Post in evidenza

mercoledì 17 marzo 2021

Unità d'Italia - 160esimo Anniversario 2021


Il 17 marzo 1861 veniva proclamato il Regno d'Italia. Nasceva dalle, cosiddette, guerre d'Indipendenza e dall'unione al Regno di Sardegna delle regioni conquistate dall'esercito piemontese dei Savoia - Aosta il cui Re Vittorio Emanuele II assumeva il titolo di Re d'Italia.

La storia la scrive chi vince. Non necessariamente chi vince o perde sono la parte giusta. Sono una parte. L'Unità d'Italia nasce dalle guerre di conquista di Casa Savoia, se siamo una Nazione unita, è perché hanno vinto. Non certo per merito di alcuni sognatori.

Lo stesso Garibaldi non era altro che un mercenario cui piaceva "guerreggiare", sicuramente una figura di "guerriero d'altri tempi" ma anche piuttosto pragmatico. Quando organizzò l'attacco al Regno delle Due Sicilie, la Spedizione dei Mille, non si avventurò, come la storia ufficiale asserisce, in un’impresa avventata. Lo fece dopo che il Conte di Cavour, per mezzo dei suoi inviati, ottenne l'appoggio di quasi tutta la nobiltà napoletana, siciliana e la neutralità di gran parte degli alti ufficiali borbonici. In pratica il Regno delle Due Sicilie cadde per opera del tradimento perpetrato dalla classe dirigente borbonica, cui erano stati promessi enormi vantaggi di tipo economico e di potere nel futuro Regno d'Italia.

Che l'occupazione e annessione del Regno Borbonico fu nient'altro che una guerra di conquista è dimostrata dal fatto che i Piemontesi razziarono tutto ciò che poterono per trasferirlo al Nord. Scomparvero così dal meridione le fabbriche meccaniche i cui macchinari furono trasferiti e così tutte le altre industrie di pregio ivi esistenti.

In pratica il meridione d'Italia diventò un grande latifondo governato dai personaggi che ne consentirono, con il loro tradimento, l'occupazione da parte di Casa Savoia. E, quindi, a causa di ciò   nacque la questione meridionale, tuttora esistente.

Questa è la realtà che continuò, poi, con la guerra contro l'Austria del 1866 che consentì l'annessione di Mantova, del Veneto e parte del Friuli. Con l'annessione dello Stato Pontificio e di Roma, nel 1870 e, con la Prima Guerra Mondiale, nel 1918,  con l'annessione dei territori del Trentino, Trieste, Istria e parte della Dalmazia. Questi ultimi territori, Istria - fiume e territori della Dalmazia, furono poi persi con la seconda guerra mondiale e i suoi abitanti, italiani, costretti all'esodo e in parte, si calcolano in circa 35.000 persone, massacrati e gettati nelle Foibe carsiche o impietosamente sepolti in fosse comuni, dai comunisti Jugoslavi con l'aiuto dei traditori italiani del P.C.I.

La retorica vuole che si festeggi l'unità d'Italia con i "paroloni" inneggianti agli alti scopi e ideali che portarono a unire i territori italiani sotto la Corona Sabauda. La cruda verità è che quest’unità fu realizzata soltanto grazie alle velleità di conquista di Casa Savoia, del Regno di Sardegna e grazie all'acume del suo Primo Ministro, il Conte Camillo Benso di Cavour, che ne divenne, con il suo IV Governo, anche il primo Presidente del Consiglio dei Ministri.


 

 

Nessun commento:

Posta un commento