Quando
l'inflazione in Italia girava intorno al 20/25%, fine anni '70 inizio anni '80,
le Brigate Rosse avvelenavano il clima sociale e la lira era svalutata in
funzione delle esportazioni, avevamo un debito del 55% sul Pil e il Popolo
prosperava.
Poi
arrivarono le indagini, sui partiti politici, di "tangentopoli". Un
gruppo di magistrati, da lì iniziò la politicizzazione della magistratura, si
accanì, anche oltremodo, sul sistema politico dell'epoca che scomparve. Non
scomparirono però i comunisti del Partito Comunista Italiano, alcuni magistrati
evitarono il loro coinvolgimento nello scandalo delle tangenti, anche se ne
avevano ricevute.
Fu in quegli
anni che iniziarono le "manovre" della sinistra per entrare
nell'euro.
Per
consentirlo si diede inizio alle privatizzazioni "selvagge" delle
attività industriali di Stato. Per la privatizzazione dell’IRI, aveva in
portafoglio dei veri e propri gioielli produttivi, fu incaricato Romano Prodi.
Questo
signore distrusse l'Industria di Stato, cedendo attività floride a prezzi
infimi e a personaggi discutibili. Un esempio per tutti, la Cirio storica
azienda dell'alimentare, fondata nel 1856, fu ceduta a un finanziere tale
Sergio Gragnotti, in odore di bancarotta, che da lì a poco la condusse al
fallimento.
Nel
frattempo alla fine degli anni '90 il debito raggiunse il 113,3% sul Pil. Di
fatto si duplicò rispetto alla fine degli anni '70, per scendere ancora al 106,4%
nel 2002, dopo l'ingresso nell'Euro.
Dopo 10 anni
dall'ingresso nell'euro, il debito raggiunse la mostruosa percentuale del
119,7% nel 2011.
Per arrivare
al 134,8% sul Pil al 31/12/2019. In pratica al 31 dicembre scorso il
debito, rispetto agli inizi degli anni '80, è aumentato del 70%. Da considerare
che nel 1987 l'Italia era la quinta potenza industriale del Pianeta.
Voi direte:
com'è possibile che in poco più di 30 anni il nostro Paese sia ancora la seconda
potenza industriale dell'Unione Europea pur avendo un debito superiore al 70%
di quello della Germania, primo produttore industriale d' Europa?
La
spiegazione la si trova nella differenza tra la vita reale, quella
dell'Industria, Artigianato e commercio e la vita politica del Paese. Sempre
più spesso dal 2011 in poi i politici che si sono alternati al governo
dell'Italia, tutti governi di sinistra, hanno confuso la necessità della vita
reale con le loro "fantasie" d’incapacità e incompetenza
conclamata.
Hanno svenduto
la nostra Nazione all' Unione Europea, di fatto alla Germania. Ancora oggi la
sinistra italiana è succube e inchinata ai tedeschi, non lavorano per tutelare
gli interessi nazionali.
Sempre la
sinistra italiana ha dilapidato miliardi di euro per mantenere le popolazioni
migranti e, quelli che noi chiamiamo "barbari invasori", agevolarne
l'arrivo nel nostro Paese.
L'invasione
dei barbari clandestini continua da circa 10 anni, sostenuta dalla sinistra
italiana che taccia di razzismo chi non è in linea con la loro grottesca
politica e dilapida miliardi di euro.
I PDioti,
così chiamano gli italiani gli appartenenti al Partito Democratico erede dei
comunisti, non si rendono conto dei danni che fanno con il loro atteggiamento
ipocrita e, aggiungiamo, demenziale. Non sappiamo cosa li motiva veramente, se
è solo stupidità o un disegno politico di lungo termine, per effettuare una sostituzione
etnica, ma così facendo stanno esasperando il Popolo.
Peccato
avere degli uomini che dovrebbero governare e invece sono inutili e
neanche ce ne potremo liberare a breve.
Forse è la prima volta che succede nel nostro Paese, avere gente che non sa, ma vorrebbe presumere di sapere. E' umiliante per l'Italia.
Forse è la prima volta che succede nel nostro Paese, avere gente che non sa, ma vorrebbe presumere di sapere. E' umiliante per l'Italia.
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