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lunedì 24 dicembre 2018

Democrazia ed Impero - Parte terza

Disgraziatamente l' Italia non rappresenta più il centro dell' Impero Romano, vuoi perché l' Impero si è disgregato nel 476 d.c e vuoi perché allo stato attuale la nazione non ha al suo interno uomini in grado di riportarla, se non agli antichi splendori, almeno ad essere uno stato autorevole in seno all' Unione Europea.
Al contrario chi governa l' Italia non ne ha assolutamente la cultura, la preparazione e le competenze necessarie per farlo. Il Presidente del Consiglio dei Ministri, ottima persona per quel poco che ne sappiamo, è un professore universitario, peraltro di una università secondaria, senza nessuna preparazione di gestione. Poi ci sono i vice primi ministri: Di Maio, 5 stelle, ha un passato di cameriere di pizzeria e vendita di bibite oltre a qualche anno trascorso su una sedia a Montecitorio. Oggi lo ritroviamo a svolgere le funzioni di ministro dello sviluppo economico e del lavoro. Salvini, non ha fatto il cameriere ma neanche ha mai lavorato in vita sua, è cresciuto all' interno della Lega Nord e quindi non ha mai gestito nulla neanche lui. Ha una preparazione politica ma sappiamo bene che, dove ha gestito qualcosa, la politica ha sempre combinato disastri.
Orbene L'Italia è in mano a questi personaggi.
Veniamo poi ai partiti di opposizione; il PD ha al suo interno una accozzaglia di pseudo politici che nei passati governi hanno solamente fatto danni ed elargito denari pubblici ai loro amichetti ed alle banche collegate. Forza Italia, persa la spinta propulsiva di Berlusconi, non ha espresso nessuno in grado di raccoglierne l' eredità. Il resto degli altri partiti non ha alcuna voce in capitolo.
Quindi l' Italia deve confidare soltanto in Dio, per quelli che ci credono. Per chi non ci crede, non abbiamo, sfortunatamente,  consigli da dare.

mercoledì 5 dicembre 2018

Democrazia ed Impero - Parte seconda

Gaio Giulio Cesare è stato il primo grande riformatore  dell' Impero Romano. Gettò le basi sulle quali il suo successore, Gaio Giulio Cesare Ottaviano, Augusto dopo il conseguimento del Principato, edificò quello che sarebbe divenuto l' Impero romano vero e proprio.
Cesare scalò il potere per conseguirne i vantaggi relativi, dobbiamo però osservare che, alla luce di quanto trasmessoci storicamente, operò al fine di aumentare la grandezza di Roma. Fu accusato di avere instaurato la dittatura ma effettivamente egli preservò anche la forma democratica che aveva consentito a Roma di divenire l' impero più potente, ai tempi, conosciuto.
Egli lavorò, oltre che per se stesso e per la sua famiglia, affinché Roma e il suo popolo restassero quel faro di civiltà a cui potevano  riferirsi tutte le popolazioni inglobate nell' Impero.
Però suscitò tali invidie e gelosie, mascherate da difesa della democrazia,  che ne determinarono la sua fine.

Storicamente questo ci dovrebbe fare riflettere sulla situazione che viviamo attualmente nel nostro paese. Usciamo da anni di malgoverno, ove gli interessi personali, dei vari personaggi succedutesi alla guida del paese, hanno portato l' Italia in una fase, quasi irreversibile, di stagnazione economica.
Parimenti, l' Europa e la sua, quasi inutile, istituzione di Unione Europea è divenuta una accozzaglia di burocrati che, come i senatori dell' Impero Romano, cercano di imporre regole anacronistiche alle nazioni Europee al solo scopo di preservare il loro potere.
In questi giorni, assistiamo ad una farsa tragico-comica. Da una parte le istituzioni degli euro-burocrati che, non potendo permettere all' Italia di conseguire una legge di bilancio non dettata da loro, minacciando sanzioni premono sul governo per modificarne i parametri. Dall' altra il governo italiano che, prima, con dichiarazioni spavalde, asseriva di voler fare comunque la legge di bilancio così come progettata e, poi, causa lo strozzamento finanziario operato a loro danno dalle lobby legate all' Unione Europea, stanno facendo una miserevole retromarcia.
Quando una nazione non ha al suo interno uomini di elevata caratura morale e culturale oltre ad una preparazione di governo acquisita in anni di preparazione, il risultato è quanto di più disastroso si possa immaginare.

martedì 6 novembre 2018

Democrazia ed Impero - Parte prima

Gaio Giulio Cesare - Gaius Julius Caesar - nacque a Roma intorno all' anno 100 a.c. (la treccani data la nascita tra l' anno 100 e il 102) ed ivi morì, fu ucciso con 23 colpi di pugnale alle idi di marzo del 44 a.c. Si può affermare che la sua rovina, agli occhi degli uccisori,  fu a motivo che egli mostrò i vantaggi che poteva avere Roma dall'abolizione dell'oligarchia senatoria alla quale si doveva il malgoverno di cui soffrivano la città e l'Impero.
A tal proposito riproponiamo uno scorcio della sua vita sempre tratto dalla Treccani:

"I suoi nobili natali sono derivati dall'appartenenza alla gente - gens Julia - Giulia, mentre della sua data di nascita non vi è certezza. Nipote di Mario e genero di Cinna, di cui aveva sposato la figlia Cornelia, fu messo al bando da Silla. Si segnalò nell'assedio di Mitilene e partecipò con Servilio alla campagna contro i pirati nel 78. Morto Silla, si mise in vista con processi clamorosi contro note personalità, poi si recò a Rodi a studiare retorica. Cadde prigioniero dei pirati, fu liberato, e dopo averli puniti con un'audace spedizione, partecipò alla terza guerra mitridatica. Appoggiò Pompeo (del quale divenne poi cognato, nel 67, sposando Pompea) e Crasso nella loro opera di demolizione della costituzione sillana. Fu questore in Spagna nel 70, edile nel 65, pontefice massimo nel 63. Avverso all'oligarchia dominante di cui ben conosceva, non senza esserne partecipe egli stesso, la corruzione e i dissensi e disprezzava l'incapacità di governo, non fu estraneo ai preparativi rivoluzionari di Catilina, ma, prevedendone il fallimento, se ne separò in tempo, pur cercando poi di salvare i congiurati dalla pena di morte. Nel 62 fu pretore e nel 61 propretore in Spagna dove si arricchì a spese dei sudditi non meno di altri governatori di quel tempo e fu così in grado di pagare i debiti di cui anch'egli era oberato. Sulla via ormai di divenire uno tra i più potenti uomini politici di Roma, si accordò nel 60 (cosiddetto primo triunvirato) con due maggiorenti i quali per le loro ricchezze e per il credito acquistato con le loro vittorie aspiravano a una superiorità che da altri più ligi alle tradizioni repubblicane era contrastata, Pompeo (il quale sposò la figlia di C., Giulia) e Crasso. I tre dominarono effettivamente, sebbene illegalmente, la repubblica. C. fu eletto console per il 59. Fece approvare una legge agraria che ordinava la distribuzione delle terre ancora disponibili. Mediante un plebiscito ebbe il comando militare della Gallia Cisalpina e dell'Illirico, cui il Senato aggiunse la Gallia Narbonense. In Gallia intervenne subito contro gli Elvezi che minacciavano la provincia romana, vincendoli a Bibratte (58), e contro il principe germanico Ariovisto, che si era stabilito nella Gallia, costringendolo a ripassare il Reno. Nel 57 vinse i Nervi e sottomise il paese dei Belgi. Nel 56 sottomise i Veneti dell'Aremorica e mentre il suo luogotenente Publio Crasso, figlio del triunviro, occupava l'Aquitania, sconfisse i Morini e i Menapi, portando a termine l'occupazione del Belgio. Nel 55 disperse i Tenteri e gli Usipeti, e per compiere un'azione dimostrativa contro i loro alleati fece costruire un ponte sul Reno, attraversò il fiume, devastò il paese dei Sigambri e quello degli Ubi. Si volse quindi alla Britannia organizzando due spedizioni nel 55 e nel 54 ma trovò fiera resistenza. Tornato in Gallia, dovette fronteggiare le agitazioni organizzate specialmente da Ambiorige, capo degli Eburoni, e contro di lui dovette condurre una guerriglia sfibrante e sterile. La ribellione raggiunse il suo culmine nel 52, sotto la guida di Vercingetorige. C. prese Avarico, fallì davanti a Gergovia, ma dopo aver costretto Vercingetorige a rifugiarsi ad Alesia, ve lo assediò e mediante un'azione militare genialissima lo vinse e lo mandò prigioniero a Roma. Quindi, con azioni risolutive contro i popoli non ancora soggiogati, compì l'opera di conquista della Gallia. Il triunvirato con Pompeo e Crasso, rinnovato nell'accordo di Lucca (56), si era sciolto con la morte di Crasso (53), e Pompeo, approfittando dell'assenza di C., era di fatto padrone di Roma. Quando C., alla fine della guerra gallica, pose la candidatura al consolato, Pompeo pretese che C. fosse presente a Roma dopo aver deposto l'imperium. C., che non voleva mettersi in tal modo alla mercé di Pompeo, si preparò al conflitto armato. Dichiarato nemico pubblico, varcò al Rubicone il confine dell'Italia (genn. 49), violando la legge che vietava la presenza in Italia di magistrati investiti di imperium provinciale. In sostanza, C. voleva avere sotto mano le sue fedeli legioni nell'atto di farsi deferire il consolato, mentre ciò non poteva essere consentito da Pompeo il quale, pur volendo primeggiare nello stato, teneva lontane nella Spagna le sue legioni e mirava così ad assicurarsi una specie di principato legale che molti oligarchici erano propensi ad accettare. Ma appunto per questo egli si trovò in Italia disarmato di fronte a C. Questi con una legione avanzò con tanta rapidità che Pompeo vide impossibile ogni resistenza e si ritirò in Grecia. Occupata Roma e l'Italia, C. conquistò l'alleata Marsiglia che, fedele al Senato, gli aveva rifiutato obbedienza, domò in Spagna le legioni di Pompeo comandate da Afranio e Petreio. Si volse quindi contro Pompeo che aveva organizzato in Oriente un esercito notevole, ma non agguerrito e omogeneo come quello di C.; non è quindi meraviglia se dopo alterne vicende C. riportò su Pompeo la decisiva vittoria di Farsalo (48); Pompeo fu poi assassinato in Egitto dove aveva cercato scampo. Recatosi ad Alessandria, C. pose sul trono di Egitto Cleopatra, vinse Farnace II nel giro di 5 giorni (veni vidi vici) presso Zela (47). Lasciato in Italia magister equitum Marco Antonio, sbarcò in Africa dove i Pompeiani, alleatisi a Giuba I di Numidia, si mostravano minacciosi e nonostante l'inferiorità delle forze li vinse a Tapso (46): Labieno, ex cesariano, e i figli di Pompeo fuggirono in Spagna; i maggiori esponenti della fazione e Giuba perirono, Catone si diede la morte. A Munda (45) vinse Gneo Pompeo, figlio del Grande. Padrone ormai dello stato, attese con eccezionale sagacia ed energia a riordinare la cosa pubblica e, soprattutto, a consolidare nello stesso tempo l'autorità centrale e le autonomie locali. Dopo la battaglia di Farsalo ebbe la dittatura a tempo indeterminato, il consolato per 5 anni, la potestà tribunizia a vita, per tre anni tenne la praefectura morum, dopo la vittoria di Munda ricevé dal Senato il titolo di imperator: questa somma di poteri civili e militari configurava il suo governo come una monarchia. Riordinò lo stato con una serie di leggi, completò a sua posta il Senato, dedusse colonie, distribuì terre ai suoi veterani, riformò il calendario, disegnò audaci progetti urbanistici in Roma. Desideroso di pacificare gli animi, amnistiò i nemici; adottò Ottavio, il futuro Augusto. Quali che fossero i suoi concetti definitivi intorno alle forme da dare al suo governo, certo è, e a nessuno sfuggiva, che egli intendeva conservare e trasmettere a un successore la pienezza dell'autorità che era nelle sue mani. E questo spiega il contrasto in cui si trovavano con lui tutti coloro, ed erano molti, che per motivi diversi rimanevano attaccati alla tradizione della libertà repubblicana. Formatasi una congiura di circa 60 senatori, capeggiati da Bruto e da Cassio, fu ucciso con 23 colpi di pugnale nella Curia Pompeia davanti alla statua di Pompeo alle idi di marzo del 44 a. C. Ma se molti dei disegni di C. perirono con lui, una gran parte della sua opera gli sopravvisse: anzitutto la concessione della cittadinanza ai Transpadani, per cui l'Italia nel senso politico raggiunse effettivamente il confine delle Alpi, poi la conquista della Gallia e l'avvio alla piena integrazione dei Galli nel mondo Romano (per es., esercito, vita pubblica), che fece di questo paese un centro e un baluardo della civiltà latina. Infine con la rapidità, arditezza, organicità della sua opera di legislazione e di governo, egli mostrò i vantaggi che poteva avere Roma dall'abolizione dell'oligarchia senatoria alla quale si doveva il malgoverno di cui soffrivano la città e l'Impero, e in tal modo agevolò al suo erede e successore Ottaviano la via che lo condusse al principato."

