Molti ci hanno chiesto perché siamo così critici nel giudicare l' attuale forma costitutiva dell' Unione Europea e perché siamo così convinti che, a causa del suo immobilismo e malfunzionamento, questa ci porterà alla rovina in concomitanza con la continua invasione migratoria delle nostre terre.
Prioritariamente possiamo asserire di non essere affatto contrari ad una Europa unita. Al contrario, pensiamo che questo sia un bene per l' Europa ma non nel modo in cui è strutturata oggi l' UE e non nel modo in cui è condotta.
Facciamo innanzitutto un po di chiarezza su quello che significa Unione, tratto dalla Treccani e quindi significato letterale del termine:
- La federazione, o Stato federale,
si qualifica come unione di Stati caratterizzata dall’attribuzione
della personalità giuridica internazionale all’unione e, dal
riconoscimento ai singoli Stati federati dei poteri esecutivo,
legislativo e giudiziario nei limiti previsti dalla Costituzione
federale. Fu soprattutto con la nascita degli Stati Uniti d’America
(1776, Dichiarazione di indipendenza; 1787, Costituzione federale) che
questa forma di Stato assunse una connotazione compiuta, la cui vitalità
è attestata dal sempre più frequente ripresentarsi sullo scenario
politico mondiale. Le federazioni si fondano sempre su una Costituzione
scritta che include una divisione di competenze tra il governo federale e
i governi degli Stati o regioni federati, e può avere due livelli di
governo (locale e federale), o anche più, che sono indipendenti e
coordinati. Il potere legislativo è sempre composto da due Camere; una
rappresenta i cittadini della federazione, quindi gli Stati o regioni con una
maggiore popolazione eleggono più deputati; nell’altra ogni Stato o
regione federati ha un eguale numero di rappresentanti. In questo modo si bilancia lo strapotere degli stati e/o regioni più popolosi.
Vi sono diversi
Stati federali in tutti i continenti del mondo, oltre gli Stati Uniti, il caso, forse, più significativo è rappresentato dalla Federazione Russa.
Vi è poi una altra forma di federazione, ossia la Confederazione di Stati:
- La confederazione è un’alleanza tra Stati, in genere confinanti, che
perseguono, soprattutto in campo internazionale, scopi comuni mediante
apposite istituzioni, pur mantenendo ciascuno piena indipendenza e
sovranità. Il trattato istitutivo crea alcuni organi comuni e assegna
loro diverse competenze, tra cui solitamente la sicurezza, la moneta
, le dogane e il servizio postale, la difesa e
la politica estera.
Ed ora veniamo a "cosa è" l' Unione Europea in una breve sintesi:
- E' un organismo internazionale istituito nel 1992 con il trattato di Maastricht allo scopo di coordinare le relazioni tra gli stati membri e i loro popoli, attraverso l’istituzione di un’Unione economica e monetaria e favorendo una politica estera di sicurezza comune. Successivamente, con il Trattato di Lisbona, firmato il 13 dicembre 2007 dai rappresentanti dei, allora, 27
Paesi membri della UE e destinato a prendere il posto dei testi
comunitari vigenti fino ad allora. Esso si compone in realtà di due trattati: il primo
modifica e sostituisce il Trattato sull’Unione Europea (TUE),
comunemente noto come Trattato di Maastricht (1992),
che mantiene il suo titolo iniziale; il secondo incide sul Trattato che
istituisce la Comunità europea (TCE), ora denominato Trattato sul
funzionamento della UE (TFUE). I due trattati hanno pari valore
giuridico e si integrano fra loro.
L’attuale UE è, quindi, un’organizzazione internazionale sui generis.
Scaturisce da trattati internazionali voluti da Stati che, pur
ammettendone rilevanti limiti, mantengono la loro sovranità; tuttavia
essa dispone del potere riconosciutole dagli Stati fondatori di
interferire direttamente nella loro sfera interna in un numero molto
elevato di settori che, tradizionalmente, erano considerati di esclusiva
pertinenza statale.Tra questi ricordiamo il controllo sulle politiche economiche e di bilancio dei singoli stati.
La struttura organizzativa prevista dal più recente trattato di Lisbona consolida
con alcuni significativi aggiustamenti la situazione già maturata sulla
base dei trattati precedenti. Come si può notare dal trattato, non è possibile
individuare in modo persuasivo la presenza del tradizionale principio di
separazione dei poteri. Agli organi comunitari le funzioni sono
attribuite in modo non sempre razionale, secondo un processo di
sedimentazione via via voluto dai trattati succedutisi nel tempo. In
modo netto spetta alla Corte e al tribunale di prima istanza la funzione
giurisdizionale. La funzione normativa primaria (definita come
legislativa, anche se nell’ordinamento comunitario non esiste la legge
formale) spetta sia alla Commissione sia al Consiglio (che a prima vista
non sembrerebbero organi legislativi) oltre che al Parlamento (che
secondo i canoni classici dovrebbe essere il legislatore). La funzione
di governo ai Consigli e alla Commissione. La funzione amministrativa
essenzialmente alla Commissione. La situazione è quindi complessa e
spesso confusa. Si dice, a titolo consolatorio, che nella UE non vige in
senso proprio il principio di separazione ma quello dell’equilibrio dei
poteri. Castroneria megagalattica!
E' lapalissiano che un organismo di governo costruito in siffatta maniera non funzioni. Un organismo che sembra creato "ad arte" solo e soltanto per "ingabbiare" le politiche monetarie ed economiche degli stati più deboli. Oltretutto con degli organi di governo e legislativi completamente inutili in quanto controllati dagli stati economicamente più forti. L' unico organismo veramente indipendente, qui però è la caratura dell' uomo, Draghi, a fare la differenza, è la banca centrale europea.
Del tutto inutile è il parlamento europeo , costa milioni di euro e non produce alcunché di positivo per i cittadini europei. Un organismo di "facciata" che potrebbe essere tranquillamente eliminato.
Giudicate voi, lettori del nostro blog, se il nostro essere critici ha fondate ragioni di essere o meno. Noi riteniamo che un organismo sovranazionale come l' UE non possa essere gestito come un cane al guinzaglio di una singola nazione e, passateci il paragone, sguinzagliato all' occorrenza soltanto per azzannare gli altri stati quando questi cercano di ristrutturare le loro economie.
L' UE non può e non deve essere una dittatura economico-monetaria perché se permettiamo queste politiche, di fatto questo si ripercuote sulla vita stessa dei cittadini europei. Ma questo è un altro argomento che affronteremo prossimamente.