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giovedì 28 giugno 2018

Gli "intellettuali" - Quale intelletto?

Perchè i nostri lettori possano giudicare che tipo di "esseri" sono "gli intellettuali" e che tipo di intelletto e professioni professano. Essi credono di essere esseri superiori alla volontà del popolo ma al momento sono la vergogna d' Italia, gatto-comunisti della peggiore specie e la cosa più vergognosa è che sono quasi tutti stipendiati dalla nazione che stanno vilipendendo. Sono gli pseudo ipocriti che per darsi un briciolo di notorietà hanno firmato un appello al Presidente della Repubblica affinché intervenga per ripristinare la libera invasione dei nostri territori da parte dei nuovi barbari, africani in testa. L' elenco è stato ripreso dal sito di Repubblica, giudicate voi lettori, noi speriamo che  le promotrici di questa vergogna, Margherita Ciancio e Concita De Gregorio non abbiano mai ad incontrare, in una strada buia, i barbari che difendono, se accadesse, come accaduto a tante vittime di violenze, forse ripenserebbero "come intellettuali"a quanto sia risibile la loro iniziativa.

La lista:
Giancarlo Consonni (Prof. Emerito, Politecnico Milano) Marta Fattori (Prof. Emerito, Univ. Roma La Sapienza) Lia Formigari (Prof. Emerito, Univ. Roma La Sapienza) Sergio Givone (Prof. Emerito, Univ. Firenze) Guido Martinelli (già Dir. SISSA, Univ. Roma La Sapienza) Giorgio Nebbia (Prof. Emerito, Univ. Bari) Giorgio Patrizi (Univ. Campobasso, Premio Flaiano per la letteratura 2015) Francesco Remotti (Prof. Emerito Univ. Torino).

Firmatari [215 al 26/6/18]
1. Velio Abati, insegnante (GR) 2. Michele Abrusci (Univ. Roma Tre) 3. Ilaria Agostini, 4. Vittorio Agnoletto (Univ. Degli Studi, Milano La Statale) 5. Nadia Alba Agustoni (scrittrice) 6. Luca Alberti, Impiegato comunale 7.Myriam Alcalay (Univ. Milano La Statale) 8. Carla Maria Amici (Univ. Salento) 9. Nadia Andrea Andreani (Univ. of Lincoln) 10. Antonella Anedda (scrittrice), 11. Livia Apa (CESAC, Univ. Napoli l’Orientale) 12. Bruno Apolloni (già Univ. Milano La Statale) 13. Giuseppe Aragno (storico) 14. Luca Archibugi (scrittore) 15. Gennaro Avallone, 16. Damiano Baldassarre (Univ. Milano La Statale) 17. Anna Baldinetti (Univ. Perugia) 18. Ivan Bargna (Univ. Milano-Bicocca) 19. Vincenzo Bavaro, 20. Luca Bernardini (Univ. Milano La Statale) 21. Maria Grazia Betti (Univ. Roma La Sapienza) 22. Dario Bevilacqua, funzionario amministrativo del Min. Politiche agricole 23. Piero Bevilacqua (Univ. Roma La Sapienza) 24. Francesca Biancani (Univ. Bologna e Cedej/IFAO, Cairo) 25. Alessandro Bianchi (Univ. Bari) 26. Nadia Boaretto, 27. Vittorio Boarini, 28. Costanza Boccardi, 29. Olivia Bonardi (Univ. Milano La Statale) 30. Luca Bonardi (Univ. Milano La Statale) 31. Luca Boniardi (Univ. Milano La Statale - PhD) 32. Rossella Bonito Oliva, (Univ. Napoli l’Orientale) 33. Sara Borrillo (Univ. Napoli l’Orientale) 34. Sergio Botta (Univ. Roma La Sapienza), 35. Caterina Botti, (Univ. Roma La Sapienza) 36. Giuseppina Brunetti (Univ. Bologna), 37. Mario Cacciola, 38. Silvia Caianello, (Cnr. Napoli) 39. Chiara Calabrese (ècole Des Hautes ètudes En Sciences Sociales Parigi) 40. Roberto Cammarata (Univ. Milano La Statale) 41. Lucio Capoccia (Pontificia Universitas Urbaniana, Roma) 42. Paolo Caporali (Associazione Centro Orientamento Educativo) 43. Piero Caprari, 44. Sergio Cardone (artista) 45. Lorenzo Casini (Univ. Messina) 46. Giovanna Cassano, 47. Paola Causin (Univ. Milano La Statale) 48. Stefania Cavaliere, 49. Paolo Cavallari (Univ. Milano, La Statale)

