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venerdì 5 marzo 2021

La povertà e la "Casta"

L'Istat ha certificato che, dati preliminari, nel 2020 i poveri in Italia sono aumentati di circa un milione. attestandosi così intorno ai 6 milioni di persone. Il 10% della popolazione.

Essendo dati preliminari essi sono suscettibili di variazioni. La cosa che colpisce di più, rispetto alla statistica, è l'aumento significativo della povertà nel nord dell’Italia. 

Noi siamo abituati a pensare che l'indigenza colpisca prevalentemente il Sud ove, invece, anche se l'indice di povertà rimane più alto rispetto alle altre zone del Paese, essa rimane quasi stabile. Mentre è il Nord che sconta più del 70% dei nuovi poveri. Infatti, la classe media si è impoverita per via della dissennata politica economica dell'ultimo decennio, ma sono i piccoli imprenditori, commercianti e lavoratori autonomi che hanno scontato il disagio maggiore nell'ultimo anno a causa del Covid-19.

Avere una Nazione dove l'indice di povertà assoluta raggiunge il 10% della popolazione mentre un altro 5-6% attraversa difficoltà quasi prossime alla povertà, dovrebbe preoccupare enormemente la classe dirigente italiana. Al contrario i politici, ossia la "Casta", di governo e non, si preoccupa della loro visibilità. La componente di Governo, in particolare i comunisti del PD e i dilettanti 5s, in ultimo ha scatenato al loro interno delle "guerre" di posizione e, banalmente, se ne fregano del benessere del Popolo.

Abbiamo letto, negli ultimi mesi, sui mezzi di stampa, appelli della sinistra sulla liberazione di un ragazzo egiziano, tale Zaki. Interventi a favore di un truffatore russo, con aurea di dissidente, condannato e incarcerato dalla giustizia del suo Paese. Non abbiamo, però, letto nulla sullo stato d’indigenza assoluta in cui versa un decimo della popolazione. E' come se questi problemi non esistessero per i comunisti e la sinistra di questa nazione. Essi sottraggono al Popolo laute prebende, circa 20.000 Euro mese, si sono arricchiti sulle sue spalle e del disagio in cui esso versa, semplicemente, se ne fregano!

Noi ci vergogniamo, rispetto al consesso internazionale, di avere simili politici. Ci vergogniamo della loro inutilità rispetto allo stato in cui versa la nostra Patria. Invece di "dannarsi" per risolvere i gravi problemi attraversati dal Paese o, almeno, cercare di farlo, si preoccupano delle loro posizioni di potere all'interno delle loro formazioni politiche e/o di avere qualche sottosegretario in più, uomo o donna che sia nell'attuale Governo.

Essi non sono dalla parte degli italiani, non sono dalla parte delle persone. Sono orientati soltanto alla difesa delle loro poltrone e delle laute prebende percepite. Tutt'al più difendono la loro politica a sostegno dell'invasione della nostra nazione da parte dei barbari clandestini che, essi, giudicano come le loro nuove risorse. Dimenticano che vivono e prosperano sulle spalle degli italiani.


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