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mercoledì 27 novembre 2019

Il Popolo e i suoi politici

Quante volte ci siamo sentiti dire che lo stato siamo noi? Che lo stato è il popolo?
Affermazioni puntualmente smentite dai politici di turno. Essi badano soltanto ai loro interessi, forse un po' agli interessi del proprio partito, ma nemmeno sempre.
Allora cosa deve fare il popolo di fronte alla cupidigia dei suoi politici? L'unica cosa che può fare è punirli non rieleggendoli. Togliendogli il potere e sbattendoli fuori dai centri di comando.
Come sarebbe diversa l'Italia se ognuno pensasse che la propria prosperità coincide con la prosperità dello stato. Se al primo posto si mettesse l'amore per la propria nazione, anche a costo di apparire nazionalisti. Perché così è giusto, il Popolo deve sentire di appartenere alla propria nazione. Il senso di appartenenza alla propria nazione è dato anche dalla giustezza delle leggi date e qui nascono i problemi per il Popolo.
Le leggi non sono giuste, i politici italiani ed in particolare i comunisti e le compagini di sinistra non hanno mai legiferato in difesa del Popolo o per il Popolo. Normalmente le leggi emanate sono sempre tese alla raccolta delle tasse e alla difesa dei privilegi della casta politica.
Quindi, le aspirazioni del Popolo vengono soffocate dai suoi politici.

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