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giovedì 26 novembre 2020

Quarto Scostamento di Bilancio anno 2020

Stiamo vivendo un momento particolare, la seconda ondata del Covid-19 impazza e nel nostro Paese i morti sono in aumento, oggi sono stati 822. La situazione generale, però, è in miglioramento sia per il numero di nuovi infetti sia per i guariti.

Per sopperire agli aiuti da concedere alle Imprese di ristorazione e alle altre del settore e non, costrette alla chiusura anticipata in questo periodo d’isolamento programmato, oggi alla Camera dei Deputati si è votato il 4° scostamento di bilancio del 2020 cui hanno votato favorevolmente anche le opposizioni. 

Hanno votato a favore perché per quanto siano completamente inadeguati Conte e il suo governicchio, in questo momento, è il minore dei mali rispetto alla pandemia. Per questo hanno votato le opposizioni. Questo governicchio, però, ha ipotecato, con altri debiti, il futuro di tre generazioni.

Ebbene, in una situazione emergenziale come quella che viviamo. In un Paese dilaniato da mille problemi, dove la povertà aumenta giorno per giorno, dove milioni di persone vivono con la Cassa Integrazione Guadagni e quindi con redditi da fame, il dilettante 5s Di Maio, improbabile ministro degli esteri italiano, fa inserire nel Bilancio di Previsione 2021 addirittura 5 miliardi di Euro per la cooperazione internazionale.

Si lesinano gli aiuti alle Imprese individuali e alle piccole e medie Imprese, ma il Di Maio, per potersi sollazzare nei viaggetti all'estero, prevede di spendere ben 5 miliardi di Euro per far vedere che lui è potente, per acquisire visibilità. Potente de ché? Ha tradito l'Italia, gli sprovveduti elettori 5s e il programma elettorale dei dilettanti 5s e ora si permette di inserire nel Bilancio 2021 ben 5 miliardi di Euro, da regalare per la cooperazione internazionale, soldi del Popolo, che potevano essere destinati alle Aziende Italiane. Conte e il suo governicchio hanno acconsentito a questa scempiaggine.

Gli italiani dovranno ricordarsi di questo individuo che sconfitta la sua povertà, oggi crede di essere un politico. Non è capace di riportare in Italia 18 pescatori rapiti dai beduini cirenaici di Haftar, ma si titola ministro degli esteri e della cooperazione internazionale (dispiace per l'Italia ma il minuscolo è d'obbligo).

 

 

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