50. Federica Letizia Cavallo (Univ. Ca' Foscari Venezia) 51. Mariacristina Cavecchi (Univ. Milano La Statale) 52. Marco Celentano, (Univ. Cassino) 53. Carlo Cellamare (Univ. Roma La Sapienza) 54. Martina Censi, 55. Claudio Cernesi (già Univ. Modena e Reggio) 56. Iain Chambers (Univ. Napoli l’Orientale) 57. Raffaella Chiaramonte (Univ. Milano, La Statale) 58. Francesco Chirico, 59. Silvana Citterio (già dirigente scolastico, Milano) 60. Emanuele Coco, (Univ. Catania) 61. Amalia Collisani (Univ. Palermo) 62. Raffaella Colombo (Univ. Milano La Statale) 63. Giancarlo Consonni (Prof. Emerito, Politecnico Milano) 64. Roberto Cornelli (Prof. Università di Milano-Bicocca) 65. Angelo Corrado, 66. Francesco Correale (CNRS-Universitè de Tours) 67. Riccardo Corsi, 68. Carlo Cosmelli, (Univ. Roma La Sapienza) 69. Luca Crescenzi, 70. Federico Cresti, Univ. Catania 71. Xheni Dani, Libera professionista - ONG diritti umani 72. Francesca Davoli, 73. Marina De Chiara, (Univ. Napoli L’Orientale) 74. Gregorio De Paola, 75. Sara de Simone, (Univ. Trento) 76. Giovanni Destrobisol, (Univ. Roma La Sapienza) 77. Donatella Di Cesare (Univ. Roma La Sapienza) 78. Patrizia Di Paola, insegnante 79. Valentina Dorato (Univ. Roma La Sapienza) 80. Christiana Elevati (Consulente per il Terzo Settore e la Cooperazione Internazionale - MI) 81. Maria Cristina Ercolessi (Univ. Napoli L’Orientale) 82. Paolo Falzone (Univ. Roma La Sapienza) 83. Bernardo Fantini, (Univ. Ginevra) 84. Stefano Farris (Univ. Milano La Statale) 85. Aldo Femia (ISTAT), 86. Cristiana Fiamingo (Univ. Milano la Statale) 87. Gentile Francesco Ficetola (Univ. Milano La Statale)
88. Sara Forcella (Univ. Roma La Sapienza - PhD) 89. Elena Gagliasso (Univ. Roma La Sapienza) 90. Gianluca Gaias (Univ. Cagliari – PhD) 91. Elisabeth Galvan (Univ. Napoli l’Orientale) 92. Alfonso Gambardella, già dirigente scolastico (SA) 93. Alice Garbagnati (Univ. Milano La Statale) 94. Elena Gardenghi (Servizio internazionalizzazione, Univ. Bologna) 95. Sonia Gentili (Univ. Roma La Sapienza) 96. Gennaro Gervasio (Univ. Roma Tre) 97. Riccardo Ghidoni (Univ. Milano La Statale) 98. Federica Giardini, (Univ. Roma Tre) 99. Sergio Givone (Prof. Emerito, Univ. Firenze), 100. Piero Graglia (Univ. Milano La Statale) 101. Hykel Hosni (Univ. Milano La Statale) 102. Clelia Iacobone (insegnante, BA) 103. Teresa Iaria (Accademia di Belle Arti, Brera) 104. Francesco Indovina (Univ. Sassari) 105. Giorgio Inglese (Univ. Roma La Sapienza) 106. Ombretta Ingrascì (Univ. Milano La Statale) 107. Addolorata Intini, 108. Luca Jourdan (Univ. Bologna) 109. Cristina Lavinio (già Univ. Cagliari) 110. Luigi Lay (Univ. Milano La Statale) 111. Flaminia Lenti (insegnante di italiano L2, Caritas di Roma) 112. Gaetano Lettieri (Univ. Roma La Sapienza) 113. Eugenio Lombardi (Presidente Ecomuseo Urbano del Nord Barese e del Laboratorio Urbano, Bari) 114. Aurora Loprete - (PTA Univ. Milano La Statale) 115. Emanuele Lupo (attivista Cosenza) 116. Gianfrancesco Lusini, 117. Maria Immacolata Macioti (già Univ. Roma La Sapienza) 118. Noemi Magugliani (National Univ. of Ireland Galway – PhD) 119. Giuseppe Maimone (CoSMICA- Univ. Catania) 120. Massimo Mamoli (Univ. Milano) 121. Franca Mancinelli (scrittrice) 122. Laura Marchetti (Univ. Foggia) 123. Carlo Mariani (Univ. Roma La Sapienza) 124. Enzo Marinari, 125. Lucia Martines (Univ. Genova)
