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martedì 28 aprile 2020

Ritorno alla realtà

Il 4 maggio, in Italia, terminerà, in parte, la clausura imposta dalla contingenza data dal CoronaVirus.
Dopo circa 2 mesi d’inattività, riprenderanno alcune attività produttive e i cittadini saranno "autorizzati" a uscire di casa ma, forse, a non varcare i limiti della Regione di domicilio. Conte, l'improbabile premier di questo governo, sull'argomento è stato piuttosto balbuziente.
Dopo un periodo, vissuto dalle persone come una sorta di sogno, si tornerà alla realtà. Una bruttissima realtà, dove i più capiranno cosa li aspetta per il futuro.
Le Aziende cercheranno di riprendere l'attività produttiva; si scontreranno con il mercato e con la concorrenza estera. Avranno problemi organizzativi e di ulteriori costi dati dalle misure imposte per la sicurezza dei lavoratori. Riprenderanno l'attività con scarsa liquidità e con le banche che non garantiranno velocemente i finanziamenti attesi e garantiti dallo Stato.
Le persone si ritroveranno in strada in città e paesi semi chiusi; ricordiamo che alcune attività non riprenderanno adesso. Ad esempio: i bar e tutto il settore ricettivo, il comparto turistico e della cura della persona, addirittura dovrebbero riprendere il 1 giugno. Se a quella data saranno ancora in grado di riaprire, naturalmente.
Alcuni avranno problematiche di riadattamento alla vita normale, le mascherine, altra fonte di costo per le famiglie e i guanti in lattice saranno il nuovo look.
Quello che sarà più difficile da sopportare, dal 4 maggio in poi, sarà la nuova condizione di decine di migliaia di cittadini che si ritroveranno a casa in cassa integrazione e/o senza lavoro. Pensiamo, ancora, ai titolari di esercizi commerciali, ai professionisti a partita iva, ai dipendenti di settori minori ma non per questo da dimenticare etc. 
La realtà sarà difficile; avevamo sostenuto, già a metà marzo, che questo governo non avrebbe lavorato a favore delle Imprese, o comunque non adeguatamente. I risultati sembrano darci, disgraziatamente ragione. Conte e soci sono completamente inadeguati.
Interi settori produttivi moriranno. Gli imprenditori saranno soli con i loro debiti, procedure fallimentari e beni impegnati; significa che decine di migliaia di lavoratori resteranno a casa. La disoccupazione raggiungerà percentuali mai viste. 
E' uno scenario catastrofico il nostro ma rappresenta la realtà, ciò che ognuno, con una sufficiente esperienza di vita e professionale ai vertici di una qualsiasi attività, avrebbe potuto immaginare già in febbraio ma non questo Governo d’incapaci e incompetenti. 
Si sono contornati di una pletora di consulenti che, strapagati con i soldi del Popolo, si stanno rivelando più incapaci di chi li ha assunti. Questo governo passerà alla storia come il peggiore di sempre.
Il Popolo, però, pagherà la loro incompetenza, la pagheranno gli imprenditori che dovranno fare i miracoli per riuscire a riprendere la propria attività in assoluta solitudine. 
Tra meno di 2 mesi ci saranno i primi, violenti, disordini di piazza. I poveri saliranno a 15milioni. Le parole sono belle ma la sostanza? Il Popolo che farà?
Noi speriamo ardentemente di avere sbagliato le nostre previsioni ma esse sono dettate dalla realtà.

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