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lunedì 18 novembre 2019

La sinistra italiana ideologicamente comunista

L'Italia, di questi giorni, è una nazione sconvolta dal maltempo. Dal Nord al Sud le intemperie hanno provocato disastri inimmaginabili soltanto 15 giorni fa. Venezia è stata messa in ginocchio dal fenomeno dell'acqua alta e il suo patrimonio culturale danneggiato. Firenze ha rischiato una nuova e disastrosa alluvione. Matera è stata devastata dalla furia dell'acqua. Quelli enunciati sono solo alcuni degli esempi più gravi accaduti.
Oltre a questo, l'Italia sta attraversando uno dei periodi peggiori per il suo sistema industriale. Ilva docet.
Di fronte a cotanto sfacelo, penserete voi, i politici italiani di governo saranno scesi in campo per affrontare i problemi. Sbagliato! I dilettanti allo sbaraglio, i 5 stelle, tacciono. Mentre il PD, l'altro socio del governo, invoca la cittadinanza per i cittadini stranieri nati in Italia e per quelli che studiano in Italia. Ne dibattono come se questa sia la vera emergenza in Italia. 
Denotano una assoluta negazione della realtà, dei circa 20.000 lavoratori coinvolti dall'abbandono dell'Ilva da parte della Arcelor Mittal neanche gli interessa. Dei disastri ambientali, loro che si definiscono "verdi" non gliene può fregare di meno. Per loro è importante soltanto dare la cittadinanza a dei futuri potenziali elettori e per questo sono disposti a fare entrare in Italia tutti i clandestini possibili.
Questa è la visione del futuro che la sinistra italiana ha e che ricerca. Questa sinistra è rimasta ancorata all'ideologia comunista, scomparsa in Europa ma non in Italia e, rifacendosi a questo credo, non ha interesse a difendere il popolo. Ricordiamo che per i comunisti il popolo non conta, quello che interessa a loro è il mantenimento del potere e per questo sono disposti a tutto, anche a danneggiare scientemente la nazione.  

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