126. Pietro Masina (Univ. Napoli l’Orientale) 127. Jari Mazzoleni, 128. Severino Meloni, 129. Beatrice Mezzacapa, 130. Silvano Milani (Laboratory of Medical Statistics, Biometry and Epidemiology “G.A. Maccacaro”, Univ. Milano La Statale) 131. Carmela Morabito, (Univ. Roma Torvergata) 132. Rosanna Morabito, (Univ. Napoli L’Orientale) 133. Silvia Morgutti (Univ. Milano La Statale) 134. Giuseppe Moricola, 135. Silvio Morigi, Univ. Siena e Milano La Statale) 136. Maurizio Maugeri (Univ. Milano La Statale) 137. Giuseppe Molteni (Univ. Milano La Statale) 138. Giorgio Nebbia (Prof. emerito, Univ. Bari) 139. Noemi Negrini (Univ. Milano La Statale) 140. Caterina Nocella, 141. Giuseppe Notarbartolo di Sciara (Fondatore e presidente onorario Istituto Tethys) 142. Francesco Novelli (insegnante) 143. Assunta Nigro, 144. Roberto Oberti (Univ. Milano La Statale) 145. Paolo Oddi (Avvocato, socio ASGI) 146. Stefano Ossicini, 147. Salvatore Pace, 148. Silvana Palma (Univ. Napoli L’Orientale) 149. Anna Pasolini, 150. Paola Pastorino (insegnante) 151. Giorgio Patrizi (Univ. Campobasso, Premio Flaiano per la letteratura 2015) 152. Maura Pazzi (Medici senza Frontiere) 153. Cinzia Daniela Pieruccini (Univ. Milano La Statale) 154. Sandra Petrignani,(scrittrice) 155. Daniele Petrosino (Univ. Bari) 156. Antonio Pezzano (Univ. Napoli l’Orientale) 157. Giulia Piccolino (Loughborough Univ. - UK) 158. Gian Piero Piretto (Univ. Milano La Statale) 159. Antonio Pirillo (Impiegato Univ. Milano La Statale) 160. Rita Pizzi (Univ. Milano La Statale) 161. Patrizio Ponti (Univ. Milano la Statale e Save the Children) 162. Antonio E. Pontiroli già Univ. Milano La Statale) 163. Romeo (Bruno) Portesan (regista e attore - MI) 5
164. Elisa Postinghel (Loughborough University - UK) 165. Ida Regalia (Univ. Milano, già Dir. Dip. Studi del Lavoro e del Welfare) 166. Olga Rickards (Univ. Roma Tor Vergata) 167. Ivo Rigamonti (Univ. Milano La Statale) 168. Sandro Rinauro (Univ. Milano la Statale) 169. Gabriella Rossetti (già Univ. Ferrara) 170. Katherine Russo (Univ. Napoli L'Orientale) 171. Gaetano Sabetta (Pontificia Università Urbaniana di Roma) 172. Francesco Salsano (Univ. Milano la Statale) 173. Matteo Salvalaglio (Univ. College London) 174. Francesco Santopolo, 175. Giuseppe Saponaro, (già Univ. Roma La Sapienza) 176. Alba Sasso, (già Univ. Roma La Sapienza) 177. Enzo Scandurra (già Univ. Roma La Sapienza) 178. Christian Schlitt (International Centre for Pesticides and Health Risk Prevention – Az. Ospedaliera Luigi Sacco) 179. Rocco Sciarrone (Univ. Torino) 180. Simone Sibilio (Univ. IULM) 181. Angelo Sironi (Univ. Milano La Statale) 182. Isabella Soi (Univ. Cagliari) 183. Anna Solimini, insegnante (Trani) 184. Edgardo Somigliana (Univ. Milano La Statale) 185. Anita Sonego (Cons. Comunale Milano) 186. Claudia Spadaro, 187. Anna Sparatore (Univ. Milano La Statale) 188. Lucina Speciale (Univ. Salento) 189. Paolo Spinicci (Univ. Milano La Statale) 190. Paolo Stellari (Univ. Milano La Statale) 191. Alba Rosa Suriano (Univ. Catania) 192. Maria Suriano (Univ. Witwatersrand, Johannesburg - RSA) 193. Flavien Tchamdjeu, Univ. Bocconi 194. Tiziana Terranova (Univ. Napoli l’Orientale) 195. Alberto Toni (scrittore), 196. Ida Toscano (architetto - NA) 197. Francesco Trane, 198. Emanuele Troisi (insegnante) 199. Luigi Trucillo (scrittore), 200. Raffaele Urselli (Univ. Napoli l’Orientale) 201. Giorgio Valentini (Univ. Milano La Statale)
202. Luigi Valvalà (insegnante) 203. Michela Venditti, 204. Armando Vitale (già dirigente scolastico - CZ) 205. Augusto Vitale, (Istituto Superiore Sanità Roma) 206. Claudia Vitali (Univ. Pavia - studente) 207. Angelo Vulpiani, (Univ. Roma La Sapienza) 208. Josè Pablo Werba, Responsabile Unità Prevenzione Centro Cardiologico Monzino, Milano) 209. Raùl Zecca Castel (Univ. Milano-Bicocca - PhD) 210. Alberto Ziparo (Univ. Firenze) 211. Elisa Veronica Zucchi (attrice) 212. Flavia Zucco (già Cnr Roma)

