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mercoledì 27 febbraio 2019

L' Uomo Qualunque

Pochi in Italia e, forse, nessuno all' estero si ricorderà di un partito politico nato nel primissimo dopo guerra il cui simbolo rappresentava un uomo schiacciato da un torchio.

Questo movimento, ribattezzato successivamente "qualunquista" fu fondato da Guglielmo Giannini, commediografo, giornalista e pubblicista, (1891-1959). Egli si mise a capo di un movimento d'opinione chiamato Fronte dell'Uomo Qualunque,  il cui motto era "non ci rompete più le scatole": nel 1944 nacque il settimanale dell'Uomo Qualunque che, ebbe una tiratura media di quasi un Milione di copie, nel primo editoriale chiudeva con le parole: “Io sono quello che non crede più a niente e a nessuno. Io sono l’Uomo Qualunque” . Poco dopo nacque anche il partito che alimentò, facendo leva sul malessere sociale dei ceti medi, la sfiducia contro i partiti. Nel 1946, il vasto movimento di opinione pubblica suscitato, soprattutto al Sud, dalla rivista, sfociò nella formazione di un partito politico, il Fronte dell’Uomo Qualunque, che riportò un notevole successo nelle elezioni per l’Assemblea Costituente e un successo ancora maggiore, nel novembre dello stesso anno, nelle elezioni amministrative in numerose città del Centro-Sud. Il Fronte, tuttavia, incapace di darsi un programma definito, si avviò a un rapido declino e dopo le elezioni politiche del 1948 scomparve dalla scena politica.
Da questo breve riassunto si può evincere la stretta correlazione e analogia con il Movimento 5stelle. Anch'esso fondato da un uomo di spettacolo, un comico, che iniziò con il motto dei "vaffa...". Anche il Movimento 5stelle fa leva sul malessere sociale e soprattutto al Sud, in luogo del settimanale utilizza un Blog, con questo strumento tenta di diffondere, difendere e propagandare le proprie idee.
L' unica dissonanza tra il M5S e L'Uomo Qualunque è che il primo è riuscito ad arrivare al governo ma alla luce delle recenti votazioni regionali e, presumiamo, di quelle europee il suo crollo, così come fu per UQ, è vicino.
Riteniamo che i suoi elettori, delusi dalle promesse irrealizzate ed irrealizzabili, aggiungiamo noi, lo abbandoneranno totalmente e cercheranno in altre forze politiche, più affidabili e serie la possibilità di essere rappresentati. Su questo scenario si affaccia la Lega di Matteo Salvini che agli occhi degli italiani si presenta come la compagine politica che ha a cuore gli interessi del popolo italiano.

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