Gaio Giulio Cesare è stato il primo grande riformatore  dell' Impero Romano, gettandone le sue basi ed indicò la via da seguire al figlio adottivo Gaio Giulio Cesare Ottaviano.

mercoledì 3 ottobre 2018

Jean Claude Juncker: la honte de l'Europe




Jean-Claude Juncker stumbles and is helped by leaders at NATO gala



Giudicate voi - Questo è l' uomo che rappresenta l' Unione Europea

Jean-Claude Juncker

  • Presidente della Commissione europea
  • Anno di nascita: 1954 Lussemburgo 
  • Questo è il suo stipendio:
  • Annuo: 384.000,00 €
  • Mensile: 32.000,00 €
  • Settimanale: 7.384,62 €
  • Giornaliero: 1.476,92 €

martedì 2 ottobre 2018

Le paure degli euro burocrati

In un nostro precedente articolo, avevamo consigliato ai nostri politici di fare omaggio di alcune casse delle nostre migliori grappe  a Juncker. Ben sapendo che l' uomo, la vergogna dell' Europa che lo mantiene e strapaga, è un notorio consumatore di alcool, (siamo persone gentili e non diciamo cosa è veramente l' essere di cui parliamo),  dedito al bere smodato e le grappe gli avrebbero allietato le sue serate. 
Soltanto che non sapevamo che questo vizio, il presidente della commissione europea (non merita la maiuscola), lo coltiva anche al mattino e comunque durante l' orario in cui dovrebbe, il condizionale è d' obbligo, lavorare.
Infatti questo uomo di nessun senno, si è lasciato andare a dichiarazioni piuttosto "pittoresche" sull' Italia, sul suo governo e sulle sue politiche economiche, peraltro non ancora ufficializzate. Dichiarazioni che neanche un mentecatto avrebbe potuto fare, dimostrando una cultura che rasenta l'analfabetismo e l' assoluta mancanza di nozioni geografiche, storiche e sociali.
Questo povero uomo, dedito soltanto al bere e, presumiamo, culturalmente preparato sulle varie bevande alcoliche presenti sul mercato ma non sulla geografia ed economia europea, ha avuto l' ardire di paragonare l' Italia alla Grecia. Non solo, dichiarando anche che il voler effettuare una manovra economica del tutto autonoma porterà la nazione alla stessa crisi patita dalla Grecia.
Con tutto il rispetto per la Grecia ed i greci, ci onoriamo anche di avere persone care di origine greca, l' Italia è socio fondatore dell' UE, ha una popolazione di più di 60 milioni di abitanti ed è la seconda potenza manifatturiera d' Europa. Probabilmente il povero Juncker, forse a causa dei fumi, Sic!, ha memorizzato 90 milioni di abitanti invece di 9 milioni e magari pensato che la produzione industriale della Germania fosse quella della Grecia.
Ma vi rendete conto? L' Europa mantiene come presidente della commissione europea un ubriacone, un mentecatto che non sa se parlare o stare zitto, una povera mente che si preoccupa di mantenere l' ora legale e delle misure che devono avere i cetrioli; chissà perché, poi, è così interessato ai cetrioli. Qualcuno, prima o poi, magari quando è sobrio glielo dovrebbe chiedere. Siamo curiosi.
Comunque questo beone ricopre la massima carica del cosiddetto governo dell' Europa, non dovrebbe neanche permettersi di aprire bocca sulle faccende interne di uno stato ed invece danneggia, con le sue dichiarazioni, gli stati europei. A causa delle sue dichiarazioni, riprese dai suoi accoliti, sta causando danni enormi all' economia italiana. Gli investitori quando sentono le sue dichiarazioni non pensano che vengano espresse sotto i fumi dell' alcool, in fondo chi parla è il presidente di turno della commissione europea, ma siano dichiarazioni di spessore espresse dallo scranno più alto dell' UE.
Però, stranamente, in questi giorni non ci sono state dichiarazioni, contro l' Italia, rese dalla Merckel e/o da membri del governo tedesco. Che essi stiano utilizzando il "beone" Juncker per fare il lavoro sporco? E, magari, le loro banche per far salire lo Spread? Come diceva il divino Giulio, a pensar male non si fa peccato.
Una cosa di sicuro lo sappiamo, questa Italia fa paura alla Germania e ai suoi lacchè e rappresenta un pericolo per gli euro burocrati che sentono ormai come sia cambiato il vento nell' euro zona. Sanno che rischiano di trovarsi disoccupati nel 2019. Per questo cercano in tutti i modi di sostenere i gatto comunisti italiani e il loro parolaio per far sì che tornino al comando. Loro li possono controllare gli attuali no.

sabato 29 settembre 2018

L'Europa e le sue paure

L' annuncio dello sforamento del deficit, con l' annuncio della Nota di aggiornamento al Def al 2,4%, è stato uno "schiaffo" agli euro burocrati di Bruxelles. Di fatto una dichiarazione di guerra indirizzata alla Germania e al suo giullare che pensavano di poter governare l' Europa a loro piacimento, coadiuvati in questo dai burocrati senza senno dell' UE. Immediata è stata la reazione del commissario agli affari economici dell' UE, Pierre Moscovici, che ricordiamo essere definito come " il prosciutto francese in mezzo al panino tedesco". Questi ha ricordato che se l' Italia, autonomamente, alza il rapporto deficit/pil al 2.4% rischia le sanzioni previste dai trattati. Ma di fatto, ha probabilmente seguito le indicazioni della Germania, smorzando i toni minacciosi e sicuro che le immediate ritorsioni del sistema finanziario europeo facessero da deterrente per l' Italia.
Grande deve essere stata la sorpresa, quand'anche la borsa sia crollata, all' annuncio del Governo italiano che comunque il rapporto deficit/pil sarebbe stato mantenuto.
Ora l' UE e i suoi burocrati, servi della Germania, si trovano in una spiacevolissima situazione; la maggioranza del popolo italiano appoggia le politiche di questo Governo e non ci sono più i presupposti del 2011 per fare in modo che cada.
Allora l' Italia aveva un presidente della Repubblica comunista e direttamente interessato a che cadesse il Governo Berlusconi. Oggi, con una stragrande maggioranza parlamentare e popolare, l' attuale Governo non è ricattabile e quindi libero da qualsiasi interferenza esterna.
Noi non sappiamo se le misure poste in atto possono o meno risolvere, nel medio termine, i problemi italiani legati alla crescita ma sicuramente l' Italia ha riacquistato una libertà di azione che aveva perso a causa dei "deficienti" di governo che ne avevano venduto all' UE le prerogative.

domenica 9 settembre 2018

Delitti Truffe e Raggiri

Noi abbiamo il massimo rispetto per l' operato della magistratura e nel caso dell' avviso di garanzia al Ministro dell' Interno, riteniamo che la Procura di Palermo sia stata indotta ad aprire l' inchiesta sui fatti della nave Diciotti. Infatti, normalmente, la Procura agisce su denuncia, se agisce d' ufficio sicuramente vi è indotta ma non per questo si può generalizzare.
Quello che però le Procure della Repubblica   potrebbero e dovrebbero fare è perseguire anche i reati che coinvolgono, come vittime, centinaia di cittadini di questo paese che denunciano Delitti, Truffe e Raggiri all' autorità giudiziaria; azioni delittuose che vanno punite con pene commisurate al massimo per i delinquenti che le pongono in atto.
Vogliamo raccontarvi uno degli ultimi atti delittuosi accaduti a cittadini italiani negli ultimi giorni.
In quel di Gavardo, in provincia di Brescia, opera o operava, almeno fino all' inizio di questa settimana, una ditta individuale la EASY CARS di Marian Ioncea. Questa ditta, con annunci sui maggiori portali per la vendita di automobili, come Automobili.it, pubblicizzava la vendita di autovetture a km 0 a prezzi veramente competitivi. Sulle recensioni di Google, si sospetta costruite ad arte, si leggeva che erano seri e che tutto veniva svolto con grande soddisfazione dei compratori.
Il fatto che godessero di ottime recensioni ha indotto molte persone ad un contatto con il loro Responsabile Vendite, Sig. FABIO BIEMMI di Gavardo,  Via XXV Aprile, 21, sede della EASY CARS. Questo signore, artatamente convinceva i clienti sulla bontà dell' offerta di vendita delle autovetture e, una volta chiusa la trattativa, chiedeva un anticipo di € 1.000,00 sull' acquisto da versare su un conto corrente bancario della BPER BANCA ed assicurando, nel contempo, l' arrivo delle vetture per il 31 agosto 2018 e/o al massimo entro la prima settimana di settembre. Invece dal 6 settembre il FABIO BIEMMI di Gavardo, ove a sede la EASY CARS, risulta irreperibile così come la donna che rispondeva al loro numero di telefono fisso. Sul suo cellulare, 3291370056  e sul numero telefonico fisso 0365040220, se si chiama, risponde una registrazione (voce femminile identica, per ambedue le registrazioni, alla voce che rispondeva sul numero fisso) che informa  "il servizio è stato disattivato". Se li si contatta per e-mail, arriva una risposta automatica, a firma del FABIO BIEMMI, che sono fuori sede. Risulta che molte persone siano state raggirate con questo sistema e che molti abbiano già presentato denuncie all' autorità giudiziaria.
Di fatti del genere ne sono piene le cronache, fatti che devono essere perseguiti applicando si la legge ma anche garantendo il massimo della pena e la certezza che essa sia applicata.
Speriamo, quindi, che la Procura della Repubblica di Brescia si attivi al più presto e che, a seguito delle denuncie presentate, indaghi per i reati che riterrà di ravvisare la EASY CARS di Marian Ioncea, il Sig. FABIO BIEMMI di Gavardo e la fantomatica segretaria e, se possibile, recuperi il "bottino" accumulato da queste persone. E che la Polizia Postale verifichi le recensioni positive che hanno contribuito ad ingannare le persone frodate.
Lo stato deve dare un chiaro segnale agli italiani, rassicurandoli sul fatto che essi vivono in uno stato di diritto e che, quindi, questi reati verranno puniti con la massima severità. Altrimenti si perderà la fiducia nella giustizia e nell' operato dei magistrati e, osiamo dire, si incoraggerà il ripetersi di atti delittuosi.

