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mercoledì 23 ottobre 2019

L'incompetenza e la realtà

Vogliamo parlarvi della manovra economica in fase di "ideazione" da parte dell'attuale governo. Esso, lo ricordiamo per i nostri amici all'estero, è formato dai comunisti del PD e dei partiti minori associati, dai dilettanti allo sbaraglio del M5s e dai voltagabbana di Renzi che sempre comunisti sono. 
Orbene tutta questa pletora di persone sta cercando, con questa manovra economica, di massacrare gli italiani. Pensate che hanno iniziato con l'idea, poi in parte ritirata, di voler tassare il prelievo di denaro contante, porre tasse sulle merendine e bibite, tassare le autovetture con motorizzazioni Euro 3 ed Euro 4, obbligare i commercianti ed artigiani ad utilizzare come unico mezzo di pagamento i bancomat e carte di credito (per quest'ultima ipotesi senza neanche intervenire sugli abbonamenti per apparati e commissioni che essi pagano). Ancora, vogliono intervenire, in aumento, sulla tassazione della casa, limitare il prelievo di contanti ad un totale di soli 2.000,00 Euro (non si capisce se il limite è mensile e/o annuale) ed altri balzelli collegati. Inoltre, dulcis in fundo, vogliono inasprire le pene detentive per gli evasori sopra i 100.000,00 Euro. Giusto direte voi, certamente diciamo noi, siamo tutti completamente d'accordo ma come gestire la cosa? 
Il problema di questo governo è che è formato da incompetenti privi di una visione del futuro e della realtà. L'unico che probabilmente conosceva un poco di realtà era Di Maio, il capo dei dilettanti allo sbaraglio, grazie ai suoi trascorsi di venditore di bibite e di cameriere di pizzeria. Ma pare che, dopo aver sconfitto la sua povertà, lo abbia dimenticato. Quindi se ne escono con le idee più fantasiose, in questo coadiuvati da un primo ministro che, credendosi un grande statista, addirittura surclassa tutti con idee non solo fantasiose ma assolutamente deleterie per la nazione. Ve ne spieghiamo sinteticamente il perché.
Esso e i suoi sodali, ripetiamo, non avendo una visione del futuro e della realtà, con quanto ipotizzato, mentre da una parte faranno gli interessi e la felicità delle banche d'altra spingeranno migliaia di persone sul lastrico. Pensiamo a tutti quei piccoli commercianti ed artigiani che saranno costretti ad assoggettarsi alle banche per dotarsi degli apparati per bancomat e carte di credito e, poi, sugli introiti pagare alte percentuali di commissioni. Oltracciò essi avranno sempre la spada di Damocle sulla testa in quanto, essendo questo un governo fondato sul sospetto come nei vecchi regimi comunisti di triste memoria, saranno sempre considerati evasori. Infatti i controlli fiscali non si fanno sulle grandi e grandissime industrie ed attività ma sulle piccole attività. Lo scopo è di facile intuizione, sono piccoli e non possono difendersi. Morale, migliaia di piccole attività che già si sostengono con grosse difficoltà chiuderanno e provocheranno altra disoccupazione. Altro che crescita del Prodotto Interno Lordo.
Con le altre fantasiose idee che prevedono balzelli a raffica provocheranno altra povertà e, sicuramente, scoraggeranno i consumi.
Allo sviluppo della nazione, agli investimenti neanche ci pensano. Forse neanche riescono a capire cosa significhino questi concetti.
Pensate che nei giorni scorsi l'attuale ministro delle infrastrutture e dei trasporti ha dichiarato pubblicamente: La vera rivoluzione delle opere pubbliche nel nostro paese sono le manutenzioni, con interventi sistematici e di qualità possiamo ottenere più sicurezza e anche aumentare il PIL.
Il gestore dei lavori pubblici non capisce che la realizzazione delle opere pubbliche fa aumentare il Pil e non le manutenzioni, pur se importanti. Anche un bambino capirebbe che è una questione di numeri.
Su questo punto vorremmo aggiungere soltanto una considerazione. L'errore che fanno tutti i politici è quello di non avere studiato la storia. In Italia, Mussolini con le opere pubbliche, pensate soltanto alle opere ferroviarie compiute, ha fatto prosperare il regime Fascista e campare l'Italia per 20 anni. Non c'è città e/o località in Italia ove non vi siano opere, molto visibili data l'architettura, costruite nel ventennio che va dal 1922 al 1942. Lo stesso quartiere dell'EUR a Roma, un gioiello dell'architettura di Piacentini, si doveva chiamare E42 ed ospitare l'esposizione universale di tale anno. La Germania è stata riarmata e risollevata dalla crisi attraverso le opere pubbliche massicciamente messe in moto da quel folle di Hitler. Che folle era ma intelligente, aveva capito che le opere pubbliche mettono in moto rapidamente tutta l'industria di una nazione. Poi le autostrade tedesche, est-ovest,  furono costruite per spostare rapidamente le Panzer Division ma questo è un altro discorso.
Negli Stati Uniti, Franklin Delano Roosevelt con il New Deal, all'interno del quale le opere pubbliche e i lavori di pubblica utilità furono una sua parte saliente, risanò una nazione, dopo la grande crisi del 1929, attraverso varie misure tra le quali lo sviluppo delle opere pubbliche fu il più importante. 
Quindi è vero che questi dilettanti non hanno competenza alcuna e nemmeno visione del futuro non conoscendo la realtà delle cose.

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