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mercoledì 22 giugno 2022

Movimento 5 Stelle - Parodia dell'Uomo Qualunque

Pochi  in Italia e, forse, nessuno all' estero si ricorderanno  di un partito politico nato nel primissimo dopo guerra il cui simbolo rappresentava un uomo schiacciato da un torchio.

Questo movimento, ribattezzato successivamente "qualunquista" fu fondato da Guglielmo Giannini, commediografo, giornalista e pubblicista, (1891-1959). Egli si mise a capo di un movimento d'opinione chiamato Fronte dell'Uomo Qualunque,  il cui motto era "non ci rompete più le scatole": nel 1944 nacque il settimanale dell'Uomo Qualunque che, ebbe una tiratura media di quasi un Milione di copie, nel primo editoriale chiudeva con le parole: “Io sono quello che non crede più a niente e a nessuno. Io sono l’Uomo Qualunque” . 
Poco dopo nacque anche il partito che alimentò, facendo leva sul malessere sociale dei ceti medi, la sfiducia contro i partiti. 
Nel 1946, il vasto movimento di opinione pubblica suscitato, soprattutto al Sud, dalla rivista, sfociò nella formazione di un partito politico, il Fronte dell’Uomo Qualunque, che riportò un notevole successo nelle elezioni per l’Assemblea Costituente e un successo ancora maggiore, nel novembre dello stesso anno, nelle elezioni amministrative in numerose città del Centro-Sud. 
Il Fronte, tuttavia, incapace di darsi un programma definito, si avviò a un rapido declino e dopo le elezioni politiche del 1948 scomparve dalla scena politica.

Da questo breve riassunto si può evincere la stretta correlazione e analogia con il Movimento 5 stelle. Anch'esso fondato da un uomo di spettacolo, un comico, che iniziò con il motto dei "vaffa...". Anche il Movimento 5 stelle fece leva sul malessere sociale e soprattutto al Sud. 
In luogo del settimanale utilizza un Blog, con questo strumento tentò di diffondere, difendere e propagandare le proprie idee.

L' unica dissonanza tra il M5S e L'Uomo Qualunque è che il primo è riuscito ad arrivare al governo ma alla luce dei disastri prodotti e del tradimento totale del loro programma elettorale, il suo crollo, così come fu per UQ, è già avvenuto. 
I suoi elettori, delusi dalle promesse irrealizzate ed irrealizzabili, aggiungiamo noi, lo stanno abbandonando totalmente, cercando in altre forze politiche, più affidabili e serie la possibilità di essere rappresentati. 

5 stelle - Dilettanti allo sbaraglio


Torniamo, dopo una lunga assenza riproponendovi alcuni articoli quanto mai attuali. 

C'era una volta un comico, si chiamava Giuseppe Piero Grillo detto Beppe.
Negli anni 80 osò fare la parodia di Bettino Craxi, allora Primo Ministro e Segretario del Partito Socialista Italiano, vero uomo politico e, soprattutto, un Italiano. Lo prese in giro per l'enorme entourage che si portò dietro in un viaggio in Cina.

Il risultato fu che la politica italiana lo bollò come "inopportuno" e la Rai, la televisione di Stato italiana, non lo fece più lavorare. Il comico si legò l'episodio al dito e da allora cercò in tutti i modi di vendicarsi.

L'occasione arrivò con la crisi dei comunisti DS e poi Ulivo, Grillo era ed è un comunista, un uomo di scarsi ideali come tutti i comunisti. Nel 2005 iniziò una campagna di spettacoli, si faceva pagare unendo l'utile al dilettevole, dove attaccava la politica e i partiti allora esistenti. Iniziò la campagna del "vaffanculo". Per i nostri amici stranieri, la parola è una offesa e significa mandare al diavolo delle persone. Con i suoi show sull'antipolitica riuscì a suscitare un’opinione di contrasto hai partiti allora correnti. Creò insieme con un tecnico informatico, tale Gianroberto Casaleggio, un movimento politico che chiamò 5 Stelle e nel 2009 lo ufficializzò come formazione politica.

Mai scelta fu più dannosa per l'Italia, infatti, raccolse dalla strada dei ragazzi senza arte ne parte e pensò, incoscientemente, di farne dei politici. Pensate che quello che oggi fa il ministro degli esteri (il minuscolo è d'obbligo) vendeva bibite allo stadio San Paolo di Napoli. Per gli altri il percorso era ed è stato lo stesso, cioè privi di preparazione alcuna credono di essere dei politici.

Si può mai cavare del sangue dalle rape? Così fu per i dilettanti allo sbaraglio 5s. Nelle elezioni del 2018 raccolsero quasi il 34% dei consensi, il resto e storia dei giorni nostri. Rovinarono l'Italia e ancora continuano insieme con i post catto-comunisti del PD che hanno riportato al potere dopo che il Popolo ne aveva decretato la fine.

La loro fine è vicina ma dovremo sopportarli fino alla primavera del 2023.