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sabato 18 maggio 2019

L' asilo infantile della politica

A 9 giorni dalle elezioni europee assistiamo ad azioni e dichiarazioni tali, da parte dei politici italiani, da non capire più se queste sono rese da persone adulte o da persone con menti da bambini dell'asilo infantile. I personaggi di governo che, ricordiamo, per disgrazia della nostra nazione, sono dei dilettanti allo sbaraglio si accusano reciprocamente di non volere questa o quella cosa. Sembra quasi il classico gioco dei bimbi che litigano perché uno ha preso o vuole prendere il giocattolo dell'altro. Intanto il differenziale dei nostri titoli di stato cresce e questo significa miliardi di euro  di interessi che le future generazioni dovranno pagare per colpa del dilettantismo di questi personaggi.
L'opposizione di sinistra, dimenticando che fino ad un anno fa erano al governo, gridano che bisogna porre in atto misure per ridurre le tasse ed in particolare sul lavoro. Perché non hanno posto in essere queste misure quando erano al governo? Ma questo fa parte del loro essere; la sinistra italiana, composta per la maggior parte dagli ex comunisti, se ne è sempre infischiata dei bisogni dei lavoratori e del popolo in generale. Negli ultimi 20 anni hanno privilegiato il mondo della finanza, delle banche ed in Europa si sono adeguati ed appiattiti sulle posizioni dominanti della Germania. Con le loro politiche economiche e sociali hanno distrutto il ceto medio italiano. Ora cercano di rifarsi una verginità? Fortunatamente il popolo non dimentica, non può dimenticare gli sfaceli da loro compiuti.
L' Opposizione di centro-destra, di nuovo guidata da Berlusconi, insiste per far si che questo governo imploda su se stesso dopo le elezioni europee e si torni alle elezioni.
Viviamo un periodo di grande confusione ma quello che fa veramente paura è la presso pochezza dei governanti, in particolare dei 5stelle.
Questi personaggi, senza arte ne parte, vogliono erigersi come nuovi profeti d'Italia. Disgraziatamente per gli italiani essi non hanno idee, competenze, esperienze e nemmeno l'intelligenza per comprendere la loro inadeguatezza.
Starnazzano di crisi nazionali e si scagliano contro i loro alleati di governo, inducendo gli investitori stranieri a fuggire. Vogliono apparire come i nuovi giacobini d'Italia e il Di Maio si erge a nuovo Robespierre ma dimenticando che quest'ultimo, infine, fu arrestato e giustiziato.
In questa grande confusione di idee e motivazioni si svolgeranno, il 26 maggio,  le elezioni europee e gli italiani dovranno comunque dare il loro voto ad una compagine politica.
Decidere per chi votare risulta essere una decisione piuttosto imbarazzante. I 5stelle, all'interno dell' asilo infantile della politica, sono i "bambini" più scapestrati; non meritano di  essere votati in quanto pericolosi per gli interessi italiani in Europa.
La sinistra non può essere votata in quanto privilegerebbe gli interessi della Germania e dei burocrati di Bruxelles e non quelli dell'Italia.
L'opposizione di centro-destra è, probabilmente, la forza politica che meglio potrebbe rappresentare gli interessi italiani in seno all'UE ma anch'essi sono collusi con i burocrati dell' Unione e, in qualche modo, succubi delle politiche Tedesche.
C'è poi  la seconda forza di governo: la Lega. Attualmente essa rappresenta l' unica forza politica impegnata nella difesa dei valori nazionali.
Quindi, anche se sono dei dilettanti alla pari dei loro compari di governo, sono gli unici che potrebbero difendere gli interessi dell' Italia nel consesso europeo.



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