domenica 2 settembre 2018

L' ipocrisia dell' Unione Europea

Questa estate sono accaduti molti fatti che hanno, finalmente, fatto uscire allo scoperto, sui temi scottanti dell' invasione dei nuovi barbari,  i burocrati dell' Unione Europea.
Non vogliamo trattare gli argomenti già ampiamente dibattuti dai media ma evidenziare, in linea generale, le castronerie rilanciate dagli euro-burocrati e le loro ripercussioni sulla nostra società civile.Infatti i lestofanti che conducono le sconsiderate politiche europee, a cominciare dall' euro presidente Juncker, sempre meno sobrio anche di giorno, invece  di interessarsi dei gravi fatti attinenti agli sbarchi dei nuovi barbari, si sono applicati allo studio del mantenimento dell' ora legale e sulle dimensioni che devono avere i cetrioli coltivati e venduti nell' UE.
Ora sul primo problema, lo stesso Juncker si è preso carico dell' annuncio, hanno dichiarato che il provvedimento nascerebbe da un mega sondaggio realizzato all' interno dell' UE. Sapete come? Questo sondaggio ha riguardato circa 3 milioni di tedeschi e circa 30 mila italiani; chi vuole il mantenimento dell' ora legale? I tedeschi. Però, stranamente, le migliori grappe del mondo le produce l' Italia, perché i nostri politici non ne fanno avere alcune casse a Juncker? Risolveremmo, in fretta, molti dei nostri problemi.
Sembra di parlare di un film comico ma questo è quello che accade nell' Unione Europea, invece di preoccuparsi delle conseguenze derivanti dalle immigrazioni di massa che stanno portando alla rovina il nostro continente, si preoccupano delle dimensioni dei cetrioli e dell'ora legale. Come se questi fossero i principali problemi dell' Europa.
Poveri noi,in che mani siamo!
Oltretutto il giullare della Germania, ai minimi storici della sua popolarità in patria, si erge come nuovo buonista dell' Europa ma nello stesso tempo non vuole immigrati nella sua nazione. Fortunatamente il suo capo, la Merkel, ha il buon senso di tacere.

giovedì 28 giugno 2018

Gli "intellettuali" - Quale intelletto?

Perchè i nostri lettori possano giudicare che tipo di "esseri" sono "gli intellettuali" e che tipo di intelletto e professioni professano. Essi credono di essere esseri superiori alla volontà del popolo ma al momento sono la vergogna d' Italia, gatto-comunisti della peggiore specie e la cosa più vergognosa è che sono quasi tutti stipendiati dalla nazione che stanno vilipendendo. Sono gli pseudo ipocriti che per darsi un briciolo di notorietà hanno firmato un appello al Presidente della Repubblica affinché intervenga per ripristinare la libera invasione dei nostri territori da parte dei nuovi barbari, africani in testa. L' elenco è stato ripreso dal sito di Repubblica, giudicate voi lettori, noi speriamo che  le promotrici di questa vergogna, Margherita Ciancio e Concita De Gregorio non abbiano mai ad incontrare, in una strada buia, i barbari che difendono, se accadesse, come accaduto a tante vittime di violenze, forse ripenserebbero "come intellettuali"a quanto sia risibile la loro iniziativa.

La lista:
Giancarlo Consonni (Prof. Emerito, Politecnico Milano) Marta Fattori (Prof. Emerito, Univ. Roma La Sapienza) Lia Formigari (Prof. Emerito, Univ. Roma La Sapienza) Sergio Givone (Prof. Emerito, Univ. Firenze) Guido Martinelli (già Dir. SISSA, Univ. Roma La Sapienza) Giorgio Nebbia (Prof. Emerito, Univ. Bari) Giorgio Patrizi (Univ. Campobasso, Premio Flaiano per la letteratura 2015) Francesco Remotti (Prof. Emerito Univ. Torino).

Firmatari [215 al 26/6/18]
1. Velio Abati, insegnante (GR) 2. Michele Abrusci (Univ. Roma Tre) 3. Ilaria Agostini, 4. Vittorio Agnoletto (Univ. Degli Studi, Milano La Statale) 5. Nadia Alba Agustoni (scrittrice) 6. Luca Alberti, Impiegato comunale 7.Myriam Alcalay (Univ. Milano La Statale) 8. Carla Maria Amici (Univ. Salento) 9. Nadia Andrea Andreani (Univ. of Lincoln) 10. Antonella Anedda (scrittrice), 11. Livia Apa (CESAC, Univ. Napoli l’Orientale) 12. Bruno Apolloni (già Univ. Milano La Statale) 13. Giuseppe Aragno (storico) 14. Luca Archibugi (scrittore) 15. Gennaro Avallone, 16. Damiano Baldassarre (Univ. Milano La Statale) 17. Anna Baldinetti (Univ. Perugia) 18. Ivan Bargna (Univ. Milano-Bicocca) 19. Vincenzo Bavaro, 20. Luca Bernardini (Univ. Milano La Statale) 21. Maria Grazia Betti (Univ. Roma La Sapienza) 22. Dario Bevilacqua, funzionario amministrativo del Min. Politiche agricole 23. Piero Bevilacqua (Univ. Roma La Sapienza) 24. Francesca Biancani (Univ. Bologna e Cedej/IFAO, Cairo) 25. Alessandro Bianchi (Univ. Bari) 26. Nadia Boaretto, 27. Vittorio Boarini, 28. Costanza Boccardi, 29. Olivia Bonardi (Univ. Milano La Statale) 30. Luca Bonardi (Univ. Milano La Statale) 31. Luca Boniardi (Univ. Milano La Statale - PhD) 32. Rossella Bonito Oliva, (Univ. Napoli l’Orientale) 33. Sara Borrillo (Univ. Napoli l’Orientale) 34. Sergio Botta (Univ. Roma La Sapienza), 35. Caterina Botti, (Univ. Roma La Sapienza) 36. Giuseppina Brunetti (Univ. Bologna), 37. Mario Cacciola, 38. Silvia Caianello, (Cnr. Napoli) 39. Chiara Calabrese (ècole Des Hautes ètudes En Sciences Sociales Parigi) 40. Roberto Cammarata (Univ. Milano La Statale) 41. Lucio Capoccia (Pontificia Universitas Urbaniana, Roma) 42. Paolo Caporali (Associazione Centro Orientamento Educativo) 43. Piero Caprari, 44. Sergio Cardone (artista) 45. Lorenzo Casini (Univ. Messina) 46. Giovanna Cassano, 47. Paola Causin (Univ. Milano La Statale) 48. Stefania Cavaliere, 49. Paolo Cavallari (Univ. Milano, La Statale)

