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mercoledì 22 giugno 2022

5 stelle - Dilettanti allo sbaraglio


Torniamo, dopo una lunga assenza riproponendovi alcuni articoli quanto mai attuali. 

C'era una volta un comico, si chiamava Giuseppe Piero Grillo detto Beppe.
Negli anni 80 osò fare la parodia di Bettino Craxi, allora Primo Ministro e Segretario del Partito Socialista Italiano, vero uomo politico e, soprattutto, un Italiano. Lo prese in giro per l'enorme entourage che si portò dietro in un viaggio in Cina.

Il risultato fu che la politica italiana lo bollò come "inopportuno" e la Rai, la televisione di Stato italiana, non lo fece più lavorare. Il comico si legò l'episodio al dito e da allora cercò in tutti i modi di vendicarsi.

L'occasione arrivò con la crisi dei comunisti DS e poi Ulivo, Grillo era ed è un comunista, un uomo di scarsi ideali come tutti i comunisti. Nel 2005 iniziò una campagna di spettacoli, si faceva pagare unendo l'utile al dilettevole, dove attaccava la politica e i partiti allora esistenti. Iniziò la campagna del "vaffanculo". Per i nostri amici stranieri, la parola è una offesa e significa mandare al diavolo delle persone. Con i suoi show sull'antipolitica riuscì a suscitare un’opinione di contrasto hai partiti allora correnti. Creò insieme con un tecnico informatico, tale Gianroberto Casaleggio, un movimento politico che chiamò 5 Stelle e nel 2009 lo ufficializzò come formazione politica.

Mai scelta fu più dannosa per l'Italia, infatti, raccolse dalla strada dei ragazzi senza arte ne parte e pensò, incoscientemente, di farne dei politici. Pensate che quello che oggi fa il ministro degli esteri (il minuscolo è d'obbligo) vendeva bibite allo stadio San Paolo di Napoli. Per gli altri il percorso era ed è stato lo stesso, cioè privi di preparazione alcuna credono di essere dei politici.

Si può mai cavare del sangue dalle rape? Così fu per i dilettanti allo sbaraglio 5s. Nelle elezioni del 2018 raccolsero quasi il 34% dei consensi, il resto e storia dei giorni nostri. Rovinarono l'Italia e ancora continuano insieme con i post catto-comunisti del PD che hanno riportato al potere dopo che il Popolo ne aveva decretato la fine.

La loro fine è vicina ma dovremo sopportarli fino alla primavera del 2023.

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