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lunedì 25 marzo 2019

Italia - Le prebende dei parlamentari

Abbiamo parlato dei politici, in Italia,  incatenati alle loro poltrone a cui non vogliono rinunciare  per non perdere le laute prebende ch'esse gli procurano.
Vogliamo, quindi, illustrarvi quelli che sono i proventi percepiti dai politici eletti in Italia; proventi che scandalizzeranno i nostri lettori stranieri ai quali, però, ricordiamo che l' Italia è il paese del "ben godi". Naturalmente sono i politici che ben godono non, certamente, i milioni di cittadini sempre più alle prese con i problemi legati al mettere insieme il pranzo con la cena e/o ad arrivare alla fine del mese.
Attualmente i deputati, eletti alla Camera dei deputati, hanno diritto a un’indennità lorda di 11.703,00 euro. Importo che al netto è pari a 5.346,54 euro mensili più una diaria di 3.503,11 e un rimborso per spese di mandato pari a 3.690,00 euro. Ad essi si aggiungono 1.200,00 euro annui di rimborsi telefonici e da 3.323,70 fino a 3.995,10 euro ogni tre mesi per i trasporti. Il tutto per un totale netto mensile di 17.734,75 euro. Quindi ogni politico, eletto alla Camera dei deputati, costa al cittadino italiano 257.133,72 euro a cui vanno sommate le indennità di funzione e la monetizzazione dei benefits. Infatti, deputati e senatori usufruiscono di tessere per la libera circolazione autostradale, ferroviaria, marittima e aerea per i trasferimenti sul territorio nazionale. Di conseguenza un deputato della Repubblica Italiana costa al cittadino più di 300.000,00 euro l'anno.
Lo stesso discorso vale per i senatori che attualmente  ricevono un’indennità mensile lorda di 11.555,00 euro. Al netto la cifra è di 5.304,89 euro, più una diaria di 3.500,00 euro cui si aggiungono un rimborso per le spese di mandato pari a 4.180,00 euro e 1.650,00 euro al mese come rimborsi forfettari fra telefoni e trasporti. Naturalmente anche per loro, vanno sommate
le indennità di funzione e la monetizzazione dei benefits, per un costo pro capite ugualmente di ben più di 300.000,00 euro l'anno.
A queste prebende dobbiamo aggiungere gli indiretti benefici derivanti dalla posizione.
Orbene, se paragoniamo i proventi percepiti dai parlamentari italiani a quelli di altre nazioni d' Europa, essi costano il doppio di quelli inglesi, ben sei volte in più di quelli spagnoli e molto più di quelli tedeschi e francesi che pure sono pagati molto bene. 
Voi direte: sono proventi assurdi se paragonati all'attuale situazione economica italiana e  paragonati alle difficoltà attraversate da milioni di famiglie in Italia. Tant'è. Per questo ci indigniamo quando notiamo i comportamenti di questi signori che, se pur strapagati, neanche fanno gli interessi dei loro elettori e dei cittadini in generale. 
Un parlamentare dovrebbe essere il "faro" dei suoi elettori, dovrebbe rappresentarli degnamente e intervenire per cercare di risolvere i loro problemi. Dovrebbe ricordare sempre che è grazie a loro che percepisce laute prebende da parte dello stato. Invece, nella maggior parte dei casi, una volta eletti essi dimenticano da dove sono venuti e, cosa più grave, dimenticano a chi devono la loro elezione. E quindi assistiamo alle peggiori assurdità, come alle diatribe che scatenano in difesa dell' ingresso in Italia dei clandestini (Sic!) e/o quando giustificano i crimini commessi da quest'ultimi.
Ci domandiamo: è questa la loro missione? E' per questo che i loro elettori li hanno votati? Non sarà che quest'ultimi credevano, al momento del voto, di eleggere un rappresentante che li  avrebbe difesi e fatto i loro interessi? Così come è normale che sia? 
Al contrario pensano ai propri interessi, andandosene a zonzo tutto il giorno, partecipando giornalmente alle varie trasmissioni televisive e, quando gli va, a volte, partecipando ai lavori parlamentari ove possono riposarsi dopo le molte fatiche quotidiane.
E noi paghiamo! Direbbe il grande Totò.
  
 

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