50. Federica Letizia Cavallo (Univ. Ca' Foscari Venezia) 51. Mariacristina Cavecchi (Univ. Milano La Statale) 52. Marco Celentano, (Univ. Cassino) 53. Carlo Cellamare (Univ. Roma La Sapienza) 54. Martina Censi, 55. Claudio Cernesi (già Univ. Modena e Reggio) 56. Iain Chambers (Univ. Napoli l’Orientale) 57. Raffaella Chiaramonte (Univ. Milano, La Statale) 58. Francesco Chirico, 59. Silvana Citterio (già dirigente scolastico, Milano) 60. Emanuele Coco, (Univ. Catania) 61. Amalia Collisani (Univ. Palermo) 62. Raffaella Colombo (Univ. Milano La Statale) 63. Giancarlo Consonni (Prof. Emerito, Politecnico Milano) 64. Roberto Cornelli (Prof. Università di Milano-Bicocca) 65. Angelo Corrado, 66. Francesco Correale (CNRS-Universitè de Tours) 67. Riccardo Corsi, 68. Carlo Cosmelli, (Univ. Roma La Sapienza) 69. Luca Crescenzi, 70. Federico Cresti, Univ. Catania 71. Xheni Dani, Libera professionista - ONG diritti umani 72. Francesca Davoli, 73. Marina De Chiara, (Univ. Napoli L’Orientale) 74. Gregorio De Paola, 75. Sara de Simone, (Univ. Trento) 76. Giovanni Destrobisol, (Univ. Roma La Sapienza) 77. Donatella Di Cesare (Univ. Roma La Sapienza) 78. Patrizia Di Paola, insegnante 79. Valentina Dorato (Univ. Roma La Sapienza) 80. Christiana Elevati (Consulente per il Terzo Settore e la Cooperazione Internazionale - MI) 81. Maria Cristina Ercolessi (Univ. Napoli L’Orientale) 82. Paolo Falzone (Univ. Roma La Sapienza) 83. Bernardo Fantini, (Univ. Ginevra) 84. Stefano Farris (Univ. Milano La Statale) 85. Aldo Femia (ISTAT), 86. Cristiana Fiamingo (Univ. Milano la Statale) 87. Gentile Francesco Ficetola (Univ. Milano La Statale)
88. Sara Forcella (Univ. Roma La Sapienza - PhD) 89. Elena Gagliasso (Univ. Roma La Sapienza) 90. Gianluca Gaias (Univ. Cagliari – PhD) 91. Elisabeth Galvan (Univ. Napoli l’Orientale) 92. Alfonso Gambardella, già dirigente scolastico (SA) 93. Alice Garbagnati (Univ. Milano La Statale) 94. Elena Gardenghi (Servizio internazionalizzazione, Univ. Bologna) 95. Sonia Gentili (Univ. Roma La Sapienza) 96. Gennaro Gervasio (Univ. Roma Tre) 97. Riccardo Ghidoni (Univ. Milano La Statale) 98. Federica Giardini, (Univ. Roma Tre) 99. Sergio Givone (Prof. Emerito, Univ. Firenze), 100. Piero Graglia (Univ. Milano La Statale) 101. Hykel Hosni (Univ. Milano La Statale) 102. Clelia Iacobone (insegnante, BA) 103. Teresa Iaria (Accademia di Belle Arti, Brera) 104. Francesco Indovina (Univ. Sassari) 105. Giorgio Inglese (Univ. Roma La Sapienza) 106. Ombretta Ingrascì (Univ. Milano La Statale) 107. Addolorata Intini, 108. Luca Jourdan (Univ. Bologna) 109. Cristina Lavinio (già Univ. Cagliari) 110. Luigi Lay (Univ. Milano La Statale) 111. Flaminia Lenti (insegnante di italiano L2, Caritas di Roma) 112. Gaetano Lettieri (Univ. Roma La Sapienza) 113. Eugenio Lombardi (Presidente Ecomuseo Urbano del Nord Barese e del Laboratorio Urbano, Bari) 114. Aurora Loprete - (PTA Univ. Milano La Statale) 115. Emanuele Lupo (attivista Cosenza) 116. Gianfrancesco Lusini, 117. Maria Immacolata Macioti (già Univ. Roma La Sapienza) 118. Noemi Magugliani (National Univ. of Ireland Galway – PhD) 119. Giuseppe Maimone (CoSMICA- Univ. Catania) 120. Massimo Mamoli (Univ. Milano) 121. Franca Mancinelli (scrittrice) 122. Laura Marchetti (Univ. Foggia) 123. Carlo Mariani (Univ. Roma La Sapienza) 124. Enzo Marinari, 125. Lucia Martines (Univ. Genova)
126. Pietro Masina (Univ. Napoli l’Orientale) 127. Jari Mazzoleni, 128. Severino Meloni, 129. Beatrice Mezzacapa, 130. Silvano Milani (Laboratory of Medical Statistics, Biometry and Epidemiology “G.A. Maccacaro”, Univ. Milano La Statale) 131. Carmela Morabito, (Univ. Roma Torvergata) 132. Rosanna Morabito, (Univ. Napoli L’Orientale) 133. Silvia Morgutti (Univ. Milano La Statale) 134. Giuseppe Moricola, 135. Silvio Morigi, Univ. Siena e Milano La Statale) 136. Maurizio Maugeri (Univ. Milano La Statale) 137. Giuseppe Molteni (Univ. Milano La Statale) 138. Giorgio Nebbia (Prof. emerito, Univ. Bari) 139. Noemi Negrini (Univ. Milano La Statale) 140. Caterina Nocella, 141. Giuseppe Notarbartolo di Sciara (Fondatore e presidente onorario Istituto Tethys) 142. Francesco Novelli (insegnante) 143. Assunta Nigro, 144. Roberto Oberti (Univ. Milano La Statale) 145. Paolo Oddi (Avvocato, socio ASGI) 146. Stefano Ossicini, 147. Salvatore Pace, 148. Silvana Palma (Univ. Napoli L’Orientale) 149. Anna Pasolini, 150. Paola Pastorino (insegnante) 151. Giorgio Patrizi (Univ. Campobasso, Premio Flaiano per la letteratura 2015) 152. Maura Pazzi (Medici senza Frontiere) 153. Cinzia Daniela Pieruccini (Univ. Milano La Statale) 154. Sandra Petrignani,(scrittrice) 155. Daniele Petrosino (Univ. Bari) 156. Antonio Pezzano (Univ. Napoli l’Orientale) 157. Giulia Piccolino (Loughborough Univ. - UK) 158. Gian Piero Piretto (Univ. Milano La Statale) 159. Antonio Pirillo (Impiegato Univ. Milano La Statale) 160. Rita Pizzi (Univ. Milano La Statale) 161. Patrizio Ponti (Univ. Milano la Statale e Save the Children) 162. Antonio E. Pontiroli già Univ. Milano La Statale) 163. Romeo (Bruno) Portesan (regista e attore - MI) 5
164. Elisa Postinghel (Loughborough University - UK) 165. Ida Regalia (Univ. Milano, già Dir. Dip. Studi del Lavoro e del Welfare) 166. Olga Rickards (Univ. Roma Tor Vergata) 167. Ivo Rigamonti (Univ. Milano La Statale) 168. Sandro Rinauro (Univ. Milano la Statale) 169. Gabriella Rossetti (già Univ. Ferrara) 170. Katherine Russo (Univ. Napoli L'Orientale) 171. Gaetano Sabetta (Pontificia Università Urbaniana di Roma) 172. Francesco Salsano (Univ. Milano la Statale) 173. Matteo Salvalaglio (Univ. College London) 174. Francesco Santopolo, 175. Giuseppe Saponaro, (già Univ. Roma La Sapienza) 176. Alba Sasso, (già Univ. Roma La Sapienza) 177. Enzo Scandurra (già Univ. Roma La Sapienza) 178. Christian Schlitt (International Centre for Pesticides and Health Risk Prevention – Az. Ospedaliera Luigi Sacco) 179. Rocco Sciarrone (Univ. Torino) 180. Simone Sibilio (Univ. IULM) 181. Angelo Sironi (Univ. Milano La Statale) 182. Isabella Soi (Univ. Cagliari) 183. Anna Solimini, insegnante (Trani) 184. Edgardo Somigliana (Univ. Milano La Statale) 185. Anita Sonego (Cons. Comunale Milano) 186. Claudia Spadaro, 187. Anna Sparatore (Univ. Milano La Statale) 188. Lucina Speciale (Univ. Salento) 189. Paolo Spinicci (Univ. Milano La Statale) 190. Paolo Stellari (Univ. Milano La Statale) 191. Alba Rosa Suriano (Univ. Catania) 192. Maria Suriano (Univ. Witwatersrand, Johannesburg - RSA) 193. Flavien Tchamdjeu, Univ. Bocconi 194. Tiziana Terranova (Univ. Napoli l’Orientale) 195. Alberto Toni (scrittore), 196. Ida Toscano (architetto - NA) 197. Francesco Trane, 198. Emanuele Troisi (insegnante) 199. Luigi Trucillo (scrittore), 200. Raffaele Urselli (Univ. Napoli l’Orientale) 201. Giorgio Valentini (Univ. Milano La Statale)
202. Luigi Valvalà (insegnante) 203. Michela Venditti, 204. Armando Vitale (già dirigente scolastico - CZ) 205. Augusto Vitale, (Istituto Superiore Sanità Roma) 206. Claudia Vitali (Univ. Pavia - studente) 207. Angelo Vulpiani, (Univ. Roma La Sapienza) 208. Josè Pablo Werba, Responsabile Unità Prevenzione Centro Cardiologico Monzino, Milano) 209. Raùl Zecca Castel (Univ. Milano-Bicocca - PhD) 210. Alberto Ziparo (Univ. Firenze) 211. Elisa Veronica Zucchi (attrice) 212. Flavia Zucco (già Cnr Roma)

mercoledì 27 giugno 2018

Finalmente "Le palle"

Circa un anno addietro, vi riproponiamo sotto l' articolo, scrivevamo a proposito della semplicità con la quale si poteva interrompere l' invasione dell' Europa ad opera dei nuovi barbari. Invasione accettata, protetta ed addirittura incoraggiata dai precedenti governanti italiani con la connivenza delle istituzioni della UE. Quest' ultime ben contente di avere trovato la soluzione all' invasione in atto: i barbari se li tengano gli italiani.
Sfortunatamente per l' UE e quindi per la Germania e il suo giullare, crediamo abbiate capito chi sia il "giullare",  in Italia il popolo ha avuto le palle, nelle elezioni dello scorso marzo,  di prenderli e gettarli fuori dal parlamento. Infatti il PD è quasi scomparso, anche se ha conservato ancora un 19% di voti, pensate che neanche è stata rieletta colei che "predilige il negro",  quindi il nuovo governo ha finalmente posto in essere il comportamento giusto per raffrontarsi con l' UE.
Non sappiamo se il neo Ministro dell' Interno, Matteo Salvini, abbia letto l' articolo sotto riproposto ma ha fatto esattamente ciò che dicevamo allora: ha semplicemente avuto "le palle" di chiudere i porti italiani alle navi piene dei nuovi barbari.
Quindi ad un anno di distanza, siamo felici di osservare che qualcuno in Italia ha avuto le palle di fare la cosa giusta e così facendo ha forse indicato la strada da seguire ai burocrati di Bruxelles, in barba alla Germania e al suo giullare.
Però, in Italia c' è ancora qualcuno che, forse incoraggiato da chi predilige il negro, sta cercando di raccogliere le firme di piccoli omuncoli che si definiscono "intellettuali", roba da ridere perché chiaramente l' intelletto non lo possiedono, per sottoporre una petizione al Presidente della Repubblica allo scopo  di ripristinare e legittimare nuovamente l' invasione barbarica. Se noi fossimo al governo faremmo una cosa molto semplice, obbligheremmo questi "intellettuali" a tenersi a casa loro, nelle loro residenze di città ed estive, i barbari obbligandoli, inoltre, a fornire loro anche il sostentamento.
Ci piacerebbe vedere il loro atteggiamento "intellettuale" di fronte ad una cosa che gli italiani hanno subito e subiscono sulla loro pelle nei loro quartieri popolari ma che essi neanche immaginano cosa sia, vivendo in quartieri esclusivi dove non ci sono africani e/o mediorientali. Ma sapete? Essi sono degli intellettuali! La nostra proposta è di mandarli ad abitare in un quartiere periferico di Roma o Milano o di qualsiasi altra città italiana e poi vedere se si considerano ancora "intellettuali".   Organizzeremo una raccolta di firme da inviare, per tale scopo, a Mattarella.


lunedì 17 luglio 2017

L' invasione ed i "parolai"

In questi mesi, stiamo assistendo ad una lenta e progressiva invasione delle nostre terre da parte dei nuovi barbari. L' unica differenza tra le invasioni barbariche che portarono al collasso l' Impero Romano e quelle attuali e' che allora i barbari invadevano le terre dell' Impero combattendo ed ora li invitiamo noi, addirittura raccogliendoli dove sono. Comunque alla fine, come allora, conquisteranno l' Europa e nulla potrà  neanche la "sederona" alemanna.
E' assurdo quello che succede; tutti gridano "al lupo" "al lupo" ci stanno invadendo, non sappiamo più dove metterli e via dicendo. I "parolai d' Italia blaterano di condivisione europea ma le altre nazioni gli fanno dei sonori pernacchioni! Anche il re dei parolai, un giovinetto di belle speranze inchiodato sulle porte delle banche, strilla che così  non si può; propaganda pre elettorale. E stato questo inetto ad aprire la via del mediterraneo ai nuovi barbari e adesso fa il pentito solo perché  il popolo lo ha mandato al gabinetto (siamo manierati, non possiamo dire cosa l'ha mandato a fare il popolo). La soluzione al problema ci sarebbe ed e'  piuttosto semplice, basterebbe chiudere i nostri porti a questa gente e respingere le navi piene zeppe di questa gente. Disgraziatamente in Italia nessuno ha le palle per farlo. Addirittura vogliono legalizzare l' invasione con lo ius soli; siamo in mano a gente senza cognizione di causa e senza cultura; degli ignoranti che pontificano solo perché  il popolo non ha le palle per prenderli e gettarli fuori dal parlamento. D'altronde la presidente della camera e' una di quelle figure che incoraggia l' invasione, chissà  perché, qualcuno asserisce che predilige il negro.
Il popolo faccia sentire la sua voce!!!

mercoledì 6 giugno 2018

I traditori della Patria

Avremmo voluto continuare a parlare dell' Europa e dei nuovi barbari ma ieri è accaduto, in Italia, qualcosa di veramente grottesco.
C'è stata la presentazione, al senato, della nuova compagine di governo con conseguente voto di fiducia, ottenuto. In questa fase molti senatori sono abilitati ad esprimere giudizi con discorsi a favore o a sfavore del nuovo governo. Un po come accadeva nell' antica Roma, dove però prevaleva sempre l' interesse pubblico la  Res publica Populi Romani.
Al contrario, nella Repubblica italiana, non sempre prevale l' interesse nazionale. Ne è la prova il discorso pronunciato ieri da Mario Monti che, insieme a Romano Prodi, meriterebbe di essere processato per alto tradimento al pari di un quisling. Questo traditore della Patria, servo dei tedeschi e dell' UE si è permesso di esprimere giudizi per i quali nell' antica Roma sarebbe stato giustiziato per alto tradimento. Invece nella nostra Repubblica lo dobbiamo "campare" ossia pagare fino alla fine dei suoi giorni. Infatti pochi ricordano che l' altro personaggio che ha portato l' Italia a queste condizioni, Giorgio Napolitano allora Presidente della Repubblica (l' Italia, uno dei pochissimi stati al mondo, dopo la caduta del blocco sovietico, ha avuto un presidente comunista) , a fine 2011 per fargli tradire la Patria e riportare la nazione sotto l' egemonia tedesca e della UE gli ha procurato un seggio come senatore a vita. Quindi finché vive noi italiani dobbiamo pagargli uno stipendio mensile di più di 15.000,00 euro oltre altre spese.
Una vergogna tutta italiana, pagare chi ha finito di rovinare una nazione!
Comunque ce lo dobbiamo tenere finché vive. Ma ieri abbiamo assistito al suo discorso in Senato contro il nuovo governo, patetico con forti accenni terroristici  e senza senso su una futura rovina dell' Italia,  con richiami ad azioni da parte dei suoi mandanti tedeschi e di Bruxelles. L' uomo non ha capito che deve accontentarsi dello stipendio che ruba mensilmente agli italiani e che deve tacere.
Nei 17 mesi del suo governo il nostro debito pubblico è salito di 148 miliardi di euro, ha ridotto alla fame milioni di italiani, ha innalzato accise sui carburanti, ha distrutto il mercato immobiliare, aumentato le tasse etc. e con tutto ciò ha sperperato 148 miliardi di euro. Ed ha ancora la sfacciataggine di parlare? Il nuovo governo, se non altro formato da persone che si richiamano all' unità nazionale e quindi alla Patria, deve essere messo in condizioni di lavorare. Verrà e dovrà essere giudicato per ciò che riuscirà a fare.
Al contrario questi "omuncoli" servi dello straniero stanno cercando in tutti i modi di denigrarlo prima ancora di giudicarne l' operato. Sono dei traditori della Patria, andrebbero processati e condannati, invece lo stato italiano li paga ed anche profumatamente. E' un insulto alle milioni di famiglie italiane che non riescono nemmeno a mettere a tavola il pranzo e/o la cena.

