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venerdì 8 maggio 2020

La confusione dei politici

Premessa:
Il nostro Blog è molto seguito all'estero, circa il 60% dei lettori sono stranieri. Ci dispiace, da Italiani e fieri di esserlo, scrivere cose che possono dare una idea d’inefficienza del sistema politico italiano ma, di fronte a quello che sta succedendo, siamo costretti a farlo. Possiamo però affermare che l'Italia non è quella rappresentata dai politici di governo che sono una casta malata di cui il Popolo Italiano deve liberarsene al più presto.

L'Italia, anche se dal 4 maggio ha riaperto alcune attività e liberalizzato le uscite delle persone nella propria Regione di appartenenza, non è ancora uscita dall'emergenza CoronaVirus o Covid-19 che si voglia. A oggi i morti per la pandemia sono circa 30.000, dati delle ultime 24 ore, al 7 maggio, danno ancora 274 deceduti a causa del Virus.
Ad oggi c'è in Italia una situazione economica disastrosa, con la maggioranza delle attività ancora ferme e una situazione sociale prossima all'esplosione. Pensate che si calcola ci siano più di 10.000.000 - 10 milioni! - di poveri. Persone che neanche riescono a mettere a tavola qualcosa per mangiare. 
Imprenditori e disoccupati che si suicidano per l'incertezza del futuro. Milioni di disoccupati e cassaintegrati. Migliaia di Aziende chiuse e con il rischio che molte non possano farcela a riaprire.
Orbene, in questa situazione tragica, la classe politica di governo dovrebbe essere al lavoro per risolvere in fretta le situazioni appena accennate. Dovrebbe cercare di studiare come aiutare le imprese alla ripartenza, come procurare denaro per finanziare a fondo perduto le attività che ne necessitano etc.
Invece di cosa si stanno preoccupando? Di effettuare, con la scusa di concedere permessi di soggiorno transitori di 6 mesi per lavorare in agricoltura, una maxi sanatoria per circa 600.000 barbari clandestini (migranti clandestini). 
Stiamo parlando di una cifra mostruosa di barbari che con la scusa di sottrarli al lavoro nero, tanto sono neri direte, li fanno schiavizzare da regolari. 
Intanto, però, hanno fatto una sostituzione etnica di lavoratori. A casa gli italiani (quelli bianchi per intendersi, nati in Italia) e al lavoro i barbari che costano nettamente meno.
I politici che vogliono fare quest’operazione sulla pelle del Popolo sono il loro improbabile premier Giuseppe Conte, i comunisti PDioti, i comunisti di Italia Viva ex PDioti che si sono scissi dal PD e, anche se contrari, si accoderanno i 5 s per non perdere le poltrone acquisite e le laute prebende, circa Euro 20.000,00 che sottraggono mensilmente al Popolo. 
Nel frattempo che essi litigano per definire quest’operazione di regolarizzazione dei barbari, i loro pseudo-consulenti e i ministri di questo governo stanno portando il Paese alla rovina.
Pensate che un consulente del governo, tale Arcuri, ha pubblicizzato, da ormai 2 settimane, la vendita delle mascherine sanitarie a Euro 0,50 più iva cadauna. Risultato, chi le vendeva a 3 o 5 euro continua a venderle a quel prezzo e le mascherine a prezzo calmierato sono introvabili. Così come sono introvabili i guanti in lattice.
I medici raccomandano di utilizzare i dispositivi di sicurezza ma questi non si trovano!
C'è un ministro della giustizia, se si cerca il suo nominativo su internet pare che prima di approdare in politica con i 5 stelle facesse il DJ con il nome di Fofò, che ha lasciato che fossero scarcerati centinaia di detenuti mandati agli arresti domiciliari per motivi di salute a causa del CoronaVirus.
Problema è che questi detenuti erano Boss della mafia e criminali, sempre mafiosi, di alto spessore.
C'è il capo del nuovo partito dei comunisti di Italia Viva, Matteo Renzi, che per cercare di guadagnare nuove poltrone negli Enti pubblici e visibilità nel governo, tiene in fibrillazione il capo del governo Conte. 
Ben sapendo Renzi di essere l'ago della bilancia per non far cadere il governo profitta spudoratamente della situazione.
Questa, in piena pandemia del CoronaVirus, è l'analisi e la testimonianza dei fatti, di quando accade in Italia a causa della confusione che ottenebra le menti dei politici di governo.
 

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