mercoledì 27 giugno 2018

Finalmente "Le palle"

Circa un anno addietro, vi riproponiamo sotto l' articolo, scrivevamo a proposito della semplicità con la quale si poteva interrompere l' invasione dell' Europa ad opera dei nuovi barbari. Invasione accettata, protetta ed addirittura incoraggiata dai precedenti governanti italiani con la connivenza delle istituzioni della UE. Quest' ultime ben contente di avere trovato la soluzione all' invasione in atto: i barbari se li tengano gli italiani.
Sfortunatamente per l' UE e quindi per la Germania e il suo giullare, crediamo abbiate capito chi sia il "giullare",  in Italia il popolo ha avuto le palle, nelle elezioni dello scorso marzo,  di prenderli e gettarli fuori dal parlamento. Infatti il PD è quasi scomparso, anche se ha conservato ancora un 19% di voti, pensate che neanche è stata rieletta colei che "predilige il negro",  quindi il nuovo governo ha finalmente posto in essere il comportamento giusto per raffrontarsi con l' UE.
Non sappiamo se il neo Ministro dell' Interno, Matteo Salvini, abbia letto l' articolo sotto riproposto ma ha fatto esattamente ciò che dicevamo allora: ha semplicemente avuto "le palle" di chiudere i porti italiani alle navi piene dei nuovi barbari.
Quindi ad un anno di distanza, siamo felici di osservare che qualcuno in Italia ha avuto le palle di fare la cosa giusta e così facendo ha forse indicato la strada da seguire ai burocrati di Bruxelles, in barba alla Germania e al suo giullare.
Però, in Italia c' è ancora qualcuno che, forse incoraggiato da chi predilige il negro, sta cercando di raccogliere le firme di piccoli omuncoli che si definiscono "intellettuali", roba da ridere perché chiaramente l' intelletto non lo possiedono, per sottoporre una petizione al Presidente della Repubblica allo scopo  di ripristinare e legittimare nuovamente l' invasione barbarica. Se noi fossimo al governo faremmo una cosa molto semplice, obbligheremmo questi "intellettuali" a tenersi a casa loro, nelle loro residenze di città ed estive, i barbari obbligandoli, inoltre, a fornire loro anche il sostentamento.
Ci piacerebbe vedere il loro atteggiamento "intellettuale" di fronte ad una cosa che gli italiani hanno subito e subiscono sulla loro pelle nei loro quartieri popolari ma che essi neanche immaginano cosa sia, vivendo in quartieri esclusivi dove non ci sono africani e/o mediorientali. Ma sapete? Essi sono degli intellettuali! La nostra proposta è di mandarli ad abitare in un quartiere periferico di Roma o Milano o di qualsiasi altra città italiana e poi vedere se si considerano ancora "intellettuali".   Organizzeremo una raccolta di firme da inviare, per tale scopo, a Mattarella.


lunedì 17 luglio 2017

L' invasione ed i "parolai"