sabato 2 giugno 2018

I fomentatori di odio e sovversione dell' ordine democratico

Da ieri, l' Italia ha finalmente un governo. E' lo stesso governo che poteva nascere una settimana prima ed è nato adesso a dispetto della vergognosa campagna denigratoria messa in atto dal Partito Democratico (ex comunisti e gatto-comunisti) e dagli organi di stampa e personaggi, biasimevoli, che, invece di servire gli interessi nazionali, sono asserviti allo straniero come dei quisling.
Dopo la formazione del governo, la borsa e risalita e lo spread diminuisce, non avendo altro modo di avvelenare il clima nazionale questi fomentatori di odio hanno iniziato una nuova campagna sovversiva dell' ordine democratico. Sapete cosa si sono inventati? Un parallelismo tra questo governo e il Fascismo. Quindi la nuova compagine governativa è formata da Fascisti e questi esecrabili personaggi si elevano come la barriera democratica alla nuova barbarie Fascista.
Sperano in questo modo di avere più fortuna rispetto alla precedente campagna, da loro orchestrata, imperniata sulla volontà dei vincitori delle elezioni di uscire dall' euro. Cosa che sia la Lega che il M5s non hanno mai menzionato in campagna elettorale ne scritto sul loro accordo di programma.
Se proprio la vogliamo dire tutta, è stato il Presidente della Repubblica, Mattarella, a menzionare per primo, domenica scorsa, che aveva posto il veto a Savona perché questo governo avrebbe potuto far uscire l' Italia dall' Euro. A questo parere si sono accodati tutti gli scellerati, provocando l' impennata dello spread ed i crolli in borsa.
Ora, fallito questo tentativo e fallite le pressioni esercitate dai burocrati di Bruxelles e dalla Germania, ci riprovano con un classico -siete Fascisti- ed invocano una opposizione "occidentale" al nuovo governo. Cose da matti! Opposizione occidentale, cosa significa?
Francamente noi non sappiamo più cosa pensare. Sono dei deficienti ed ancora credono che il dare del Fascista a qualcuno possa valere qualcosa?
Forse non hanno studiato bene e non hanno capito che il Fascismo, come tale, era una ideologia di tipo socialista. Mussolini era socialista ed amico di Pietro Nenni fino a quando non si ruppero i loro rapporti.  Storicamente, fino al 1936, Mussolini lo si può definire il più grande statista italiano esistito. Dopo il 1936 compii tanti e tali errori di valutazione che, legandosi ad un folle di austro/tedesco, le azioni fino a li compiute furono dimenticate e di lui è rimasta la sola immagine del guerrafondaio che portò la nazione al baratro. Però non possiamo dimenticare che tutta la legislazione del lavoro, per la parte non rovinata dalla sinistra italiana ed in ultimo dal "ragazzotto" toscano,  oltrechè all' intera, moderna impalcatura dello stato è stata costruita dal Fascismo.
Solo per esempio citiamo i tre pilastri assistenziali e previdenziali: Il sistema progenitore del SSN (funzionava molto meglio di adesso), l' INAIL e l' INPS sono Istituti creati dal Fascismo.
Sarebbe ora di cominciare seriamente ad effettuare una revisione storico-oggettiva su quel periodo. Invece  questi esseri spregevoli usano il termine per pura propaganda sperando di avere l' apprezzamento dei loro mandanti.
Dobbiamo evidenziare che l' unica persona perbene, di sinistra, che ha espresso pareri onesti ed intelligenti e non di parte, è stato il giornalista Marco Travaglio.
Questi fomentatori, di odio e sovversione democratica, ancora sperano in una caduta del mercato finanziario che porti alle dimissioni precoci di questo governo.
Nell' antica Roma, li avrebbero processati e condannati a morte per alto tradimento. Qui, invece, vengono considerati l' opposizione radical-chic che riflette il sinistrismo di maniera di certi ambienti culturali d'élite, che si atteggiano a sostenitori e promotori di riforme o cambiamenti politici e sociali più appariscenti e velleitari che sostanziali. Ma ci chiediamo quali siano questi ambienti "culturali d' elite" di fronte a personaggi di tale spregevolezza.

giovedì 31 maggio 2018

L' opinione - La voce degli Italiani

Come ribadito molte volte, il nostro  non è un blog ad indirizzo politico. Noi siamo critici soltanto con chi vuole vilipendere il popolo e la sua intelligenza. Nell' attuale circostanza,  possiamo definire i nostri articoli come "La voce degli Italiani" ovvero della parte sana della popolazione, degli Italiani veri.
Perciò abbiamo sempre diviso le personalità, a maggior ragione i politici,  in uomini con il senno, poco senno e senza senno. I senza senno li definiamo "deficienti",  dal latino deficiens, ( participio presente di deficĕre ossia "mancare") quindi nel significato letterale persone mancanti di qualcosa, inidonee a espletare alcune funzioni. Non è assolutamente voler offendere ma ribadire un concetto. Infatti ad essi manca il senso del dovere nei confronti dei popoli amministrati e per questo si caratterizzano in "senza senno". Il loro senno lo utilizzano solo per eseguire azioni finalizzate a conseguire i loro interessi. 
Chiarito questo, veniamo a ciò che accade in questi giorni. I senza senno hanno lavorato e continuano a farlo per impedire la formazione di un governo Lega - M5s. Lo fanno spudoratamente ed in modo spregevole, infischiandosene dei bisogni del popolo e del benessere della nazione.
Sembra quasi che siano al soldo dello "straniero". Li possiamo tranquillamente definire dei quisling, ossia uomini di stato asserviti agli interessi dello straniero invasore; dei collaborazionisti.
Questi quisling agiscono con modalità abiette, con dichiarazioni terroristiche degne della peggiore propaganda comunista di  esecrabile memoria. Utilizzano i timori legati all' aumento dello spread per spaventare viepiù la popolazione, questo nella speranza che, nel caso di nuove elezioni, essa non dia più il voto alla compagine di centro destra e al M5s.
Se ne infischiano se con le loro azioni danneggiano la loro stessa nazione, essi perseguono soltanto i loro scopi. Dovrebbero rispondere delle loro deplorevoli e, oseremmo dire, azioni criminali.
Ma chi può punirli? Soltanto il popolo può farlo, non con una esecuzione sulla pubblica piazza ma negandogli i consensi elettorali che automaticamente li trascineranno alla rovina. Ricordate Gianfranco Fini? Essi devono fare la stessa fine, essere ignorati, scomparire. Per loro equivale ad una morte civile ed è esattamente ciò che meritano. 
Se, infine, si concretizzerà questo governo Lega - M5s ed essi gestiranno bene allora possiamo dire che per questi senza senno, indifferentemente da chi siano, inizierà veramente la fine di tutto. I veri Italiani lo sperano ardentemente!


martedì 29 maggio 2018

La farsa e le ingerenze

Dopo la vergognosa presa di posizione del Presidente della Repubblica Italiana, sostenuta dai servi della UE e della Germania, dobbiamo anche sorbirci la farsa "del tutto architettato" sostenuta dai traditori della Dignitas nazionale. 
Questi irresponsabili hanno affidato a Matteo Renzi, (ricordate il paladino delle banche fallite? Che tanto danno ha fatto all' Italia?), il compito di cercare delle motivazioni che potessero in qualche modo scagionare lo scandaloso comportamento di Mattarella. E cosa ha pensato questo sottomesso alla UE e alla Germania? Ha avuto la sfacciataggine di dire, sostenuto dai suoi soci del Partito Democratico, che la Lega e il M5s  abbiano, ad arte, insistito sul nome di Paolo Savona per costringere il Presidente a porre il veto e quindi impedire la formazione del governo. Tutto questo perché le due formazioni politiche non potevano mantenere le promesse espresse in campagna elettorale.
Noi non possiamo credere che gli italiani, salvo i servi della Germania e della UE,  siano così sprovveduti da credere a queste idiozie. Infatti se ciò fosse vero lo stesso Presidente della Repubblica sarebbe stato così ingenuo da cadere in questa trappola. Ritenete il Presidente Mattarella così poco navigato?
La verità è che le massime istituzioni della Repubblica si sono piegate "allo straniero" e, ubbidendo al diktat loro imposto dai burocrati di Bruxelles e dalla Germania, si sono prestati allo spregevole compito di portare l' Italia alla situazione di caos in cui si trova oggi.
La riprova di quanto asserito è l' odierna dichiarazione del commissario al Bilancio UE Gunther Oettinger, guarda caso tedesco ed esponente della CDU di Angela Merkel, che letteralmente ha dichiarato in una intervista televisiva rilasciata alla   Deutsche Welle  "I mercati e un outlook negativo insegneranno agli italiani a non votare per i partiti populisti alle prossime elezioni".
Prego??  Dobbiamo forse pensare che dietro le vendite massicce e mancati acquisti di titoli italiani ci siano i tedeschi, le loro banche ed istituzioni? E questo ce lo viene a dire il commissario, tedesco, al bilancio UE?
Ci viene spontaneo chiederci: dov'è ora il Presidente della Repubblica? L' uomo che ha impedito la formazione di un governo, legittimato dal voto di quasi il 50%  dei votanti  e dal 61% degli italiani, in base al seguente sondaggio:

25 maggio – Sondaggio Istituto Demopolis per Otto e mezzo – Il 61 per cento degli italiani è favorevole al governo tra M5s e Lega. 

“Un’ampia maggioranza di cittadini vuol vedere all’opera le due forze politiche uscite vincitrici nel voto del 4 marzo: il 61% degli italiani si dichiara favorevole alla nascita del Governo Movimento 5 Stelle–Lega; contrario è il 39%”, spiega il direttore di Demopolis Pietro Vento."

Se la stragrande maggioranza degli italiani è inquieta e  non ha approvato l' operato del Presidente della Repubblica ce ne sono tutte le motivazioni. E' stata delegittimata la volontà popolare e ferito l' orgoglio nazionale. Se lo spread sale, ha superato quota 300 punti, la responsabilità ricade sugli sconsiderati che, ubbidendo all' imposizione della UE, della Germania e del suo giullare, hanno prodotto questo risultato. Ne può essere un Commissario tedesco a dire come gli italiani devono votare.

