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martedì 9 febbraio 2021

10 febbraio 2021 - Giorno del Ricordo

Il 10 febbraio ricorre l'anniversario del genocidio degli italiani delle provincie della Venezia Giulia, Istria, Fiume, Quarnaro e Dalmazia. Perpetrato, a partire dal 1943 in poi, dai comunisti titini, coadiuvati da quelli italiani del P.C.I.. miserabili traditori che parteciparono al massacro attivamente, non solo segnalando i nostri connazionali alle orde comuniste di Tito, ma, in alcuni casi, affiancandoli nelle esecuzioni.

Non si trattò di rappresaglia ma di una vera e propria pulizia etnica posta in atto dal criminale comunista Tito e dai suoi uomini. Fu un genocidio perpetrato su persone innocenti, uomini, donne e bambini che avevano un’unica colpa: la loro italianità.
Dobbiamo rendere onore alle decine di migliaia di italiani trucidati e gettati nelle Foibe, il numero esatto non si saprà mai ma, si calcola, che furono uccisi tra le 35.000 e le 50.000 persone.

Dobbiamo onorarne la memoria, per troppi anni tenuta nascosta dai comunisti italiani e mai riconosciuta come genocidio dai governanti della Repubblica fino alla fine degli anni '90.

E' una pagina di storia che dovrebbe essere studiata nelle scuole per dare il giusto riconoscimento ai nostri connazionali costretti all'esodo da quelle terre solo perché italiani. Si calcola che circa 350.000 persone furono costrette ad andare via dalle loro case lasciando tutto ciò che possedevano. 

Quello che è aberrante è che gli attuali comunisti del PD ancora oggi non rendono onore ai martiri del genocidio comunista. Non solo, evitano anche di ricordare l'esodo dei nostri connazionali essendone moralmente complici.

 

 

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