In questi mesi, stiamo assistendo ad una lenta e progressiva invasione delle nostre terre da parte dei nuovi barbari. L' unica differenza tra le invasioni barbariche che portarono al collasso l' Impero Romano e quelle attuali e' che allora i barbari invadevano le terre dell' Impero combattendo ed ora li invitiamo noi, addirittura raccogliendoli dove sono. Comunque alla fine, come allora, conquisteranno l' Europa e nulla potrà  neanche la "sederona" alemanna.
E' assurdo quello che succede; tutti gridano "al lupo" "al lupo" ci stanno invadendo, non sappiamo più dove metterli e via dicendo. I "parolai d' Italia blaterano di condivisione europea ma le altre nazioni gli fanno dei sonori pernacchioni! Anche il re dei parolai, un giovinetto di belle speranze inchiodato sulle porte delle banche, strilla che così  non si può; propaganda pre elettorale. E stato questo inetto ad aprire la via del mediterraneo ai nuovi barbari e adesso fa il pentito solo perché  il popolo lo ha mandato al gabinetto (siamo manierati, non possiamo dire cosa l'ha mandato a fare il popolo). La soluzione al problema ci sarebbe ed e'  piuttosto semplice, basterebbe chiudere i nostri porti a questa gente e respingere le navi piene zeppe di questa gente. Disgraziatamente in Italia nessuno ha le palle per farlo. Addirittura vogliono legalizzare l' invasione con lo ius soli; siamo in mano a gente senza cognizione di causa e senza cultura; degli ignoranti che pontificano solo perché  il popolo non ha le palle per prenderli e gettarli fuori dal parlamento. D'altronde la presidente della camera e' una di quelle figure che incoraggia l' invasione, chissà  perché, qualcuno asserisce che predilige il negro.
Il popolo faccia sentire la sua voce!!!

mercoledì 6 giugno 2018

I traditori della Patria

Avremmo voluto continuare a parlare dell' Europa e dei nuovi barbari ma ieri è accaduto, in Italia, qualcosa di veramente grottesco.
C'è stata la presentazione, al senato, della nuova compagine di governo con conseguente voto di fiducia, ottenuto. In questa fase molti senatori sono abilitati ad esprimere giudizi con discorsi a favore o a sfavore del nuovo governo. Un po come accadeva nell' antica Roma, dove però prevaleva sempre l' interesse pubblico la  Res publica Populi Romani.
Al contrario, nella Repubblica italiana, non sempre prevale l' interesse nazionale. Ne è la prova il discorso pronunciato ieri da Mario Monti che, insieme a Romano Prodi, meriterebbe di essere processato per alto tradimento al pari di un quisling. Questo traditore della Patria, servo dei tedeschi e dell' UE si è permesso di esprimere giudizi per i quali nell' antica Roma sarebbe stato giustiziato per alto tradimento. Invece nella nostra Repubblica lo dobbiamo "campare" ossia pagare fino alla fine dei suoi giorni. Infatti pochi ricordano che l' altro personaggio che ha portato l' Italia a queste condizioni, Giorgio Napolitano allora Presidente della Repubblica (l' Italia, uno dei pochissimi stati al mondo, dopo la caduta del blocco sovietico, ha avuto un presidente comunista) , a fine 2011 per fargli tradire la Patria e riportare la nazione sotto l' egemonia tedesca e della UE gli ha procurato un seggio come senatore a vita. Quindi finché vive noi italiani dobbiamo pagargli uno stipendio mensile di più di 15.000,00 euro oltre altre spese.
Una vergogna tutta italiana, pagare chi ha finito di rovinare una nazione!
Comunque ce lo dobbiamo tenere finché vive. Ma ieri abbiamo assistito al suo discorso in Senato contro il nuovo governo, patetico con forti accenni terroristici  e senza senso su una futura rovina dell' Italia,  con richiami ad azioni da parte dei suoi mandanti tedeschi e di Bruxelles. L' uomo non ha capito che deve accontentarsi dello stipendio che ruba mensilmente agli italiani e che deve tacere.
Nei 17 mesi del suo governo il nostro debito pubblico è salito di 148 miliardi di euro, ha ridotto alla fame milioni di italiani, ha innalzato accise sui carburanti, ha distrutto il mercato immobiliare, aumentato le tasse etc. e con tutto ciò ha sperperato 148 miliardi di euro. Ed ha ancora la sfacciataggine di parlare? Il nuovo governo, se non altro formato da persone che si richiamano all' unità nazionale e quindi alla Patria, deve essere messo in condizioni di lavorare. Verrà e dovrà essere giudicato per ciò che riuscirà a fare.
Al contrario questi "omuncoli" servi dello straniero stanno cercando in tutti i modi di denigrarlo prima ancora di giudicarne l' operato. Sono dei traditori della Patria, andrebbero processati e condannati, invece lo stato italiano li paga ed anche profumatamente. E' un insulto alle milioni di famiglie italiane che non riescono nemmeno a mettere a tavola il pranzo e/o la cena.

