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mercoledì 29 maggio 2019

L' immobilismo del governo

Assistiamo alla farsa finale di questo governo, dopo i risultati delle recenti elezioni europee che hanno sancito la vittoria della Lega e il sonoro "ceffone" che gli elettori hanno riservato ai 5stelle.
Quest'ultimi, invece di reagire alla sconfitta elettorale, con la volontà di azionarsi per correggere gli errori commessi, stanno implodendo su se stessi. 
Ora, analizzando i fatti, abbiamo dei principianti allo sbaraglio che, comunque, hanno il 32% dei voti conseguiti nelle precedenti elezioni politiche, una Lega che ha conseguito il 34% dei        voti nelle  elezioni europee e che, quindi, forte di questi consensi spinge affinché siano approvate le misure da essa proposte. Abbiamo, poi, un Presidente del Consiglio, anch'esso un principiante che cerca disperatamente di difendere la sua posizione.
Quello che, però, tutti questi personaggi non hanno ben compreso è che la nazione non può aspettare i loro comodi, come si suol dire. L' Italia ha bisogno di riforme certe, rapidamente approvate e messe in atto. Non possiamo aspettare che il Di Maio, tramite il portale Rousseau, assolutamente ridicolo, venga da alcune migliaia di utilizzatori approvato o invitato alle dimissioni. Ma stiamo scherzando? Oltre ai danni fatti finora dobbiamo sorbirci anche questa ennesima presa in giro?
L'unico politico che, finora ha capito qualcosa è Salvini. Non per niente ha stravinto le elezioni europee. Tra tutti i provvedimenti che ha invitato ad approvare e porre in essere c'è  la Flat Tax al 15%. Noi sosteniamo che, questo provvedimento se applicato, in prima fase, sui redditi fino a 50.000,00 Euro, ridarebbe certamente vigore ai consumi e quindi ad una, vera, iniziale  ripresa della nostra economia. Non dimentichiamo che il ceto medio, distrutto dai senza senno del PD nei passati governi, è il ceto trainante dell'economia sui consumi. Quindi questo provvedimento unito alla ripartenza delle grandi opere e, diciamo noi, a una qualche facilitazione per l'assunzione a tempo indeterminato a favore delle Aziende, potrebbe essere l'inizio di una ripresa tangibile dell' economia nazionale. Queste sono le prime misure da prendere, ed a seguire tutte le altre riforme: giustizia, riforma del fisco, assetto istituzionale, riduzione dei parlamentari etc.
Vorremmo aggiungere soltanto una considerazione; l'errore che fanno tutti i politici è quello di non avere studiato la storia. In Italia, Mussolini con le opere pubbliche, pensate soltanto alla direttissima Roma-Firenze-Bologna, ha fatto prosperare il regime Fascista e campare l'Italia per 20 anni. Non c'è città e/o località in Italia ove non vi siano opere, molto visibili data l'architettura, costruite nel ventennio che va dal 1922 al 1942. Lo stesso quartiere dell'EUR a Roma, un gioiello dell'architettura di Piacentini, si doveva chiamare E42 ed ospitare l'esposizione universale di tale anno. La Germania è stata riarmata e risollevata dalla crisi attraverso le opere pubbliche massicciamente messe in moto da quel folle di Hitler. Che folle era ma intelligente, aveva capito che le opere pubbliche mettono in moto rapidamente tutta l'industria di una nazione. Poi le autostrade tedesche, est-ovest,  furono costruite per spostare rapidamente le Panzer Division ma questo è un altro discorso.
Negli Stati Uniti, Franklin Delano Roosevelt con il New Deal, all'interno del quale le opere pubbliche e i lavori di pubblica utilità furono una sua parte saliente, risanò una nazione attraverso varie misure tra le quali lo sviluppo delle opere pubbliche fu il più importante.
L'Italia ha un bisogno disperato di grandi opere, in particolare dei collegamenti ferroviari ad alta velocità. Non dimentichiamo che la nostra è la nazione più bella del mondo; abbiamo il più grande patrimonio d'arte del mondo e Roma ancora ricorda che siamo stati il più grande impero mai esistito nella parte occidentale del mondo. Quindi dobbiamo sviluppare il turismo, dobbiamo permettere lo spostamento rapido di quei turisti che vogliono raggiungere il Sud dell'Italia e di tutte le altre, meravigliose, parti d'Italia. Guardate soltanto a quale è stato lo sviluppo turistico sull'asse Roma-Firenze-Bologna-Milano-Torino. Questo grazie soltanto alla linea ferroviaria ad Alta Velocità.
In ultimo le grandi opere permettono, oltre all'occupazione di migliaia di addetti sui cantieri, lo sviluppo industriale e occupazionale delle industrie collegate, quasi tutte merceologicamente parlando e il ritorno immediato di quasi il 60% dell'investimento. A tal proposito vi invitiamo a leggere i nostri precedenti articoli sull'argomento.
Pertanto auspichiamo vivamente che "i bimbi scapestrati", ossia i dilettanti dei 5stelle, rinsaviscano un pochino e si lascino guidare da chi ne sa più di loro. Se il Di Maio, ha dimostrato ampiamente la sua incompetenza e inadeguatezza, è da cacciare via, lo caccino pure, ma subito. Oppure che la Lega li costringa a dichiarare esaurita questa esperienza di governo e ciò permetta, il più velocemente possibile, di andare a nuove elezioni politiche e quindi ad una maggioranza che possa governare bene e con profitto per il popolo e non ingabbiata da ridicole farse su uno pseudo portale web che, intanto, ha, di fatto, immobilizzata  l'azione di governo e causato le ripercussioni finanziarie a cui assistiamo giornalmente.

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