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venerdì 19 aprile 2019

La fuga dei pensionati all'estero

Vogliamo parlarvi dei pensionati italiani che, traditi dal governo e dai politici, cercano all' estero una maggiore serenità, una maggiore tranquillità economica ed una maggiore dignità di vita.
Traditi dai politici che hanno sempre pensato solo e soltanto a se stessi, dotandosi di pensioni d'oro, vitalizi etc. ma infischiandosene delle necessità di altri milioni di cittadini che, una volta in pensione, trattano come dei bancomat da dove attingere tasse e balzelli. Cittadini che hanno lavorato una vita, contribuito allo sviluppo di un paese e permesso ai politici italiani di "riempirsi le tasche" ed infine trattati peggio di un immigrato clandestino.
Però se un pensionato italiano trova il coraggio di lasciare la Patria in cerca di un luogo dove poter vivere dignitosamente, esso viene trattato come un profittatore dai nostri intellettuali di sinistra e dai politici sia di governo che non. Il perché lo si capisce immediatamente, primo: vengono meno dei cittadini da "spremere"; secondo: la loro fuga all'estero è la più lampante delle denunce sull'incapacità dei governanti italiani di tutelare i propri cittadini.
Abbiamo assistito ieri, nella trasmissione Dritto e Rovescio condotta dall'ottimo giornalista Paolo Del Debbio, a vergognose accuse verso i pensionati italiani stabilitisi in Portogallo prodotte da un insignificante politico, tale Gianfranco Librandi che, dall'alto della presunzione data dai suoi introiti d'oro, pagati dal popolo, si è permesso di insultare questi nostri connazionali. Da sottolineare che questo soggetto, dopo aver cambiato casacca politica varie volte e questo già la dice lunga sull'uomo, è, attualmente,  un esponente del PD e quindi degli eredi del partito comunista italiano.
Auspichiamo che non venga più votato e quindi torni nell'anonimato che merita. Non capiamo come si possa votare un personaggio del genere che rappresenta il peggio dei politici attualmente in circolazione. 
Ma torniamo ai nostri concittadini che per vivere dignitosamente l'ultima fase della loro vita sono costretti ad emigrare all'estero. Pensiamo soltanto al costo dei medicinali che in Italia costano, mediamente, tre volte tanto rispetto a molte nazioni europee.
Essi hanno tutta la nostra solidarietà e comprensione. Non è facile lasciare la Patria, i propri affetti e soltanto per questo essi andrebbero capiti e non offesi da personaggi che vorremmo fare vivere con gli importi di pensione da essi percepiti e che invece sfruttano la politica e con essa si riempono le tasche con le laute prebende di parlamentare. Ricordiamo che questi signori percepiscono stipendi d'oro pari a circa 300.000,00 euro l'anno oltre agli innumerevoli altri vantaggi connessi al loro status  e si permettono di offendere dei pensionati che per vivere sono costretti ad abbandonare la loro Patria. Dovrebbero soltanto vergognarsi!


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