Vogliamo riproporvi un argomento già trattato ma attuale alla luce delle ultime follie annunciate dai comunisti del Partito Democratico come lo ius soli ed altre demenziali proposte fatte nel peggior periodo mai attraversato dal nostro Paese. Invece di preoccuparsi dei gravi problemi che affliggono l'Italia in questa pandemia, con più di centomila morti per Covid-19, milioni di italiani in difficoltà e milioni in povertà assoluta, questi politici senza senno si preoccupano di cercare di affermare una cultura abietta come quella comunista. Il bello è che il comunismo non esiste più in Europa ma ancora persiste nelle loro povere menti.
Il 19 settembre 2019 il Parlamento Europeo riconobbe
l'equiparazione del comunismo al nazismo. Ambedue le ideologie hanno
prodotto danni incalcolabili in Europa, sia in vite umane che nella
limitazione delle libertà dei popoli assoggettati a tali ideologie. Qui è
necessario fare un distinguo temporale perché il nazismo durò pochi
anni ma il comunismo terminò a fine 1989 e devastò tutto l'Est Europa.
Le nazioni di questa parte di Europa a distanza di 30 anni ancora non
hanno raggiunto gli standard di vita dell'occidente. Pensate cosa hanno
subito nei 45 anni di assoggettamento al regime comunista. Pensate a
cosa hanno subito i russi, se oggi hanno in buona parte raggiunto
condizioni di vita accettabili lo devono solo all'intelligenza, alla
perseverenza ed al senso dello stato del loro Presidente Vladimir Putin.
I passi più importanti della risoluzione del Parlamento Europeo sottolineavano che la Seconda guerra
mondiale ebbe inizio come conseguenza immediata del famigerato trattato
di non aggressione nazi-sovietico del 23 agosto 1939, noto anche come
patto Molotov-Ribbentrop e dei suoi protocolli segreti; si ricorda
che i regimi nazisti e comunisti hanno commesso omicidi di massa,
genocidi e deportazioni, causando, nel corso del XX secolo, perdite di
vite umane e di libertà di una portata inaudita nella storia
dell'umanità, e si rammenta l'orrendo crimine dell'Olocausto perpetrato
dal regime nazista; si condanna con la massima fermezza gli atti di
aggressione, i crimini contro l'umanità e le massicce violazioni dei
diritti umani perpetrate dal regime nazista, da quello comunista e da
altri regimi totalitari; si esprime inquietudine per l'uso continuato
di simboli di regimi totalitari nella sfera pubblica e a fini
commerciali ricordando che alcuni paesi europei hanno vietato l'uso di
simboli sia nazisti che comunisti.
All'indomani di questa risoluzione, i
comunisti nostrani ossia i componenti della sinistra italiana che si
riconoscono, unici in Europa (Sic!) nell'ideologia comunista hanno
blaterato di risoluzione ignobile protestando vivacemente. Pensate che hanno osato dichiarare: "Comunismo e nazismo sono stati posti sullo stesso piano."Una
falsificazione ignobile quella della risoluzione votata dal Parlamento
europeo."
Noi che abbiamo visto con i nostri occhi i
danni prodotti dal comunismo e la miseria in cui vivevano le popolazioni
assoggettate ai regimi comunisti, siamo veramente allibiti che
personaggi agiati, per non dire ricchi, abbiano il coraggio di difendere
il comunismo.
Bisogna essere mentalmente instabili per farlo, tanto più
quando siedono nel parlamento italiano ed europeo e quindi vivono delle
laute prebende a loro pagate dal popolo che dovrebbero rappresentare,
degnamente.
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