 

L' Italia, gli interessi del popolo e le funzioni di garanzia istituzionali

I burocrati di Bruxelles, la Germania, il suo giullare ed addirittura il Lussemburgo festeggiano l' operazione "distruggi paese" operata a danno dell' Italia con la complicità di pochi (leggasi Partito Democratico) e la mancata garanzia istituzionale operata dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con il suo veto sul nome del Professore Paolo Savona.
Recita la Costituzione italiana all' art. 68 "Il Presidente della Repubblica è il Capo dello Stato e rappresenta l' unità nazionale, è il garante dell'indipendenza e dell' integrità della nazione".
Questo avrebbe dovuto valutare Mattarella prima di porre veti e, quindi, distruggere il tentativo di formazione del governo Lega-M5s. Evidentemente le pressioni, operate dai burocrati di Bruxelles, dalla Germania e dal suo giullare oltre che dal suo partito, il PD, sono state più convincenti rispetto ai doveri impostigli dalla Costituzione. Noi speriamo che egli sia stato, forse, in buona fede quando a posto il suo veto e impedito la formazione del Governo. Riteneva, chissà, che accontentare i poteri dell' UE avrebbe portato, come conseguenza, ad una diminuzione delle pressioni speculative sull' Italia. Evidentemente non ha vicino dei buoni consiglieri. La situazione che egli ha creato si è ritorta contro la nostra nazione; infatti lo spread è salito ancora e continuerà a salire. Ciò che nessuno ha capito è che, causa l' incertezza istituzionale creatasi a mezzo del gesto di Mattarella, gli investitori stranieri si sono spaventati, se poi a questo ci aggiungiamo anche le manovre finanziare artatamente poste in essere da alcune istituzioni straniere per destabilizzare i nostri titoli di stato arriviamo alla situazione creatasi. Non bisogna essere degli "scienziati" per capire che i mercati finanziari premiano la stabilità di un paese e questo indipendentemente da chi governa e indipendentemente se chi governa sia pro o contro le attuali regole dell' UE. 
Quindi il primo dovere del Capo dello Stato sarebbe stato questo: attenersi alla Costituzione, alla parte citata dell' art. 68 e, prima di agire, su pressioni esterne, pensare alle conseguenze che potevano, cosi come successo, crearsi.
A causa del suo gesto si è incrinata l' unità nazionale, abbiamo una Italia divisa e non solo politicamente ma di fatto. Oltracciò abbiamo perduto l' indipendenza nazionale; quando si prevarica la volontà popolare (leggasi risultati elettorali Lega - M5s) ponendo veti su governi e su nomi solo per accontentare i poteri UE e stranieri si svende l' indipendenza nazionale e conseguentemente l' integrità della nazione. E' impensabile che le questioni interne dell' Italia siano determinate da  poteri esterni ad essa.

domenica 27 maggio 2018

Il mancato orgoglio nazionale del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella

E' di questi minuti l' annuncio della remissione dell' incarico da Presidente del Consiglio conferita alcuni giorni addietro al Prof. Conte su mandato delle forze politiche Lega e M5s. E' anche di pochi minuti fa l' annuncio dato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella di non avere accettato il nominativo del Professore Paolo Savona indicato quale Ministro dell' Economia nella compagine del costituendo nuovo governo.
In poche parole, il Presidente della Repubblica Italiana si è piegato ai ricatti dell' UE e della Germania. Dispiace dirlo ma non credevamo che l' uomo fosse di così  basso carattere e non credevamo l' uomo capace di farsi insultare, come italiano e, poi, piegarsi supinamente ai voleri della UE e della Germania.  Gli sono mancati gli attributi che a suo tempo Craxi dimostrò di avere ai tempi della crisi di Sigonella; all'epoca Craxi si pose in una situazione internazionale molto delicata ma lo fece con l' orgoglio che contraddistingue un italiano vero.
Oggi di questo orgoglio è stata data una ben misera prova. Non solo, è stato calpestato il volere di milioni di italiani, gli elettori che hanno premiato le forze politiche vincitrici della trascorsa tornata elettorale, per accontentare la pletora di burocrati che siede a Bruxelles e gli interessi di una nazione terza, la Germania. Questa è una vergogna che noi non vogliamo condividere e che rimarrà a futura memoria come la vergogna di pochi asserviti a logiche straniere che a noi non  appartengono!
Capiamo che l' uomo, di derivazione sinistroide, ha dato prova di nessun orgoglio nazionale ma addirittura calpestare le scelte degli italiani è qualcosa di assolutamente inconcepibile! E sapete quale è la soluzione indicata? Il ritorno alle urne, alle elezioni. Vi pare un atteggiamento sano quello avanzato?
Se i nostri lettori stranieri volessero ulteriori precisazioni o chiarimenti è a loro disposizione la possibilità di chiederlo attraverso i commenti posti sul fondo dell' articolo. Noi vi daremo ancora notizie su questa vergognosa vicenda.

sabato 26 maggio 2018

L' Europa e i suoi popoli - 3

In Italia, il 4 marzo 2018, le elezioni politiche hanno premiato le formazioni di Centro-Destra, con il 37,00% e il Movimento 5 stelle. Quest' ultima formazione politica, fondata da un comico - Giuseppe Piero Grillo, detto Beppe - ha conseguito la maggioranza relativa con il 32,68% di voti. All' interno della formazione di Centro-Destra, la Lega ha conseguito il risultato migliore con il 17,35%. Per semplicità abbiamo riportato i soli risultati riferiti alla Camera.
In questi giorni, dopo un periodo piuttosto convulso di trattative politiche, la Lega e il Movimento 5 stelle sono giunti in dirittura di arrivo per la formazione del governo.
Ed ecco che, immediatamente, l' Unione Europea e la Germania, seguita dal suo giullare, hanno iniziato ad intimidire i mercati e l' opinione pubblica con dichiarazioni al vetriolo sulla costituenda maggioranza parlamentare e quindi sul costituendo tentativo di formazione del governo.
La motivazione è molto semplice: ambedue le formazioni politiche sono contrarie ad alcuni aspetti di governo della UE e, cosa più grave per i burocrati di Bruxelles, non ne condividono le politiche economiche imposte alle nazioni facenti parte dell' Unione. Ma principalmente avversano pubblicamente le politiche che vogliono una Unione a conduzione tedesca.
Voi direte, cosa c'è di strano? E' di pubblico dominio che l' attuale Unione Europea è a misura ed uso della Germania. Vero, ma quello che spaventa i burocrati di Bruxelles è il fatto che l' Italia è la quarta potenza economica all'interno della UE e sono terrorizzati da quelli che potrebbero essere i risvolti legati a politiche economiche autonome poste in essere dall' Italia. Sanno benissimo che potrebbe essere la fine dell' UE così come è strutturata ora.
Confidano, facendo pressioni inverosimili, sull' ostracismo del Presidente della Repubblica Italiana - Sergio Mattarella. Ostracismo che il Presidente ha già posto in essere bocciando o, comunque, non condividendo la nomina, nel nuovo governo, del Professore Paolo Savona a Ministro dell' Economia e quindi ponendo il suo veto. Il Professore è sempre stato critico nei confronti dell' Euro e, come noi, è una delle poche personalità italiane che ha capito, da tempo, che l' UE non è nient' altro che il nuovo spazio vitale della Germania.
Fortunatamente, per l' Italia, le due formazioni politiche - Lega e M5s - ad oggi, stanno tenendo duro sul nominativo e speriamo che, infine, il Presidente Mattarella capisca che prima degli interessi Tedeschi e della UE viene l' interesse dell' Italia. E' anche una questione di orgoglio nazionale, non sappiamo Mattarella se lo sia ma noi e moltissimi altri siamo orgogliosi si essere italiani e discendenti dei romani che hanno dominato e civilizzato gran parte del mondo allora conosciuto.

mercoledì 18 aprile 2018

L' Europa e i suoi popoli - 2

Parlando di dignità, non possiamo fare a meno di menzionare la dignità delle persone e dei popoli che compongono l' Unione Europea. Quella che i nostri, comuni, padri romani chiamavano: "Dignitas Personae". Questa dignità va riconosciuta, in primo luogo a tutti i cittadini europei così come va riconosciuta ad ogni Stato membro della UE.
Alcuni Stati, stanchi delle dissennate politiche dei burocrati che siedono "pomposamente" a Bruxelles, guadagnando centinaia di migliaia di Euro senza aggiungere nessun valore, se non la loro pressapochezza, ma soltanto eseguendo gli ordini di una donna, la Merkel, che, appoggiandosi al suo giullare e dichiarandosi europeista, fa soltanto gli interessi del suo paese a spese di tutti gli altri. La seconda guerra mondiale che, ricordiamo, è costata 50 milioni di morti di cui 7 milioni di tedeschi ha insegnato a quest'ultimi che ci sono altre forme di guerre che si possono vincere sulla pelle degli altri e senza perdite da parte loro. Dopo il dicembre 1989, successivamente alla riunificazione delle 2 Germanie, i tedeschi hanno soltanto lavorato a questo. Ed ora, è di ieri il discorso "terroristico" del suo giullare sulle possibili "guerre civili" in Europa, la Merkel già a dichiarato che c' è bisogno di forti riforme da effettuare sul governo della UE, dichiarando testualmente:  "La Germania darà un proprio contributo autonomo, e troveremo entro giugno una soluzione comune con la Francia".
Leggasi: gli altri stati dovranno fare quello che diciamo noi tedeschi.
Prego???? Ma l' UE non è formata da 28 stati? Con quale prerogativa la Merkel si arroga  il diritto di proporre e porre mano a riforme da sola, con il solo appoggio del suo giullare? 
Quest' ultimo, dinnanzi al Parlamento europeo a Strasburgo, pare che abbia fatto un discorso "Ad Hoc" suggerito dalla sua sovrana, la Merkel, al solo scopo di permetterle di rilanciare con le "sue" riforme. Poi qualcuno si chiede perché l' UE è stata ed è un fallimento totale.
Fortunatamente alcuni popoli hanno capito cosa è effettivamente l' UE, diventato lo spazio vitale, di triste memoria, dei Tedeschi e,  non accettando di essere dominati da queste logiche ed essere sudditi di un organismo ( UE ) governato da una sola nazione, hanno finalmente ritrovato il loro orgoglio di popolo sovrano.
E' il caso della bella Ungheria dove, alcuni giorni addietro, i suoi cittadini hanno premiato il Partito Fidesz e quindi rieletto con il 48% dei voti il loro Primo Ministro Viktor Mihály Orbán.
Orban è fautore di una politica che potremmo definire "sovranistica", cioè porre al primo posto la sovranità del proprio paese, i suoi interessi e la difesa dei suoi cittadini. Orban, ha così creato un modello politico che rivendica la prevalenza degli interessi nazionali, su questioni ritenute cruciali per il proprio paese, rispetto a quelli europei.
Un modello che molti stati europei, da tempo cercano di seguire ma ne sono impossibilitati a causa della moneta unica (euro).
Cosa che invece ha potuto fare l' Ungheria che, non teme di essere strozzata economicamente, ha una propria moneta e non ha adottato l' Euro.
Noi speriamo che anche se "strozzati dall'euro" gli Stati membri dell' UE trovino gli argomenti, ce ne sono molti, per ribellarsi alla dittatura imposta da un singolo paese tramite gli incapaci ma strapagati burocrati posti ai vertici dell' Unione. 

