Si fa un
gran parlare di "Nuovo Corso Verde", o "Green Deal", i
politici italiani ed in particolare i comunisti del PD godono nello
scimmiottare tutto con degli anglicismi. E' di oggi l'annuncio della Ursula von
der Leyen, la tedesca Presidente della Commissione Europea, circa il Green Deal
dell'EU. Essa scrive che il nuovo corso verde non è solo una visione ma una
tabella di marcia per le conseguenti azioni che quantifica in 50, da porre in
atto fino al 2050. Ciò perché l'Europa sia rispettosa del clima e della natura.
Testualmente scrive: Il nostro obiettivo è
riconciliare la nostra economia con il nostro pianeta e farlo funzionare per il
nostro popolo.
Sicuramente è
una lodevole iniziativa, anche se noi riteniamo che nasca più dalla moda
ambientalista emergente che da reali convinzioni.
Però ci
viene spontaneo pensare: si può riconciliare una economia europea, così come
afferma la von der Leyen, non omogenea tra le varie nazioni e addirittura con
delle condizioni di vita disuguali tra le popolazioni che compongono l'UE? Noi
riteniamo di no.
Prendiamo le
condizioni salariali dei lavoratori UE, di seguito pubblichiamo un grafico di
tutte le retribuzioni medie lorde percepite dai lavoratori di ogni singola
nazione dell' UE. I dati del raffronto sono del 2014 ma ben poco è
cambiato in questi anni. Per correttezza, dato reale ed aggiornato, vi diamo
anche la retribuzione lorda percepita dal Presidente della Commissione UE: 32.000,00
Euro mese più oltre 6.000,00 Euro mese per rimborsi alloggio e spese.
Mentre il valore del salario minimo della Bulgaria per l'anno 2019 è pari a 560
Leva ossia 286,00 Euro mese. Lo stipendio medio di un funzionario dell'
UE e pari a circa 10.000,00 Euro mese, gli stipendi dei funzionari UE
vanno da un minimo di 4.500,00 Euro mese per i neoassunti e raggiungono
i 16.000,00 Euro per funzionari anziani.
Adesso, invece analizziamo i salari in Europa, ecco dove i lavoratori
vengono pagati meglio:
Secondo i dati Eurostat,
il Paese in cui i dipendenti guadagnano di più è la Danimarca dove, il guadagno
orario medio lordo in euro è di 25,5 euro, seguita da Irlanda (20,16), Svezia
(18,46), Lussemburgo (18,38), Belgio (17,32) e Finlandia (17,24).
I guadagni lordi medi più bassi si registrano in
Bulgaria dove sono di appena 1,67 euro, il prezzo di un caffè. Ci sono poi la
Romania con 2,03 euro, Lituania (3,11), Lettonia (3,35) e Ungheria (3,59). In
pratica negli Stati membri più ricchi gli stipendi medi sono 15 volte superiori
a quelli dei Paesi più poveri.
Come potete
osservare esiste una sperequazione sociale drammatica all'interno della UE. A
parte gli esempi dati, se osservate il grafico sotto, la mancanza di uniformità
ed equità nella ripartizione economica della ricchezza nell'UE non è
conciliabile a breve e abbisogna di azioni mirate sul lungo periodo. Si
dovrebbero attivare, nel breve, invece azioni tese ad attuare la parità
salariale all'interno dell'UE.
Però la
Commissione UE non se ne preoccupa affatto, neppure prendono in esame la cosa.
Anzi la Presidente, Ursula von der Leyen, in luogo di occuparsi di queste
problematiche drammatiche che incidono pesantemente sulla vita quotidiana dei
lavoratori, si preoccupa del "Nuovo Corso Verde", o "Green
Deal". In questo seguita dal codazzo dei burocrati dell'UE a cominciare
dai due miracolati comunisti italiani: Sassoli e Gentiloni. Anche se siamo
convinti che le dichiarazioni della von der Leyen sono soltanto una pia
intenzione, date più per réclame che per altro.
Nessun commento:
Posta un commento