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martedì 29 maggio 2018

L' Italia, gli interessi del popolo e le funzioni di garanzia istituzionali

I burocrati di Bruxelles, la Germania, il suo giullare ed addirittura il Lussemburgo festeggiano l' operazione "distruggi paese" operata a danno dell' Italia con la complicità di pochi (leggasi Partito Democratico) e la mancata garanzia istituzionale operata dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con il suo veto sul nome del Professore Paolo Savona.
Recita la Costituzione italiana all' art. 68 "Il Presidente della Repubblica è il Capo dello Stato e rappresenta l' unità nazionale, è il garante dell'indipendenza e dell' integrità della nazione".
Questo avrebbe dovuto valutare Mattarella prima di porre veti e, quindi, distruggere il tentativo di formazione del governo Lega-M5s. Evidentemente le pressioni, operate dai burocrati di Bruxelles, dalla Germania e dal suo giullare oltre che dal suo partito, il PD, sono state più convincenti rispetto ai doveri impostigli dalla Costituzione. Noi speriamo che egli sia stato, forse, in buona fede quando a posto il suo veto e impedito la formazione del Governo. Riteneva, chissà, che accontentare i poteri dell' UE avrebbe portato, come conseguenza, ad una diminuzione delle pressioni speculative sull' Italia. Evidentemente non ha vicino dei buoni consiglieri. La situazione che egli ha creato si è ritorta contro la nostra nazione; infatti lo spread è salito ancora e continuerà a salire. Ciò che nessuno ha capito è che, causa l' incertezza istituzionale creatasi a mezzo del gesto di Mattarella, gli investitori stranieri si sono spaventati, se poi a questo ci aggiungiamo anche le manovre finanziare artatamente poste in essere da alcune istituzioni straniere per destabilizzare i nostri titoli di stato arriviamo alla situazione creatasi. Non bisogna essere degli "scienziati" per capire che i mercati finanziari premiano la stabilità di un paese e questo indipendentemente da chi governa e indipendentemente se chi governa sia pro o contro le attuali regole dell' UE. 
Quindi il primo dovere del Capo dello Stato sarebbe stato questo: attenersi alla Costituzione, alla parte citata dell' art. 68 e, prima di agire, su pressioni esterne, pensare alle conseguenze che potevano, cosi come successo, crearsi.
A causa del suo gesto si è incrinata l' unità nazionale, abbiamo una Italia divisa e non solo politicamente ma di fatto. Oltracciò abbiamo perduto l' indipendenza nazionale; quando si prevarica la volontà popolare (leggasi risultati elettorali Lega - M5s) ponendo veti su governi e su nomi solo per accontentare i poteri UE e stranieri si svende l' indipendenza nazionale e conseguentemente l' integrità della nazione. E' impensabile che le questioni interne dell' Italia siano determinate da  poteri esterni ad essa.

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