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mercoledì 5 agosto 2020

Movimento 5Stelle - Gianluigi Paragone

Pochi in Italia e, forse, nessuno all' estero si ricorderà di un partito politico nato nel primissimo dopo guerra il cui simbolo rappresentava un uomo schiacciato da un torchio.
Questo movimento, ribattezzato successivamente "qualunquista" fu fondato da Guglielmo Giannini, commediografo, giornalista e pubblicista, (1891-1959). Egli si mise a capo di un movimento d'opinione chiamato Fronte dell'Uomo Qualunque,  il cui motto era "non ci rompete più le scatole": nel 1944 nacque il settimanale dell'Uomo Qualunque che, ebbe una tiratura media di quasi un Milione di copie, nel primo editoriale chiudeva con le parole: “Io sono quello che non crede più a niente e a nessuno. Io sono l’Uomo Qualunque” . Poco dopo nacque anche il partito che alimentò, facendo leva sul malessere sociale dei ceti medi, la sfiducia contro i partiti. Nel 1946, il vasto movimento di opinione pubblica suscitato, soprattutto al Sud, dalla rivista, sfociò nella formazione di un partito politico, il Fronte dell’Uomo Qualunque, che riportò un notevole successo nelle elezioni per l’Assemblea Costituente e un successo ancora maggiore, nel novembre dello stesso anno, nelle elezioni amministrative in numerose città del Centro-Sud. Il Fronte, tuttavia, incapace di darsi un programma definito, si avviò a un rapido declino e dopo le elezioni politiche del 1948 scomparve dalla scena politica.
Da questo breve riassunto si può evincere la stretta correlazione e analogia con il Movimento 5 Stelle. Anch'esso fondato da un uomo di spettacolo, un comico, che iniziò con il motto dei "vaffa...". Anche il Movimento 5stelle fa leva sul malessere sociale e soprattutto al Sud, in luogo del settimanale utilizza un Blog, con questo strumento tenta di diffondere, difendere e propagandare le proprie idee.
L' unica dissonanza tra il M5S e L'Uomo Qualunque è che il primo è riuscito ad arrivare al governo, ove tradendo il suo programma elettorale, si è poi alleato con i comunisti del PD (Partito Democratico erede del Partito Comunista Italiano).
Pur essendo dei dilettanti allo sbaraglio, presumendo di essere degli uomini politici preparati, si sono  attribuiti dei Ministeri da dove stanno causando i peggiori danni da quando è nata la Repubblica.
Alla luce di ciò e del tradimento perpetrato ai danni dei loro elettori, il suo crollo, così come fu per UQ, è vicino.
I suoi elettori, delusi dalle promesse irrealizzate e dal programma elettorale tradito che gli consentì di giungere dove sono, lo stanno abbandonando totalmente, cercando in altre forze politiche, più affidabili e serie la possibilità di essere rappresentati.
Su questo scenario si è affacciato un giornalista, Gianluigi Paragone, un ex del M5S cacciato dal movimento, che, rimanendo fedele agli ideali che diedero vita a questa formazione politica, sta cercando  di coagulare, in una nuova formazione politica, gli elettori delusi e traditi dal M5S.

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