82 miliardi mentre gli importi a debito a circa 127 miliardi di euro. 
Se così fosse il debito totale dell'Italia, tra stanziamenti già spesi 237 miliardi e quelli da erogare,  ammonterebbe alla mostruosa cifra di 364 miliardi di euro.
Questo significa che se non si riapriranno tutte le attività economiche entro il prossimo maggio il Paese rischierà di non riprendersi più.
Nel 2020 il Pil dell'Italia ha perso il -8,9% con un calo, rispetto al 2019, di 160,8 miliardi di euro e il rapporto Debito-Pil è passato al 155,6%.
Come si può chiaramente evincere se il Paese non riapre all'economia, se non fa ripartire il turismo che valeva il 13% del Pil ante pandemia, se non si attuano politiche fiscali coraggiose che possano dare impulso alle attività, agli investimenti e risvegliare i consumi interni, si avviterà su se stesso generando miseria.
Infatti, le previsioni, più ottimistiche, di crescita del Pil per l'anno 2021 variano tra il 4 e il 4,5% attestandosi anche nel 2022 sugli stessi parametri; quindi se le previsioni corrispondessero alla realtà dei risultati nei prossimi 2 anni si recupererebbe a malapena la perdita del Pil 2020 e ciò significherebbe un ulteriore incremento della percentuale Debito-Pil.
Probabilmente il Presidente del Consiglio Draghi ha ben chiaro lo scenario descritto, è un finanziario e ha gestito sempre banche ma è contornato da una pletora di politici che dall'alto dei loro privilegi e sontuose prebende percepite nemmeno si rendono conto di dove "sta andando" il Paese non avendo la benché minima visione del futuro.
L'Italia ha un ministro della salute, tale Roberto Speranza, un comunista ex PD e ora parte di un partitino al 2% di consenso, che invece di pensare alla salute degli italiani si preoccupa del e sul come la pandemia possa rinverdire la superiorità culturale, comunista, della sinistra italiana.
Pensate che nell'estate 2020 invece di lavorare ad un piano vaccinale e al reperimento dei vaccini si è dedicato alla scrittura. Ha scritto un libro sul CoronaVirus, mai uscito, l'ha ritirato il giorno in cui doveva essere presentato, ad ottobre scorso, in piena seconda ondata della pandemia. 
Forse il motivo della mancata commercializzazione è dovuto al suo contenuto. 
Infatti, lo Speranza, cercando di assumersi i meriti della sua sciagurata gestione della pandemia, teorizzava nel libro la possibilità, grazie al CoronaVirus, di riaffermare la superiorità culturale della sinistra; testualmente scriveva: «Credo che, dopo tanti anni controvento, ci sia davvero una nuova possibilità di ricostruire un’egemonia culturale su basi nuove» ed ancora «Sono convinto che abbiamo un’opportunità unica per radicare una nuova idea della sinistra»
Capite? 
Mentre gli italiani erano e sono rinchiusi, le categorie economiche sono letteralmente alla fame a causa di una gestione scellerata della pandemia e di una chiusura folle, il ministro della salute, il comunista Speranza pensava e pensa all'egemonia culturale della sx.
Aveva ragione Giovannino Guareschi, forse questa gente è davvero, con la terza narice, in contatto con la salma di Lenin. Non si spiega altrimenti; perché se così non fosse dovremmo pensare che siano dei traditori della Patria, totalmente privi d'italianità.

 

 


sabato 10 aprile 2021

La Strategia della Contrapposizione

Negli anni '70 e '80 esistevano le manifestazioni di piazza, perlopiù organizzate dalla sinistra extraparlamentare e Comunista del Partito Comunista Italiano. Gli extraparlamentari erano ancora più comunisti del P.C.I, infatti, da questa costola nacquero le Brigate Rosse di orrida memoria.             

Quelli che i comunisti del P.C.I definirono: i compagni che sbagliarono la via.

Il terrorismo rosso prosperò grazie a questo, a chi diceva: compagni che sbagliano. Costarono all'Italia 15 anni di lotta al terrorismo e numerosi morti. Il più noto fu Aldo Moro, prima rapito e poi ucciso. Quel periodo fu chiamato: gli anni di piombo, nacque dal disagio sociale successivo alle crisi, anche d'identità, degli anni '68-'69.