sabato 2 giugno 2018

I fomentatori di odio e sovversione dell' ordine democratico

Da ieri, l' Italia ha finalmente un governo. E' lo stesso governo che poteva nascere una settimana prima ed è nato adesso a dispetto della vergognosa campagna denigratoria messa in atto dal Partito Democratico (ex comunisti e gatto-comunisti) e dagli organi di stampa e personaggi, biasimevoli, che, invece di servire gli interessi nazionali, sono asserviti allo straniero come dei quisling.
Dopo la formazione del governo, la borsa e risalita e lo spread diminuisce, non avendo altro modo di avvelenare il clima nazionale questi fomentatori di odio hanno iniziato una nuova campagna sovversiva dell' ordine democratico. Sapete cosa si sono inventati? Un parallelismo tra questo governo e il Fascismo. Quindi la nuova compagine governativa è formata da Fascisti e questi esecrabili personaggi si elevano come la barriera democratica alla nuova barbarie Fascista.
Sperano in questo modo di avere più fortuna rispetto alla precedente campagna, da loro orchestrata, imperniata sulla volontà dei vincitori delle elezioni di uscire dall' euro. Cosa che sia la Lega che il M5s non hanno mai menzionato in campagna elettorale ne scritto sul loro accordo di programma.
Se proprio la vogliamo dire tutta, è stato il Presidente della Repubblica, Mattarella, a menzionare per primo, domenica scorsa, che aveva posto il veto a Savona perché questo governo avrebbe potuto far uscire l' Italia dall' Euro. A questo parere si sono accodati tutti gli scellerati, provocando l' impennata dello spread ed i crolli in borsa.
Ora, fallito questo tentativo e fallite le pressioni esercitate dai burocrati di Bruxelles e dalla Germania, ci riprovano con un classico -siete Fascisti- ed invocano una opposizione "occidentale" al nuovo governo. Cose da matti! Opposizione occidentale, cosa significa?
Francamente noi non sappiamo più cosa pensare. Sono dei deficienti ed ancora credono che il dare del Fascista a qualcuno possa valere qualcosa?
Forse non hanno studiato bene e non hanno capito che il Fascismo, come tale, era una ideologia di tipo socialista. Mussolini era socialista ed amico di Pietro Nenni fino a quando non si ruppero i loro rapporti.  Storicamente, fino al 1936, Mussolini lo si può definire il più grande statista italiano esistito. Dopo il 1936 compii tanti e tali errori di valutazione che, legandosi ad un folle di austro/tedesco, le azioni fino a li compiute furono dimenticate e di lui è rimasta la sola immagine del guerrafondaio che portò la nazione al baratro. Però non possiamo dimenticare che tutta la legislazione del lavoro, per la parte non rovinata dalla sinistra italiana ed in ultimo dal "ragazzotto" toscano,  oltrechè all' intera, moderna impalcatura dello stato è stata costruita dal Fascismo.
Solo per esempio citiamo i tre pilastri assistenziali e previdenziali: Il sistema progenitore del SSN (funzionava molto meglio di adesso), l' INAIL e l' INPS sono Istituti creati dal Fascismo.
Sarebbe ora di cominciare seriamente ad effettuare una revisione storico-oggettiva su quel periodo. Invece  questi esseri spregevoli usano il termine per pura propaganda sperando di avere l' apprezzamento dei loro mandanti.
Dobbiamo evidenziare che l' unica persona perbene, di sinistra, che ha espresso pareri onesti ed intelligenti e non di parte, è stato il giornalista Marco Travaglio.
Questi fomentatori, di odio e sovversione democratica, ancora sperano in una caduta del mercato finanziario che porti alle dimissioni precoci di questo governo.
Nell' antica Roma, li avrebbero processati e condannati a morte per alto tradimento. Qui, invece, vengono considerati l' opposizione radical-chic che riflette il sinistrismo di maniera di certi ambienti culturali d'élite, che si atteggiano a sostenitori e promotori di riforme o cambiamenti politici e sociali più appariscenti e velleitari che sostanziali. Ma ci chiediamo quali siano questi ambienti "culturali d' elite" di fronte a personaggi di tale spregevolezza.