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venerdì 22 marzo 2019

La scarsa utilità dell' Unione Europea

L'Unione Europea, in particolare negli ultimi anni, invece di essere il motore dello sviluppo delle nazioni che la compongono ne è il freno e per certi versi la rovina.
Essa, sostanzialmente, rappresenta gli interessi di una sola nazione, la Germania. Le politiche applicate alle altre nazioni sono state, essenzialmente, poste in essere per tutelare gli interessi economici di quella nazione. Questo dato è incontrovertibile, soltanto i politici che si sono venduti e/o svenduti agli interessi germanici hanno plaudito a queste politiche.
In Italia il caso più eclatante, a parte i poveri di senno della sinistra italiana, è quello di Romano Prodi che, dopo aver distrutto l' industria pubblica italiana, ha pensato bene di svendere agli interessi tedeschi l' ingresso dell' Italia nell' Euro. Ricordiamo che l'Italia è ancora la seconda potenza industriale in Europa e che nel 1996/1997, il primo governo Prodi è durato dal 17 maggio 1996 al 21 ottobre 1998, essa era in grado di impensierire fortemente la Germania, allora impegnata nell'assorbimento della ex DDR. 
Il perché Prodi, assieme a Carlo Azeglio Ciampi allora governatore della Banca d' Italia, abbia svenduto il cambio della lira sull'euro a 1.936,27 lo si può facilmente intuire dallo spessore dell'uomo. Lo stesso che negli anni addietro distrusse l'Iri; chiamato a risanarlo non trovò niente di meglio che farne dello "spezzatino" con i risultati che tutti all'epoca videro. Una per tutte la vicenda della Cirio, storica azienda alimentare nata nel 1856, che Prodi cedette a Sergio Cragnotti, poi arrestato e condannato per averla portato sull'orlo del fallimento. All' atto della cessione della Cirio tutti sapevano chi era Cragnotti, soltanto Prodi non lo sapeva?
A volte ci si chiede se la dabbenaggine e l' incompetenza sia un merito per fare carriera. Prodi di carriera ne ha fatta molta, ha si rovinato, con il disastroso ingresso dell' Italia nell'Euro, una nazione e ridotto in miseria milioni di famiglie ma è stato premiato e nominato Presidente della Commissione Europea; carica detenuta dal  16 settembre 1999 al 21 novembre 2004.
Per questi motivi oggi va esposta la bandiera italiana in luogo di quella europea, fino a quando l'Europa non sarà al servizio di tutte le 28 nazioni che ne fanno parte, noi non possiamo riconoscerci nell' Unione.

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