Post in evidenza

mercoledì 12 giugno 2019

L'Unità di intenti

Nell'Impero Romano, sia esso in epoca Repubblicana che in epoca Imperiale, esistevano i medesimi intrighi politici e di potere che ci sono oggi. Però se l'esistenza dell'Impero veniva minacciata dall'esterno, sia il Senato che, poi, l'Imperatore e tutti i personaggi di governo e non facevano fronte comune contro il nemico.
Nell'attualità  i nostri governanti e l'intero sistema politico non solo sono avvezzi ad intrighi e lotte di potere ma quando appaiono minacce esterne, contrariamente a quanto accadeva nella società Romana, invece di fare fronte comune intensificano azioni e dichiarazioni che ledono ancor più gli interessi nazionali.
Ci riferiamo a quanto accade in questi giorni dopo l'annuncio di una possibile procedura di infrazione, da parte dell'UE, contro l' Italia per debito eccessivo. Orbene questa minaccia dovrebbe compattare il governo, viceversa: il Presidente del Consiglio rilascia dichiarazioni disfattistiche circa l'opportunità di opporsi alla Commissione Europea, il Ministro delle Finanze rilascia dichiarazioni di incertezza sui conti pubblici, il Vice Premier Salvini fa la voce grossa contro la possibile procedura in questo sostenuto dall'altro Vice Premier Di Maio che si è riallineato sulle posizioni della Lega. L'opposizione sembra faccia fronte comune con la Commissione Europea, lo si deduce dalle loro dichiarazioni, in particolare il PD che non ha perso l'abitudine di danneggiare l'Italia con atti ed atteggiamenti filo tedeschi.
Nessuno pensa che basterebbe rivolgersi all'UE con una unità di intenti, basterebbe minacciare di uscire dall'euro e/o peggio ancora, modificando la norma, sottoporre a referendum la permanenza dell'Italia nell' Unione. Se si facesse ciò, con un fronte comune del governo e, magari,  dell'opposizione, la Commissione Europea ci penserebbe 100 volte prima di intraprendere azioni o non ci penserebbe affatto.
Nessuno a capito che il primo nemico dell'Italia è la Commissione Europea. Così come nessuno ha capito, o fa finta di non capire, che il primo interesse della Germania e del suo lacchè, la Francia, è quello di mantenere una Italia debole sia dal punto di vista produttivo che economico-finanziario. Uno dei pochi che l'avevano capito, Paolo Savona, è stato eliminato dall'agone politico promuovendolo a Presidente della Consob.
E' una vergogna nazionale la mancanza di unità di intenti. Non pretendiamo che essa venga azionata dall'opposizione di sinistra (PD e suoi satelliti) che è chiaramente asservita allo straniero. Pretendiamo che il governo si doti di un solo portavoce e che faccia fronte comune contro gli interessi tedeschi supportati dall'Unione Europea e se questo significa minacciare azioni contro di essa lo si faccia.

Nessun commento:

Posta un commento