 

 
Giuseppe Memeo, Milano 14/05/1977, punta la pistola contro la Polizia
 
Anche adesso viviamo una stagione di disagio sociale generato dalla crisi dovuta alla pandemia da Corona Virus e dalla sua sciagurata gestione; in primis del governicchio Conte e poi Governo Draghi che non ha avuto l'intelligenza di licenziare Speranza, il primo responsabile della scellerata gestione della pandemia. 
Pensate che questo Speranza, invece di occuparsi del Ministero della Salute, nell'estate 2020 ha scritto un libro, mai uscito, in cui affermava che la pandemia da Covid-19 doveva essere sfruttata per riproporre la superiorità culturale della sinistra, dei comunisti, che aveva perso pezzi negli ultimi anni. 
Ragionamento criminale, cioè la pandemia era ed è funzionale al consenso verso i comunisti del Partito Democratico e formazioni minori! Questo essere, in Italia, fa il Ministro della Salute. Esecrabile!
 
Questi politici comunisti, un po' come successe negli anni '70 e '80, incitano all'odio, alla violenza, però non più utilizzando la piazza reale, ma quella virtuale dei social. In questi contesti, non potendo più sfruttare il comunismo come propellente, solo loro in Europa sono ancora comunisti, stanno cercando di utilizzare la contrapposizione tra chi ama la propria Patria e chi, manovrato da loro, deplora ogni forma di nazionalismo, oggi definito sovranismo.
 
Non solo, i comunisti nostrani hanno rispolverato l'antifascismo, in questo coadiuvati dai vari enti che campano sulla cosa con raccolta di fondi e contribuzioni statali, l'Anpi ne è l'esempio evidente. Immaginate; a 76 anni, ben SETTANTASEI ANNI, dalla fine della seconda guerra mondiale e del Fascismo, rispolverare una contrapposizione del genere per cercare di rimanere al potere? Demenziale!
 
Fare gli antifascisti in assenza del Fascismo é come fare i gay con il sedere degli altri. Tipico dei comunisti, del Partito Democratico e formazioni minori.
Una follia tutta del PD che, spargendo odio e incitando alla violenza, ha creato la Strategia della Contrapposizione ideologica sul nulla.
 
Un nulla, però, che sta creando adepti, persone ignare che prendono per buono quanto propagandato dai comunisti del Pd e formazioni minori, credendo di essere in buona fede si trasformano in "leoni da tastiera" amplificando l'incitamento all'odio e alla violenza contro chi non é allineato al pensiero comunista di questi partiti politici.  



sabato 3 aprile 2021

L' Italianità

Cos'é l'italianità?
Questa è la definizione che ne diamo noi e che si trova nel vocabolario della Treccani.
L’essere e il sentirsi italiano; appartenenza alla civiltà, alla storia, alla cultura, all'indole, al costume e alla lingua italiana, e soprattutto la coscienza di quest’appartenenza.
L'italianità è, quindi, il sentimento di appartenenza ad una Nazione, ad un Popolo ed alla sua storia.
Perché allora chi si dichiara Italiano e afferma la sua Italianità deve essere tacciato dai comunisti della sinistra italiana, Partito Democratico (democratico è un eufemismo) e partitini della galassia sinistroide, come sovranista? Amare la propria Patria é per loro disdicevole?

I comunisti e sinistri vari d'Italia hanno svenduto la loro italianità e al suo posto, non potendo più adorare Marx, Lenin e Stalin, hanno posto la sottomissione totale alle logiche dell'UE che sono poi quelle della Germania.
Si riempiono, quindi, la bocca di concetti come l'europeismo e l'infallibilità delle decisioni di Bruxelles. Anche quando ciò comporta danno per il nostro paese; vedasi politiche agricole, alimentari e/o le idiozie sulla pizza cotta nel forno a legna o la dannosità della dieta mediterranea.
La Germania, con la Merkel, attua delle politiche strettamente nazionali. A vantaggio della loro industria, agricoltura e commercio, in ciò determinando anche le scelte politiche dell'UE. Scelte che danneggiano le altre 26 Nazioni che la compongono.
La Germania però non é sovranista per i sinistri d'Italia, perché?

Perché i comunisti del PD e della sinistra italiana si accaniscono contro il Paese che dovrebbero difendere e per quale astruso motivo una percentuale d’italiani, pur se piccola, li segue e li vota? Perché la sinistra italiana difende un'immigrazione clandestina e selvaggia tacciando di razzismo chi non é schierato con loro? Perché viceversa più di 6 milioni d’italiani in povertà assoluta e circa altri 5 in prossimità di esserlo non devono essere difesi? Difenderli, difendere i propri connazionali, significa essere sovranisti? Allora noi siamo fieri di esserlo!
Perché questa sinistra discrimina il Popolo italiano a favore di logiche, UE e germaniche, che non ci appartengono?
Noi auspichiamo la rinascita dell'Italia, auspichiamo che gli italiani capiscano finalmente cosa è questa sinistra traditrice dell’Italia e totalmente priva d'Italianità!