lunedì 16 aprile 2018

L' Europa e i suoi popoli-1

Se i popoli delle nazioni che costituiscono l' Unione Europea sono stanchi di questo organismo e scettici sull' utilità di farne parte, ci saranno pure delle ragioni.
Ragioni che i burocrati che siedono a Bruxelles vogliono ignorare, capirle per loro significherebbe la fine del loro potere. Per questo motivo non commentano i risultati delle elezioni in Ungheria e/o le prese di posizione della Polonia, della Cechia o di altre nazioni che alzando la voce, a ragione, criticano le loro dissennate politiche. Che, poi, sono solo politiche economiche perché per il resto l' EU, a livello mondiale, non conta nulla salvo che "apecoronarsi" sulle fantastiche pretese altrui. Lo si è visto in questi giorni con la vicenda siriana. A che serve, per l' UE, avere un ministro degli esteri che neanche viene considerato dalle cancellerie di mezzo mondo? 
E qui torniamo alle politiche dannose per i popoli d'Europa. Un organismo che vuole essere la guida di 28 stati, dovrebbe in primo luogo avere a cuore il benessere dei propri cittadini. Si legge sul sito internet dell' Unione: "La dignità umana è inviolabile. Deve essere rispettata e tutelata e costituisce la base stessa dei diritti fondamentali." Cosa fa l' Unione? Tutela i nuovi barbari che invadono le nostre nazioni; vi sembra questa la missione della UE? Prima di fare questo non dovrebbe assicurare ai popoli d' Europa la pari dignità? Pari dignità che non esiste se un metalmeccanico tedesco guadagna 3.500,00 euro al mese e il suo omologo bulgaro ne guadagna solo 250,00 euro. Dov'è la pari dignità in tutto questo?
Direte ma questo non dipende dall' UE ma dai singoli stati, è vero ma cosa fa l' Unione per riuscire a far si che non ci siano queste disuguaglianze; assolutamente nulla. Però pretende che si accolgano milioni di nuovi barbari trincerandosi dietro la difesa della dignità umana, infischiandosene della dignità delle popolazioni europee.
Sembrano non sapere che a fronte di salari minimi mensili di  250,00 - 300,00 o 400,00 euro, il costo della vita in tutte le nazioni europee è pressoché uguale.
Invece sapete quanto guadagnano i burocrati dell' Unione? Ve ne diamo alcuni esempi.
Donald Tusk, il presidente del Consiglio Europeo, ha un salario  di 298.495 € all’anno, mentre Jean-Claude Juncker, il presidente della Commissione Europea, arriva a 317.496€! Hermann Van Rompuy prende 321.238 € l’anno (26.770 euro al mese), Mario Draghi, Presidente della BCE 370.000 €, forse l' unico che se li guadagna. E sapete quanto guadagnava Martin Schulz, come presidente del Parlamento Europeo; prendeva 24.000 € netti al mese!
Ci piacerebbe molto fare vivere Juncker e i suoi soci con 250,00 euro al mese, forse capirebbero meglio cosa significa la dignità umana!!

mercoledì 11 aprile 2018

L' Europa e i suoi popoli

Molti ci hanno chiesto perché siamo così critici nel giudicare l' attuale forma costitutiva dell' Unione Europea e perché siamo così convinti che, a causa del suo immobilismo e malfunzionamento, questa ci porterà alla rovina in concomitanza con la continua invasione migratoria delle nostre terre.
Prioritariamente possiamo asserire di non essere affatto contrari ad una Europa unita. Al contrario, pensiamo che questo sia un bene per l' Europa ma non nel modo in cui è strutturata oggi l' UE e non nel modo in cui è condotta.
Facciamo innanzitutto un po di chiarezza su quello che significa Unione, tratto dalla Treccani e quindi significato letterale del termine:
-  La federazione, o Stato federale, si qualifica come unione di Stati caratterizzata dall’attribuzione della personalità giuridica internazionale all’unione e, dal riconoscimento ai singoli Stati federati dei poteri esecutivo, legislativo e giudiziario nei limiti previsti dalla Costituzione federale. Fu soprattutto con la nascita degli Stati Uniti d’America (1776, Dichiarazione di indipendenza; 1787, Costituzione federale) che questa forma di Stato assunse una connotazione compiuta, la cui vitalità è attestata dal sempre più frequente ripresentarsi sullo scenario politico mondiale. Le federazioni si fondano sempre su una Costituzione scritta che include una divisione di competenze tra il governo federale e i governi degli Stati o regioni federati, e può avere due livelli di governo (locale e federale), o anche più, che sono indipendenti e coordinati. Il potere legislativo è sempre composto da due Camere; una rappresenta i cittadini della federazione, quindi gli Stati o regioni con una maggiore popolazione eleggono più deputati; nell’altra ogni Stato o regione federati ha un eguale numero di rappresentanti.  In questo modo si bilancia lo strapotere degli stati e/o regioni più popolosi.
Vi sono diversi Stati federali in tutti i continenti del mondo, oltre gli Stati Uniti, il caso, forse, più significativo è rappresentato dalla Federazione Russa.

Vi è poi una altra forma di federazione, ossia la Confederazione di Stati:
-  La confederazione è un’alleanza tra Stati, in genere confinanti, che perseguono, soprattutto in campo internazionale, scopi comuni mediante apposite istituzioni, pur mantenendo ciascuno piena indipendenza e sovranità. Il trattato istitutivo crea alcuni organi comuni e assegna loro diverse competenze, tra cui solitamente la sicurezza,  la moneta, le dogane e il servizio postale, la difesa e la politica estera.

Ed ora veniamo a "cosa è" l' Unione Europea in una breve sintesi:
-  E' un organismo internazionale istituito nel 1992 con il trattato di Maastricht allo scopo di coordinare le relazioni tra gli stati membri e i loro popoli, attraverso l’istituzione di un’Unione economica e monetaria e favorendo una politica estera di sicurezza comune. Successivamente, con il Trattato di Lisbona, firmato il 13 dicembre 2007 dai rappresentanti dei, allora, 27 Paesi membri della UE e destinato a prendere il posto dei testi comunitari vigenti fino ad allora. Esso si compone in realtà di due trattati: il primo modifica e sostituisce il Trattato sull’Unione Europea (TUE), comunemente noto come Trattato di Maastricht (1992), che mantiene il suo titolo iniziale; il secondo incide sul Trattato che istituisce la Comunità europea (TCE), ora denominato Trattato sul funzionamento della UE (TFUE). I due trattati hanno pari valore giuridico e si integrano fra loro. 
L’attuale UE è, quindi, un’organizzazione internazionale sui generis. Scaturisce da trattati internazionali voluti da Stati che, pur ammettendone rilevanti limiti, mantengono la loro sovranità; tuttavia essa dispone del potere riconosciutole dagli Stati fondatori di interferire direttamente nella loro sfera interna in un numero molto elevato di settori che, tradizionalmente, erano considerati di esclusiva pertinenza statale.Tra questi ricordiamo il controllo sulle politiche economiche e di bilancio dei singoli stati.
La struttura organizzativa prevista dal più recente trattato di Lisbona consolida con alcuni significativi aggiustamenti la situazione già maturata sulla base dei trattati precedenti. Come si può notare dal trattato, non è possibile individuare in modo persuasivo la presenza del tradizionale principio di separazione dei poteri. Agli organi comunitari le funzioni sono attribuite in modo non sempre razionale, secondo un processo di sedimentazione via via voluto dai trattati succedutisi nel tempo. In modo netto spetta alla Corte e al tribunale di prima istanza la funzione giurisdizionale. La funzione normativa primaria (definita come legislativa, anche se nell’ordinamento comunitario non esiste la legge formale) spetta sia alla Commissione sia al Consiglio (che a prima vista non sembrerebbero organi legislativi) oltre che al Parlamento (che secondo i canoni classici dovrebbe essere il legislatore). La funzione di governo ai Consigli e alla Commissione. La funzione amministrativa essenzialmente alla Commissione. La situazione è quindi complessa e spesso confusa. Si dice, a titolo consolatorio, che nella UE non vige in senso proprio il principio di separazione ma quello dell’equilibrio dei poteri. Castroneria megagalattica!
 
E' lapalissiano che un organismo di governo costruito in siffatta maniera non funzioni. Un organismo che sembra creato "ad arte" solo e soltanto per "ingabbiare" le politiche monetarie ed economiche degli stati più deboli. Oltretutto con degli organi di governo e legislativi completamente inutili in quanto controllati dagli stati economicamente più forti. L' unico organismo veramente indipendente, qui però è la caratura dell' uomo, Draghi, a fare la differenza, è la banca centrale europea.
Del tutto inutile è il parlamento europeo , costa milioni di euro e non produce alcunché di positivo per i cittadini europei. Un organismo di "facciata" che potrebbe essere tranquillamente eliminato.
Giudicate voi, lettori del nostro blog, se il nostro essere critici ha fondate ragioni di essere o meno. Noi riteniamo che un organismo sovranazionale come l' UE non possa essere gestito come un cane al guinzaglio di una singola nazione e, passateci il paragone, sguinzagliato all' occorrenza soltanto per azzannare gli altri stati quando questi cercano di ristrutturare le loro economie.
L' UE non può e non deve essere una dittatura economico-monetaria perché se permettiamo queste politiche, di fatto questo si ripercuote sulla vita stessa dei cittadini europei. Ma questo è un altro argomento che affronteremo prossimamente.





domenica 8 aprile 2018

Europa - l' Unione dell' ipocrisia

L' Impero Romano, è stata una "macchina" perfetta, rodata da secoli di supremazia e governo sui popoli e nazioni che lo componevano ed è stato il modello sul quale si è, poi,  organizzato il mondo intero.
Pensiamo solo alla sua organizzazione militare e catena di comando, sulla quale si sono strutturati gli eserciti o al suo servizio postale o, ancora, al suo sistema amministrativo ed economico.
Se oggi i paesi anglosassoni guidano a sinistra o adottano sistemi di peso e misura diversi dai nostri, lo devono all' isolamento, durato diversi secoli, dell' isola Britannia, dopo il ritiro dei Romani ma tali sistemi erano quelli Romani. Tanto è vero che, possiamo affermarlo tranquillamente, il modello di organizzazione dello stato più vicino a quello Romano è appunto quello britannico ed anglosassone. Essi non hanno inventato nulla, hanno semplicemente continuato ad utilizzare il modello Romano; addirittura su quel modello hanno costruito il resto. Pensiamo soltanto all' interasse dei vagoni ferroviari, le ferrovie sono invenzione inglese, credete che siano frutto di studi specifici? Assolutamente no, la distanza dell' interasse è stata semplicemente copiata da quella dei carri da trasporto Romani.
Anche l' Unione Europea, come organismo di governo, dovrebbe essere  strutturata su tale modello organizzativo. Ma come sappiamo essa è, al contrario, organizzata non come strumento "Super Partes" ma bensì come un centro di potere a se stante. Mentre l' Impero Romano privilegiava l' autonomia delle sue diverse parti, gestite da Governatori nominati da Roma, l' Unione Europea tende a imbrigliare le economie delle nazioni che ne fanno parte ad uso e consumo di una ipocrita visione di uniformità amministrativa ed economica. Di fatto, stroncando e/o bloccando le economie più deboli che sono poi tutte,  all' infuori di quella tedesca. Se questa è la loro visione di Unione Europea, credo che in pochi anni si arriverà al suo disfacimento.
Piuttosto la chiamerei l' Unione dell' Ipocrisia e non europea, chi all'epoca ideò il sistema dell' Euro lo ha strutturato in modo che questo fosse il "catenaccio" delle nazioni. Di questo sistema sono vittime tutte le nazioni che poi l' adottarono, salvo il suo ideatore, la Germania. 
La Gran Bretagna lo ha capito immediatamente, come altre pochissime nazioni, evitandone l' adozione. Così come ha capito successivamente di essere vittima e non attore dell' Unione, da qui nasce la Brexit e bene hanno fatto, dimostrando che si può esistere anche senza farne parte.
Lo hanno potuto fare perché non avevano adottato l' Euro come moneta. Cosa possono fare le altre nazioni che invece sono vittime del sistema monetario?
Noi riteniamo che esse debbano abbandonare la politica dell' ipocrisia, devono piuttosto costringere il vertice dell' Unione, servo della Germania, ad una revisione severa delle attuali politiche economiche e di bilancio degli stati membri. L' Unione non può essere ostaggio di una sola nazione e del suo giullare.


