Per questo episodio il Ministro degli Interni italiano, Matteo Salvini, fu indagato dai Pubblici ministeri di Agrigento assieme ad un capo di gabinetto del Viminale
per sequestro di persona, abuso d'ufficio e arresto illegale. Notate che questi magistrati, stipendiati dalla Repubblica italiana, dovrebbero interessarsi di inquisire, giudicare e condannare i molti delinquenti in circolazione, invece di fare questo si sono permessi di intromettersi in una questione più grande di loro: la difesa dei confini nazionali.
Orbene, la vicenda del Ministro Salvini si è risolta con il diniego a procedere dato dal tribunale dei ministri. Però 41 nuovi barbari, ricordiamolo, salvati da un sicuro annegamento dalla nave Diciotti, chiedono i danni al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e al Ministro degli Interni, Matteo Salvini per "avergli tolto la libertà". Fosse stato per noi li avremmo lasciati in mezzo al mare!
Un ricorso d'urgenza, per ottenere il risarcimento dei danni per privazione della libertà personale, è stato presentato, a loro nome da uno studio legale, al tribunale civile di Roma, per difendere le ragioni di 41 immigrati
(compreso il figlio minore di una coppia) che si trovavano a bordo
della Diciotti, rivelano fonti del Ministero degli Interni. I ricorrenti chiedono al presidente del Consiglio Giuseppe
Conte e al ministro dell’Interno Matteo Salvini, una cifra a titolo di
risarcimento che oscilla tra i 42mila e i 71mila euro.
Ora noi diciamo che l' Italia è il paese del "ben godi" ma qui siamo arrivati all' assurdo. Speriamo soltanto che il caso sia giudicato da un giudice "vero" e non da qualcuno politicizzato o peggio ancora privo di scrupoli che per protagonismo dia anche ragione a questi barbari oltretutto ingrati nei confronti di chi li ha salvati. Ma sono barbari, ignoranti e non degni di vivere in una nazione civile.
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