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mercoledì 6 giugno 2018

I traditori della Patria

Avremmo voluto continuare a parlare dell' Europa e dei nuovi barbari ma ieri è accaduto, in Italia, qualcosa di veramente grottesco.
C'è stata la presentazione, al senato, della nuova compagine di governo con conseguente voto di fiducia, ottenuto. In questa fase molti senatori sono abilitati ad esprimere giudizi con discorsi a favore o a sfavore del nuovo governo. Un po come accadeva nell' antica Roma, dove però prevaleva sempre l' interesse pubblico la  Res publica Populi Romani.
Al contrario, nella Repubblica italiana, non sempre prevale l' interesse nazionale. Ne è la prova il discorso pronunciato ieri da Mario Monti che, insieme a Romano Prodi, meriterebbe di essere processato per alto tradimento al pari di un quisling. Questo traditore della Patria, servo dei tedeschi e dell' UE si è permesso di esprimere giudizi per i quali nell' antica Roma sarebbe stato giustiziato per alto tradimento. Invece nella nostra Repubblica lo dobbiamo "campare" ossia pagare fino alla fine dei suoi giorni. Infatti pochi ricordano che l' altro personaggio che ha portato l' Italia a queste condizioni, Giorgio Napolitano allora Presidente della Repubblica (l' Italia, uno dei pochissimi stati al mondo, dopo la caduta del blocco sovietico, ha avuto un presidente comunista) , a fine 2011 per fargli tradire la Patria e riportare la nazione sotto l' egemonia tedesca e della UE gli ha procurato un seggio come senatore a vita. Quindi finché vive noi italiani dobbiamo pagargli uno stipendio mensile di più di 15.000,00 euro oltre altre spese.
Una vergogna tutta italiana, pagare chi ha finito di rovinare una nazione!
Comunque ce lo dobbiamo tenere finché vive. Ma ieri abbiamo assistito al suo discorso in Senato contro il nuovo governo, patetico con forti accenni terroristici  e senza senso su una futura rovina dell' Italia,  con richiami ad azioni da parte dei suoi mandanti tedeschi e di Bruxelles. L' uomo non ha capito che deve accontentarsi dello stipendio che ruba mensilmente agli italiani e che deve tacere.
Nei 17 mesi del suo governo il nostro debito pubblico è salito di 148 miliardi di euro, ha ridotto alla fame milioni di italiani, ha innalzato accise sui carburanti, ha distrutto il mercato immobiliare, aumentato le tasse etc. e con tutto ciò ha sperperato 148 miliardi di euro. Ed ha ancora la sfacciataggine di parlare? Il nuovo governo, se non altro formato da persone che si richiamano all' unità nazionale e quindi alla Patria, deve essere messo in condizioni di lavorare. Verrà e dovrà essere giudicato per ciò che riuscirà a fare.
Al contrario questi "omuncoli" servi dello straniero stanno cercando in tutti i modi di denigrarlo prima ancora di giudicarne l' operato. Sono dei traditori della Patria, andrebbero processati e condannati, invece lo stato italiano li paga ed anche profumatamente. E' un insulto alle milioni di famiglie italiane che non riescono nemmeno a mettere a tavola il pranzo e/o la cena.

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