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lunedì 2 marzo 2020

Nuova emergenza - La rotta balcanica

La settimana scorsa, dopo l'uccisione di decine di soldati turchi sul confine tra Siria e Turchia, il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha deciso di aprire le frontiere e lasciar uscire dal suo Paese le decine di migliaia di profughi siriani verso l'Europa. La motivazione, in contrasto con gli accordi sottoscritti con gli europei, è stato a suo dire il mancato appoggio europeo sul conflitto armato tra turchi e siriani sull'ultima roccaforte dei terroristi ribelli nel nord della Siria, vicino al confine turco.
Per inciso i soldati turchi operano all'interno del territorio siriano.
"Da quando abbiamo aperto i nostri confini è aumentato il numero di migranti diretti in Europa. Presto saranno milioni", l' ha affermato Erdogan in un discorso ai membri del suo partito (Akp) ad Ankara. "L'Europa credeva che stessimo bleffando, ma quando abbiamo aperto le porte i telefoni hanno ricominciato a squillare ha aggiunto. E fonti che arrivano da Bruxelles parlano già di nuovi aiuti finanziari promessi alla Turchia. Un portavoce della Commissione Europea ha precisato, comunque, che venerdì c'è stato un primo contatto telefonico tra la presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen e il presidente Erdogan: "attenendoci all'accordo Ue-Turchia su profughi e migranti, ci aspettiamo che Ankara onori i suoi impegni".
Nel frattempo, in queste ore, circa 85mila rifugiati stanno raggiungendo, via mare o terra, il paese europeo più vicino, la Grecia che ora versa in uno stato di allerta di fronte al flusso di persone che arriva dalla Turchia. Atene ha rafforzato le guardie di confine, lanciando lacrimogeni sui rifugiati per dissuaderli dal tentare l'attraversamento della frontiera e sospeso le richieste d'asilo per i profughi. Anche la Bulgaria ha messo in stato d'allerta le sue pattuglie militari sul confine turco.
Questa nuova ondata di profughi in cammino verso l'Europa, desta la preoccupazione dell'UE ma per meglio dire della Germania e dei paesi nordici e scandinavi. Questa umanità, messasi in cammino verso un traguardo che gli consenta di vivere almeno decentemente, nella maggioranza dei casi vuole raggiungere questi paesi europei.
Noi capiamo le ragioni di queste persone che, contrariamente agli africani che i comunisti del PD incoraggiano a entrare in Italia, sono veramente rifugiati che fuggono da zone in guerra e quindi dovrebbero essere accolti come tali dalla Germania e dalle altre Nazioni come Austria, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Danimarca, Paesi Scandinavi, Repubbliche Baltiche, Polonia e Cechia.
 Risultato immagini per rotta balcanica migranti

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