domenica 25 marzo 2018

La barbarie dopo l' invasione

L' invasione dell' Europa, da parte dei nuovi barbari, è sempre più cruenta. Non parliamo soltanto della delinquenza spicciola a cui si dedicano i "barbari", non parliamo dello spaccio di droga che essi perseguono, in tutte le piazze europee e dei reati che commettono. 
Di fatto hanno soppiantato gli spacciatori bianchi e cosa più avvilente, per noi onesti, sono tutti clandestini e pluri recidivi. Direte: se sono clandestini, perché non li rispediscono a casa loro dopo l' arresto? 
Qui ci scontriamo con l' inettitudine dei governati europei tutti; gli stessi che ieri hanno speso parole di elogio per l' eroico Ufficiale della Gendarmeria francese,  Arnaud Beltrame, che si è sacrificato, offrendosi in ostaggio, venerdì scorso, per permettere la liberazione di una donna tenuta in ostaggio  e venendo, poi,  ferito gravemente a Carcassonne, nel sud della Francia, dove un terrorista barbaro, di 26 anni, si era barricato,  in un supermercato con diversi ostaggi,  uccidendo tre persone. L’intervento di Beltrame aveva permesso di liberare l' ultimo ostaggio rimasto, ma, prima dell' intervento delle forze speciali, l’attentatore era riuscito a ferirlo mortalmente.
Il Presidente francese Macron ha dichiarato: «La minaccia resta alta perché arriva dall’interno». Prima hanno permesso l' invasione dei barbari e, continuano a permetterlo, poi piangono riconoscendo l' inettitudine commessa. Tutti pontificano ma nessuno fa niente, intanto degli innocenti muoiono.
Ci chiediamo: perché tanto permissivismo? Perché tanta ipocrisia? 
L' imperativo dovrebbe essere: abbiamo possibilità di accoglierli? Abbiamo la possibilità di dargli un lavoro e la possibilità di integrarli nelle nostre società civili? Se si, è giusto accogliere chi ne ha diritto, se no, dobbiamo rispedirli indietro. E' perfettamente inutile ed oltretutto dispendioso e pericoloso tenerceli in casa come sbandati e peggio ancora come delinquenti.
Lo stesso errore, a distanza di 2000 anni, che allora fecero i romani aprendo le frontiere dell' impero alle invasioni barbariche.  

lunedì 19 marzo 2018

La follia e gli affari

Siamo giunti alla farsa! Il Sindaco di Novara tacciato di razzismo insieme alla sua giunta di governo ed addirittura la Regione Piemonte apre una inchiesta per discriminazione nei confronti del Comune.
I fatti:
Il Comune di Novara, il 17 marzo scorso, negava ad una cooperativa sociale di effettuare corsi di nuoto per immigrati "gestiti dalla stessa cooperativa" ma utilizzando gli impianti della piscina comunale. Il diniego, legittimo sulla base di un regolamento comunale, veniva immediatamente strumentalizzato come atto discriminatorio e razzista.
E qui siamo alla farsa; discriminatorio per chi? Forse per gli italiani che devono pagarsi i corsi di nuoto?  Non sicuramente per i migranti a cui tutto è concesso, sulla base del falso perbenismo e senso dell' umanità a loro dovuto. Ma perché a loro è dovuto e ai milioni di italiani indigenti no?
La risposta è semplice, gli italiani indigenti non rappresentano un affare mentre i migranti si. Ricordate le parole intercettate nell' operazione di polizia "Mafia Capitale"? I migranti, economicamente, rendono più del traffico della droga. Ma allora perché  l' assessore alle pari opportunità della Regione Piemonte, Monica Cerutti, afferma che potrebbe trattarsi di discriminazione indiretta? Perché dichiara che l' atto, perfettamente legittimo, del Comune di Novara ha chiaro un fine discriminatorio nei confronti dei migranti? Ci domandiamo: se il diniego fosse stato esercitato nei confronti di una cooperativa sociale che voleva istituire dei corsi di nuoto per italiani, come avrebbe reagito questa signora? 
Adesso dobbiamo sorbirci anche i "festeggiamenti" della settimana antirazzista. Ma antirazzista nei confronti di chi e di che cosa? Forse, questi "signori" dovrebbero ricordarsi dei milioni di italiani che vivono in povertà invece di dilapidare fondi per delle inutili manifestazioni di questo tipo.
Possibile che in Italia dobbiamo sorbirci di tutto e di più? Il popolo italiano non è sicuramente un popolo razzista, la storia insegna, ma dovremmo diventarlo nei confronti di tutta questa gente, di pelle bianca, che lucra sulla pelle dei migranti onesti e/o disonesti che siano. Dovremmo organizzare dei trasporti, con solo biglietto di andata, per queste persone e spedirli lontano dalla nostra Patria in modo di non causare più danni!

giovedì 8 marzo 2018

Risultati elettorali in Italia e le paure della UE

Gli italiani,  popolo prediletto dalla storia della civiltà, ricordiamo che tutto il pianeta è organizzato sul modello del mondo romano, hanno espresso il loro voto il 5 marzo scorso. Il risultato è stato eclatante! I deficienti al governo sono stati puniti per le loro malversazioni, (fisco, banche, affari degli amici, distruzione del mercato e precarietà del lavoro, immigrazione, etc.). Possiamo affermare che sono, finalmente, sulla via dell' estinzione con grande sollievo degli italiani tutti!
Peccato che dalle urne, a parte la catastrofe occorsa al "parolaio" toscano e ai suoi soci, non è uscito un risultato chiaro e una maggioranza vera. L' italica Destra è arrivata prima ma con una percentuale di seggi insufficiente a governare da sola. Identica cosa è accaduto ai 5 stelle, il partito del comico genovese Grillo; essi sono sì il primo partito per voti ricevuti ma anch'essi con un numero insufficiente per governare. Un bel rebus che se non risolto ci porterà, nuovamente, a ripetere le elezioni.
Quindi possiamo affermare che l' unica nota positiva emersa dalla recente tornata elettorale è la giusta punizione ricevuta dagli attuali deficienti di governo e quindi la conseguente distruzione del PD che è poi il partito dei deficienti.
Oltre questo risultato c' è anche quello sull' Unione Europea, sulle paure dei senza senno che governano l' Unione e che vedono la fregatura, per loro, emersa dai risultati elettorali.
Le loro paure sono reali, infatti ambedue gli schieramenti vincenti sono dichiaratamente scettici sull' attuale forma di governo europeo e a maggior ragione sulle forme di costrizione economiche applicate agli stati membri. Oltretutto hanno dichiarato pubblicamente quanto sia sbagliata la moneta unica, l' euro.
Speriamo che, chiunque delle due forze andrà al governo, faccia sentire la sua voce in Europa e che blocchi la stupidità dei burocrati di Bruxelles, stupidità che sta portando alla rovina intere nazioni.
Gli italiani, con il loro voto, hanno inteso chiedere condizioni di vita più equa, un rilancio dell' economia che porti posti di lavoro e minori tasse, blocco dell' invasione migratoria, sicurezza di vita (leggasi fermare il crimine ormai diffuso in tutta la penisola). La crisi che ormai la si può chiamare "stabilizzazione" e che ha prodotto, solo in Italia, circa 10 milioni di poveri, deve essere superata da politiche coraggiose e se questo significa prendere "per le palle" gli organismi europei questo va fatto! Nessuno deve dimenticare che l' Italia è socio fondatore dell' UE e che ne è il terzo contribuente con circa 15 miliardi di Euro; abbiamo il diritto/dovere di riprenderci la nostra economia e ridare speranze al popolo!


martedì 20 febbraio 2018

I visionari e le presunte "risorse"

L' Imperatore Flavio Valerio Aurelio Costantino, per tutti conosciuto come Costantino, era il figlio illegittimo di Costanzo Cloro, nominato dall' Imperatore Diocleziano (Diocle di Salonta) Cesare delle Gallie e della Britannia, subordinato all' Augusto Massimiano a sua volta componente della Tetrarchia, nuova forma di governo ideata da Diocleziano. Costantino non lo possiamo definire Imperatore romano, nel senso vero del termine, ma, forse, soltanto colui che vincendo le guerre civili nel periodo storico che va dal 306 al 325 d.c. riunì, nuovamente, sotto un unico Imperatore i territori dell' Impero Romano ma spostandone la capitale a Bisanzio che ribattezzò Costantinopoli.
Egli fu anche colui che capì, per primo, la forza dirompente della religione cristiana e ne ufficializzo il culto. Forse per questo, generalmente, gli storici lo considerano uno dei più grandi Imperatori.
Ma Costantino, dotato di una smisurata ambizione e molto intelligente, lo fece soltanto per usare a suo uso e consumo la nuova religione emergente utilizzandone i credenti, sparsi in tutto l' Impero, per cercare di avere la massima coesione della popolazione attorno alla sua figura, ciò pur non essendo egli stesso cristiano; infatti si fece battezzare solo in punto di morte, nel 337 d.c..
Lo stesso fece con l' esercito, ritenendo che i cittadini romani non fossero più sufficientemente motivati nell' intraprendere il mestiere di soldato, assoldando nelle legioni i barbari provenienti dalla Germania e dalle terre poste oltre il Danubio. Le sue guardie del corpo, schole palatine, erano costituite soltanto da barbari così come i vertici militari delle sue Legioni.
Oltretutto,fu colui che volle il Concilio di Nicea, nel 325 d.c., egli forzò l' unione dei cristiani che, in qualche modo, furono "costretti" ad adottare in tutto l' Impero i medesimi precetti e testi sacri. 
Qualcuno potrebbe affermare che fu un grande riformatore, colui che utilizzò per primo le nuove "risorse" date dai barbari "importati" dai territori posti fuori dai confini dell' Impero.
In realtà, anche se animato, forse, da buone intenzioni, egli diede il via alla disgregazione dell' Impero Romano e, con l' immissione dei barbari, alla sua fine avvenuta poco più di un secolo dopo.
Fu, storicamente parlando, un visionario ambizioso che credeva nell' utilizzo dei barbari, le nuove "risorse", come nuova linfa per l' Impero. 
Anche se l'accostamento è azzardato, egli era, si visionario ed ambizioso ma anche molto intelligente, è un po quello che vorrebbero fare i senza senno che governano una parte degli stati europei e la stessa Unione Europea. Essi pensano che gli immigrati, i nuovi barbari, siano delle "risorse" ma non hanno ben chiaro per cosa. Quindi hanno permesso una invasione massiccia, dannosa ed inutile, non esistendo le condizioni per l' utilizzo, nel nostro sistema economico, di queste persone. Non ci sono posti di lavoro per gli indigeni figuriamoci per gli immigrati.
Stanno soltanto determinando, con la loro politica dissennata, l' inizio della fine di una civiltà così come avvenne dopo la morte di Costantino.
Soltanto che allora ci volle più di un secolo, dopo la sua scomparsa, oggi molti meno.